Estasi

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<⚠️attenzione⚠️ il capitolo contiene scene sessualmente esplicite.
Ho deciso di modificare il nome (N/t/r) in Alexander,  spero vi piaccia 😘 Buona lettura 😘>

La sua mano si spostò sul mio collo, spingendomi verso la parete, la presa era forte ma non sentivo dolore, mi eccitava ancora di più.
Smise di torturare il mio capezzolo lasciandomi riprendere il respiro. Chiusi gli occhi ancora ansimante, la sua mano libera si spostò dietro la mia schiena, le dita si posarono sotto le mie scapole e lentamente scivolarono fino all'orlo dei pantaloni, lasciandomi una scia di brividi che si espandevano in ogni parte del corpo.
Il suo respiro caldo investiva le mie labbra, aprii gli occhi trovando i suoi già su di me.
-Levi: "voglio sentirti di più" sussurrò sulle mie labbra
Mi abbassò leggermente i pantaloni continuando a guardarmi, godendo già nel vedere quello che mi stava provocava ogni suo tocco.

Sentimmo tre colpi alla porta dati con forza ed entrambi sgranammo gli occhi.
*oh merda* pensai probabilmente in coro con lui.
Lasciò immediatamente la presa su di me e io d'istinto mi feci piccola piccola nascondendomi contro il suo petto, coprendo i seni con le mani, lui circondo la mia vita con le sue braccia e mi spostò in modo da coprirmi con il suo corpo.
-Levi: "chi cazzo sei?!?" Quasi urlò stonandomi le orecchie
-X: "capitano Levi mi perdoni, sono Armin Arlert! Mi manda il comandante Erwin Smith, ho un messaggio per lei." Abbassò la maniglia della porta e io mi strinsi ancora di più contro di lui.
-Levi: "non ti ho dato il permesso di entrare" esordì Levi severamente "una punizione rinfrescherà le tue buone maniere Armin"
-Armin: "mi scusi capitano non era mia inten-"
-Levi: "aspettami nella sala ricevimenti"
-Armin: "ma capitano-"
-Levi: "è un ordine" concluse freddamente
Un silenzio tombale accompagnato dai passi svelti di Armin e dal mio cuore quasi in esplosione era l'unica cosa che riuscivo a percepire.
Levi si staccò da me, afferrò un capotto lungo e me lo mise addosso abbottonandolo fino al collo.
Il tessuto accogliente e intriso del suo profumo mi diede la sensazione di protezione.
-Levi: "aspettami nella mia auto. Dovrai essere silenziosa e nessuno dovrà vederti." Disse vicino al mio viso, lasciandomi un bacio veloce sulle labbra. Riuscii a vedere la scintilla nei suoi occhi e nel riflesso anche la mia.
Si allontanò velocemente e prima di oltrepassare la porta si fermò
Levi: " stai attenta, appena sarai dentro dovrai mettere la sicura" riprese ad avanzare, lo seguii con gli occhi fino a quando sparì dietro l'angolo del corridoio.

~~
Stringendo il cappotto caldo di Levi entrai nella sua auto stranamente aperta, i cocci di vetro erano spariti e l'unico segno evidente di tutto quello che era accaduto ormai ieri era solo il parabrezza mezzo distrutto.
Mi spostai nei sedili posteriori stendendomi a pancia in su, riuscivo a vedere le stelle dal finestrino, il vento freddo che entrava dal parabrezza mi accarezzava il viso.
Presi il cellulare dalla borsa erano già le 04:35 i miei occhi imploravano pietà. Continuai a guardare le stelle aspettando che lui arrivasse. *Lo sto davvero per fare con uno sconosciuto?* pensavo e ripetevo nella mia testa come un mantra *uno sconosciuto che sa troppo di me, sarà un pazzo assassino? Che cosa sto facendo?* chiusi gli occhi cercando di mettere in ordine tutto quello che in una piccola frazione di secondo stavo riuscendo a provare e improvvisamente l'immagine dei suoi occhi attenti e preoccupati apparve nell'oscurità dei miei pensieri.
Ero sicura, poteva essere tutto ma non una persona malvagia, non avrebbe mai potuto farmi del male.
Sentivo ancora sulla mia pelle il suo tocco.

~~~

Aprii gli occhi di scatto con il fiato addosso. Lui era lì davanti a me, mi stava guardando attentamente e la sua mano stava sfiorando il mio braccio.
-Tn: "Levi" dissi a bassa voce
Notai subito che non mi trovavo più nell'auto ma nella sua stanza, con più precisione sul suo letto e indosso avevo solo la sua camicia di nuovo.
Il mio viso avvampava mentre lui continuava a guardarmi.
-Levi: "stavi urlando il nome di quel verme"
-Tn: "cosa?" Dissi così piano da non sentirmi neanche io
-Levi: "sembravi terrorizzata"
Rimasi in silenzio, lo sguardo basso e assente, avevo già capito a chi si riferiva, non volevo in nessun modo pensare ad Alexander.
Levi si alzò all'improvviso e si diresse verso la porta
-Tn: "aspetta"
-Levi: "vado a farmi una doccia, tu riposati, tra non molto dovremo tornare a lavoro.
Sparì dietro la porta lasciandomi sola con i miei pensieri.
L'angoscia cresceva dentro di me. Non volevo più stare male per quell'uomo, avevo passato tre anni a darmi le colpe, tre anni d'inferno. Adesso che ero riuscita a uscire da quella trappola sentivo che dovevo scappare in ogni modo per non ricadere in quella spirale di violenza e dipendenza.
Il suono della doccia che si azionava mi riportò alla realtà, levi era davvero nudo nella stanza accanto. Arrossii ancora immaginando il suo corpo perfetto accarezzato in ogni sua parte dall'acqua calda.
Lo avrei visto spuntare già vestito o nudo? * chi se la perde questa visione* pensai ridacchiando come una depravata, tirando su le coperte fino al naso.
Passarono pochi minuti, aveva finito di fare la doccia e si stava avvicinando alla camera. Sentivo i suoi passi lenti avvicinarsi sempre più, mi spostai velocemente mettendomi di fianco rivolta verso la porta, chiusi gli occhi aspettando di sentirlo entrare. Uno scatto lento e la porta cigolò, i suoi passi si fermarono per qualche secondo, poi lo sentii avvicinarsi. Aprì il cassetto e io allo stesso tempo un occhio pregando che lui non se ne accorgesse.
Il suo corpo perfetto era coperto solo da un asciugamano stretto attorno alla sua vita. I muscoli scolpiti, la sua pelle bianca, le ciocche di capelli ancora bagnati che ricadevano sul suo viso. *Modellato dagli dei* pensai mentre mordevo inconsapevolmente il mio labbro inferiore.
Deglutii la saliva senza neanche riuscire a pensare a qualcosa di logico, soffocandomi come un idiota.
Cercai di nascondere il viso sotto le coperte tossendo.
*Altra figura di merda da segnare*
-Levi: "quindi sei anche una maniaca" tirò giù la coperta che copriva il mio viso
-Tn: "parla quello che mi ha visto nuda già due volte senza il mio consenso" risposi quasi balbettando con il viso più rosso che mai.
-Levi: "non mi è sembrato affatto che non avessi il tuo consenso" disse guardandomi dritto negli occhi
Non riuscii a evitare di guardare i suoi pettorali, volevo sentire ancora il suo calore sul mio corpo, sentire la sua pelle nuda sulla mia.
I suoi occhi mi colpivano più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Lo baciai senza pensare ad altro. Solo a lui. Solo a noi, ancora una volta.
Rispose al bacio stendendosi su di me, la lingua morbida e calda invadeva la mia bocca e le mie mani studiavano i suoi muscoli scendendo sempre di più fino a sfilargli l'asciugamano. Mi afferrò il polso poco prima che riuscissi a toccarlo e con uno scatto veloce lo portò sopra la mia testa, fece la stessa cosa con l'altro. Mi ritrovai immobilizzata.
Si staccò dal bacio mordendo prepotentemente il labbro inferiore facendomi male
-Levi: "non così in fretta" sussurrò in tono roco "voglio gustare ogni parte di questo momento"
Afferrò con una mano entrambi i miei polsi e con l'altra aprii la camicia passando le sue dita sulla mia pelle, lasciando che i bottoni si aprissero da soli per la pressione che esercitava scendendo giù, scoprendo il mio corpo con una lentezza carica di desiderio.
Cominciò a baciare il mio ventre salendo verso i miei seni, mentre la sua mano si spostava verso la mia intimità scoprendola e cominciano a sfiorarla esternamente.
-Levi: "dimmelo" disse leccando poi il mio seno "cosa vuoi adesso?"
Gemetti piano "voglio" dissi con la voce strozzata dai gemiti sempre più forti, le sue dita si facevano spazio dentro di me facendomi perdere ogni senso della realtà. "Voglio essere tua!" quasi urlai in preda al piacere.
-Levi: "ancora, dillo ancora" aumentò la velocità delle sue dita facendomi urlare dal piacere
-Tn: "fammi tua" riuscii a dire ansimando.
Lasciò i miei polsi e cominciò a baciare la mia pelle scendendo giù fino al mio punto più sensibile. La leccò delicatamente continuando a muovere la mano in me velocemente, sentivo l'estasi invadere ogni cellulare del mio corpo fino a non riuscire quasi più a respirare. Inarcai la schiena incapace di trattenermi e venni mentre continuava a baciarmi e leccarmi.
Si spostò subito dopo stendendosi su di me, lasciandomi sentire il suo membro contro la pelle bollente. Ci guardammo per qualche secondo negli occhi riprendendo poi a baciarci in modo famelico. Lo sentii spingere contro il mio sesso fino a penetrarlo completamente in tutta la sua lunghezza, gemetti con lui guardandolo negli occhi. Pelle contro pelle, battito contro battito. Mi sentivo una cosa sola con lui. Continuò a spingere urlando con me, baciando il mio collo, mordendo la mia pelle e assaporando le mie labbra. Io continuai a baciarlo, godendo di ogni spinta, di ogni contatto con il suo corpo muscoloso, mi avvinghiai a lui graffiandogli la schiena, afferrando le sue natiche per rendere le spinte ancora più profonde. Ero già arrivata parecchie volte ma lui continuava, rallentando ogni volta che sentiva fossi venuta, mordeva i miei seni, li stringeva e aumentava sempre di più le spinte mandandomi più che in estasi, in paradiso. Si fermò all'improvviso uscendo da me ansimante, i nostri respiri e il nostro odore si mischiava nell'aria lasciandoci invasi da un piacere che ancora pervadeva ogni parte di noi.
Si stese accanto a me continuando ancora a guardarmi mentre riprendeva fiato, posò la sua mano sulla mia guancia scorrendo le dita sulla pelle con dei movimenti quasi ipnotici. Si avvicinò al mio viso dandomi un piccolo bacio sulla fronte, spingendo poi la mia testa sul suo petto, proprio come la prima notte che avevo passato con lui.

 

< ragazze se vi è piaciuto fatemelo sapere 🌟 grazie veramente di cuore 😭 un abbraccio a tutte❤️>

Undisclosed desires  (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora