Cap. XII

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Rumors pt. 3

In palestra...
Jungkook era a metà del suo allenamento e alla settima canzone della sua Playlist, che si riproduceva nei suoi auricolari. Era immerso nelle parole della canzoni, che lo aiutavano a distrarlo dai pensieri o ad immergersi il doppio. Il sudore bagnava la sua fronte e i suoi vestiti, ma questo non era un problema perché poteva lavarsi più tardi nel bagno degli spogliatoi maschili che a quell'ora erano vuoti.




Intanto Taehyung si trovava nel club di teatro, esausto dalla prove che erano in atto già da un'ora e mezza. Di tanto in tanto chiacchierava con SeokJin, un ragazzo qualche anno più grande di lui. Essendo molto socievole, aveva parecchi amici nel club: tra questi c'era anche Bogum, che stranamente oggi lo ignorava.




-Taehyung? - lo chiamò la professoressa.

-Mi dica, prof.

-Andresti a prendere quei materassini viola che sono in palestra, per favore?

-Certo, prof!

-Posso accompagnarlo? - chiese Jin.

-Va bene. Fate così: prendetene quattro, visto che andate in due.

-Andiamo, Hyung?

-Sì, vamos! - esclamò allegro l'altro.

-Uff. - sbuffò Tae appena fuori dalla classe.

-Finalmente fuori da lì, Taehyungie. Sono esausto. Non capisco il senso di fare tante esibizioni ballate, non possiamo recitare e basta?

-Le coreografie però danni visibilità allo spettacolo, Hyung.

-Anche un solo balletto finale, secondo me, possa andar bene per dare "visibilità allo spettacolo". - disse Jin scuotendo la mani a caso.

-Comunque hai ragione, anch'io sono esausto e non vedevo l'ora di uscire! - disse Tae, emanando un sospiro di sollievo. -Quei materassini non saranno pesanti, vero?

-Spero di no, altrimenti col cazzo che li porto fino lì. - disse Jin facendo ridere entrambi. -Uh la là, possiamo farci aiutare, volendo? - chiese suggestivo verso Tae, subito dopo aver aperto la porta della palestra.

-Chi è quello? - chiese il castano, guardando un ragazzo di spalle che faceva esercizio fisico. -Hey, tu! - urlò a vuoto.

-Non credo possa sentirti, sai? - disse Jin, avvicinandosi al ragazzo. -Comunque uno dei materassini che ci servono lo ha lui, perciò dobbiamo chiederglielo.

-Toccagli la spalla. - propose Taehyung.

-Ew! Non ci penso proprio! È gocciolante di sudori. Fallo tu! - disse schifato Jin.

-Però non ti lamenti quando tocchi i muscoli sudati di Namjoon. - sussurrò il castano.

-Hey, ti ho sentito! Quella è una cosa diversa! - esclamò l'altro arrossendo.

-Certo. - rise Tae, toccando la spalla del ragazzo di spalle. -Hey?

-Sì? - si girò Jungkook. -Taehyung?

-J-Jungkook? - balbettò l'altro per la sorpresa. -Che ci fai qui?

-Mi sto allenando. Tu, piuttosto, che ci fai qui? - chiese il corvino, asciugandosi la faccia dai sudori.

-I-io-

-Stai arrossendo? - chiese burlone Kook.

-No! - esclamò Tae, arrossendo ancora di più.

-Sì, stai arrossendo. - affermò con un sorriso superiore il corvino.

-Non ti sopporto! - urlò il castano, sentendo il viso andare a fuoco, prima di scappare via da quella palestra.

-Ci penso io. Ciao, ragazzino tutto muscoli e sudore, dobbiamo prendere dei materassini e tu ne hai uno di quelli che ci servono.

-Oh, sì. Fate pure. SeokJin Hyung, giusto?

-Sì, come conosci il mio nome?

-Sono Jeon Jungkook, Namjoon mi faceva da tutor in inglese l'anno scorso.

-Oh sí! Wow! Sei cambiato moltissimo.

-Grazie, Hyung. Lo aiuto a portare i materassini?

-Sì, grazie. Ne servono quattro, li dobbiamo portare in aula magna.

-A che vi servono?

-Sono per la professoressa del club di teatro. Aspetta che vado a recuperare Taehyung.

-Certo, faccia pure Hyung, anche se sarà già scappato chissà dove.

-Non credo. Comunque non pensavo che i pettegolezzi fossero veri.

-Infatti non lo sono, Hyung.

-Ajà, per questo Tae ha reagito così, no? O per questo tu stavi flirteando con lui, giusto? - chiese ironicamente Jin prima di prendere un materassino e dirigersi verso la porta, lasciando il corvino con le parole in bocca.

I hate u - KooktaeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora