Gelosia

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<buona lettura😘>



-Hanji: "tutto bene tn?"
Fissavo il vuoto mentre giravo le melanzane grigliate, riflettendo su tutto quello che era accaduto quella notte. Rivivevo le mani di quell'uomo sopra la mia gola, lo sparo assordante che gli aveva portato via la vita. Mi rivedevo distesa nel bagno, gli occhi di Levi puntati su di me, i suoi baci in ogni parte del mio corpo.
Mi scivolò la pinza dalle mani cadendo dentro la padella insieme a i resti carbonizzati di quello che doveva essere il contorno della portata.

-Tn: "cazzo"

-Eren: "devi bruciarti ancora per caso? Non ho intenzione di farmi picchiare da Levi per te" afferrò la padella con un panno e la adagiò dentro il lavandino.
Hanji rideva sonoramente mentre speziava della carne che già aveva perfettamente impiattato.

Non risposi, semplicemente mi limitai a guardare la padella nel lavandino emanare un forte vapore a causa del contatto con l'acqua fredda.

Puzza, sentivo puzza ovunque. Come avrei potuto resistere a lungo in una cucina che ovviamente emanava una dozzina di odori contemporaneamente.

-Hanji: "sei bianca"  si avvicinò a me prendendomi le mani "hai mangiato qualcosa?" Alzai gli occhi al cielo infastidita
-Tn: "si nonna Hanji, ho mangiato"

-Hanji: "non ti credo per niente, sono le 14:50 e non ti ho visto toccare cibo."

-Tn: "no ti prego, non iniziare a controllarmi anche tu"

-Hanji: "ora ti siedi e mangi davanti a me"
*ora mi siedo e ti vomito in faccia* pensai immaginando di avere della carne puzzolente sotto al naso.

-Tn: " Hanji, aspetto che viene Levi e poi mangio" dissi correndo verso il lavandino pregando che si auto convincesse a
lasciarmi in pace.

-Hanji: "perfetto, almeno da lui non riuscirai a scappare"
-Levi: "da chi dovrebbe riuscire a scappare?"

-Hanji: "eccoti nano, fai il tuo dovere e falla mangiare" disse lasciandogli un piatto con della carne contornata da patatine fritte

Levi alzò un sopracciglio mentre continuava a guardarmi in modo minaccioso, si avvicinò a me e non riuscì ad evitare di corrucciare il viso alla sola vista del piatto.

I suoi occhi si chiuserò in due piccole fessure, afferrò una forchetta ed un cartello avvicinando il piatto a me.

-Levi: "ti sembra che non mi sia accorto di quanto peso tu abbia già perso? Ora. Mangia, e non fare storie" mi avvicinò il piatto alla faccia e istintivamente lo allontanai con la mano, indietreggiando fino a sbattere la schiena contro il lavandino.

-Levi: "devo infilarti personalmente il cibo in gola come si fa con i mocciosi, oppure ci riesci anche da sola?"
Gli occhi si inumidivano per l'odore e cercavo in tutti i modi di trattenere il più possibile il respiro.

-Tn: "la mangio appena si raffredda"

-Levi: "così appena me ne vado la butti nel gabinetto? Non penso proprio"

-Tn: "non la voglio!"

-Levi: "che cazzo ti prende, è solo una stupida fetta di carne. Smettila di fare i capricci e mangiala!" Avvicinò il piatto di nuovo, sta volta misi immediatamente la mano sul viso coprendo la bocca e il naso.
Lo spinsi, allontanandomi velocemente e arrivando alla porta che conduceva alla scalinata vicino al parcheggio.
Levi stava imprecando dietro di me.

Respirai affondo quell'aria fresca e pulita, il sole tiepido accarezzava il mio viso mentre il freddo della ringhiera si espandeva sulle mie dita.
-Levi: "che ti sta succedendo?!" Tuonò fuori di se

Undisclosed desires  (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora