Cap. VI

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Capitolo interessante.

Oggi era il giorno tanto atteso da Taehyung e anche da tanti altri studenti: l'assemblea del corpo studentesco. Tutti gli studenti erano pregati di riunirsi per due ore in aula magna a discutere dei problemi della scuola che venivano elencati da più persone di differenti classi e Taehyung, in quanto presidente del corpo studentesco, avrebbe dovuto mediare.

Ma diciamo pure che Tae era più concentrato a cercare gente in particolare tra la folla che ha mediare tra i ragazzi di secondo e di terzo anno che stavano alzando un po' troppo la voce.

—Taetae, riporta il silenzio prima che i prof ci facciano problemi o peggio ancora il direttore. - il castano guardò il suo migliore amico e annuì piano.

—Ragazzi, basta così! Se non abbassate il tono di voce, ci faranno smettere l'assemblea.

I ragazzi, chi con del disappunto e chi senza fiatare, si erano rimessi a sedere, esponendo le loro motivazioni al presidente e non più fra di loro. Tornata la tranquillità, l'assemblea proseguì senza problemi e con l'impegno di tutti a migliorare i piccoli problemi che si riscontravano lungo il percorso.

Nonostante questo, Taehyung aveva ben altro in testa e qualcosa c'entrava un certo fastidioso qualcuno che non si era presentato all'assemblea e che quindi girovagava per i corridoi con i suoi amici. Tae si disse a se stesso che questa volta non gliela avrebbe fatta passare liscia, gli avrebbe fatto un piccolo e insignificante scherzo. O almeno questo si diceva lui per autoconvincersi che non stava andando un po' troppo oltre.

Si diresse verso la professoressa titolare della classe di Jeon e le chiese se non ci fossero ragazzi che mancassero dall'assemblea. Lei ad un primo sguardo disse di no, poi osservo meglio e notò che in effetti mancavano un paio ragazzi e, con un sorriso verso Kim, lo ringraziò per avvisarla e per essere un così bravo e attento ragazzo.

—Tae...

—Lo so. So già cosa vuoi dirmi, Minnie.

—Non è stato giusto quello che hai fatto, sai che-

—Ormai è fatta, non posso farci niente...

—Sai che Jeon diventerà il doppio più fastidioso o addirittura arrabbiato se verrà a sapere che hai fatto la spia su di lui?

—Può darsi, ma se lo merita. - affermò il castano dando per conclusa la questione.


(-_-)



Intanto Jungkook se ne stava in aula di punizione con altri tre amici. Dopo essere stato scoperto a bighellonare per i corridoi, la professoressa Lee ha deciso di metterli in aula di punizione con il prof di Matematica. Il corvino non era uno stupido e sapeva, o meglio sospettava, chi fosse stato a fare la spia su di lui e di conseguenza sugli altri.

—Giuro che stavolta glielo faccio vedere io a quel, a quel-

—Amico, lascia perdere. - disse senza preoccupazioni Jackson, ormai era abituato alle punizioni e non se ne curava più di tanto.

—Ha ragione, l'ossigenato qui presente. Lascia stare, Kook, o ti metterai in guai più seri. - disse Kai.

—Mi ha dato del biondo ossigenato? - si misero a discutere i due, lasciando il corvino a meditare la sua prossima mossa.




(-_-)







—Insomma, volevo solo che Yoongi-Hyung per una volta mi desse retta. - Jimin parlava a dismisura, vedendo come il suo soul-mate metteva dei libri nel suo armadietto.

—Lui ti dà retta, a modo suo...

—Sì, ma non lo so. Sento che ancora c'è una certa distanza tra di noi, capisci?

—Sai cosa dovresti far-

—Kim, ti giuro che stavolta non sarò per niente clemente con te! - esclamò esaltato il corvino.

—Non so cosa vuoi, Jeon. - disse Tae.

—Non fare il finto tonto con me, perché non funziona. - gli disse puntandogli il dito contro.

—Senti, non ho tempo da perdere perciò... - disse il castano intrappolato tra Jungkook e l'armadietto alle sue spalle.

—Non fare il santarellino, non con me. So benissimo che sei stato tu a fare la spia!

—Almeno adesso sai che non devi scherzare con il fuoco e soprattutto non con me! - disse Taehyung con aria soddisfatta e un sorriso malizioso, avvicinandosi all'orecchio dell'altro.

—Pensi che sia tutto un gioco non è così? Ci penso io a cacciarti dalla faccia quello stupido sorriso. - disse il corvino prima di afferrare per le spalle il castano e stampargli contro le sue labbra.

I hate u - KooktaeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora