Fears

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<buona lettura a tutte!! ❤️>

La serata era passata molto in fretta. Levi mi aveva mostrato la cucina e dato un'uniforme nuova azzeccando la mia taglia, o quasi. Diciamo che ero un po' strizzata nei pantaloni neri e la maglia corta era un po' troppo corta. Non ostante gli avessi chiesto la misura in più lui non aveva accettato, dicendomi che sarebbe stata troppo larga e che sarei sembrata una barbona.
Mi presentò un po' a tutti e finalmente mi ritrovai faccia a faccia con la ragazza che il corvino aveva nominato nella prima chiamata, Hanji Zoe una ragazza bizzarra che invece di parlare normalmente urlava a squarciagola sprizzando energia positiva ovunque. Lei si occupava di dirigere i servizi ai tavoli ed era quasi sempre presente in cucina.
Avevo conosciuto anche Erwin, il cuoco dell'hotel. Era un uomo altro e muscoloso, vicino a lui mi sentivo una formichina, eppure era davvero una persona gentile. Grazie a lui ero riuscita ad ambientarmi. Mi aveva rassicurato e guidato sul lavoro da svolgere. Sembrava gli stessi simpatica a differenza di levi. Quest'ultimo mi aveva fissato per quasi tutta la serata. Non riuscivo a capire se lo facesse per studiarmi o per confondermi. Il suo sguardo freddo e attento mi metteva in ansia e purtroppo quando sono in ansia la scimmietta con i piatti comincia a prendere vita nel mio cervello distruggendo ogni mia forma di dignità.
Ma non ostante tutto dovevo ammetterlo, ero stata abbastanza brava. Erwin sembrava soddisfatto del mio lavoro e della mia velocità. Avevo legato particolarmente con Eren l'aiutante cuoco innamorato perso di Levi.
Per la prima volta mi sentivo nel posto giusto. Ero davvero felice.

02:40
Avevo quasi finito le pulizie. Il locale ormai era completamente vuoto, gli unici che sarebbero rimasti erano gli addetti alla reception.
Erwin, Eren e Hanji avevano già terminato il loro lavoro e stavano per tornare a casa.
-Hanji: t/n!! Noi stiamo per andare!!" Mi prese le mani guardandomi entusiasta negli occhi, poi si girò per essere sicura non ci fosse nessuno ad ascoltarci. "Oggi ho notato tra te e Levi un certo felling di sguardi" mi disse cercando di abbassare la voce inutilmente.
-(T/n): "Eeeh? Ma cosa dici a me sembrava volesse strozzarmi con gli occhi" dissi sorpresa dalle parole della ragazza. Lei rise di gusto.
-Hanji: "lui è sempre così stai tranquilla, piuttosto ti guardava veramente in modo insistente. Di solito le ragazze che arrivano in prova non le degna di uno sguardo, invece con te è stato davvero diverso. E poi non sai come ti guardava alle spalle" ghignò con fare maniaco.
-(T/n): " Hanji ma che stai dicendo!!" Gli dissi ad alta voce "non è possibile. E poi tra noi-" mi fermai all'improvviso sentendo Levi arrivare alle nostre spalle.
-Levi: "Che succede qui?"
Non poteva essere che lui fosse interessato a me, dopo tutto non aveva fatto altro che rispondermi male e fissarmi con aria assassina. *E poi io sono impegnata*.
Sbiancai all'improvviso. Avevo dimenticato di scrivere a (n/t/r). E adesso sarebbe stato un casino.
Mi voltai guardando in viso Levi per poi correre verso lo spogliatoio lasciando bruscamente le mani ad Hanji.
-(T/n): "dov'è il mio cellulare?!" Entrai nello spogliatoio prendendo la borsa al volo frugando all'interno per poi tirare fuori il mio iPhone. La batteria era al tre 3%. C'erano 25 chiamate perse di (n/t/r). Ero nella fottuta merda. Sbloccai il telefono per poi entrare su whatsapp e aprire la sua chat.
Trovai un'infinità di messaggi in cui mi chiedeva dove fossi insistentemente. *ma se glielo avevo detto. Di sicuro avrà pensato male tutto il tempo, e già tanto se ancora non è spuntato qui.*
-Levi: "oi, che sta succedendo?!" Aprì la porta dello spogliatoio di botto trovandomi lì sconvolta davanti al cellulare. Sembrava preoccupato per me.
-(T/n): "niente, va tutto bene, avevo solo dimenticato una cosa" cercai di mentire il meglio possibile ma non ero mai stata brava in queste cose. In realtà ero molto preoccupata per quello che sarebbe potuto succedere.
Mi guardò insospettito per poi girarsi e allontanarsi come se nulla fosse. Lo guardai mentre camminava con aria sicura diretto all'uscita del locale. Dovevo ammetterlo a me stessa era veramente un bell'uomo e il fatto che non facevo altro che fissargli il sedere ogni volta che si girava non mi aiutava a scacciare quel pensiero poco casto che avevo dalla prima volta che lo avevo visto. *potrei soprannominarlo chiappe perfette. no aspetta. non possiamo pensare alle sue chiappe e ai suoi bicipiti, dobbiamo concentrarci per risolvere un altro problema!* pensai tutta convinta.
Ripresi a fissare il telefono e mi accorsi che il mio ragazzo mi stava richiamando per l'ennesima volta. *non voglio rispondere, ma devo farlo*.
-Hanji: "ehi, tutto bene?" Mi si avvicinò preoccupata anche lei
-(T/n): si stai tranquilla" mentii ancora
-Hanji: "se hai bisogno qualsiasi cosa fammelo sapere!" Il suo solito sorriso era ritornato sul suo volto e di rimando anche il mio. "A proposito dammi il tuo numero, così ci potremo sentire anche dopo il lavoro!!!" Disse felicissima
-(T/c): " certo" gli risposi dettandogli poi il numero, quando terminai notai un sorriso molesto sul suo viso. *non dirmi che sa di quella chiamata e ha riconosciuto il numero ti prego*. Si avvicinò al mio orecchio quasi sussurrando.
-Hanji: "stai tranquilla non dirò niente ma mi dispiace dirti che a quel nano non sfugge niente!" si allontanò dal mio viso e andò via saltellando, lasciandomi senza parole.
-Hanji: "buona notteeee!! E sogna Leviii !!"
Mi misi a ridere con le lacrime agli occhi mentre la ragazza sgattaiolava via uscendo dalla porta.
Il telefono riprese a suonare, non avevo altra scelta dovevo rispondere.
-(T/n):"pronto."
-(N/t/r): "dove cazzo sei?!" Disse urlando
-(T/n): " te lo avevo detto!!" Risposi quasi urlando anch'io "sono stata al colloquio e" titubai per un attimo
-(N/t/r): e poi sei sparita senza dirmi niente!!" Urlò ancora
-(T/n): "non ho avuto il tempo di scriverti" risposi "ho fatto il giorno di prova"
-(N/t/r): "dimmi dove cazzo sei!!"
-(T/n): "te lo avevo già detto il nome e l'indirizzo, tu neanche mi ascolti quando ti parlo!!"
-(N/t/r): "sei in quel locale!!?"
-(T/n): "si sono ancora qua dentro sto per uscire!!"
-(N/t/r): "sono qui fuori" a quelle parole rimasi pietrificata, era qui.
Chiusi il telefono, la testa mi girava e le gambe esauste per un intera giornata di lavoro mi facevano un male cane.
Vidi Levi rientrare dalla porta d'ingresso. Mi stava guardando di nuovo con quello sguardo. Era preoccupato. Si avvicinò a me
-Levi: "c'è un tipo strano che ti sta cercando fuori". Ci guardammo per qualche secondo negli occhi. Mi ci perdevo dentro ogni volta. Mi staccai da quel contatto visivo abbassando lo sguardo verso il pavimento. Avevo paura e lui sembrava essersene accorto.
Si avvicinò a me, sentivo i suoi occhi addosso.
-Levi: "è appostato lì già da un po'". Sentii un brivido correre lungo la schiena.
-(T/n): "vado un attimo da lui e poi torno per cambiarmi" dissi facendo un passo verso la porta, ma la sua mano sul mio braccio mi trattenne.
-Levi: "dimmi che quel coglione non è il tuo compagno" lo guardai sorpresa.
-(T/n): "si lo è" dissi con un filo di voce abbassando gli occhi. La sua presa sul mio braccio si fece più forte.
-Levi: "ti aspetto qui, se hai bisogno chiamami" allentò la presa lentamente per poi lasciarmi andare allontanandosi a sua volta.
Mi diressi verso la porta con il cuore in gola.
-(N/t/r) era già fuori dalla sua amata macchina da corsa ed era appoggiato proprio su questa. Si avvicinò a me con passo svelto. I suoi occhi erano pieni di disprezzo.
-(N/t/r): "così hai lavorato qui con quello? Fino a quest'ora??" Mi disse urlandomi in pieno viso. "Dimmelo che cosa hai fatto con quel ragazzo!!" Mi prese per le braccia e mi strattonò.
-(T/n): "ma sei impazzito!!" Gli urlai anche io. "ho solo lavorato, lui è il mio capo, lo capisci?!!"
Cercai di liberarmi dalla sua presa ma era troppo salda. Mi faceva male. Non mi sembrava più lui, avevo davanti un altra persona. Mi sentivo carica di rabbia per tutto quello che mi stava facendo.
-(T/n): "sei tu lo stronzo che mi ha tradita!! Dovrei essere io quella che non si fida non tu!!" Lo guardai dritto negli occhi urlando più forte che potevo, riuscii poi a liberarmi spingendolo via. La sua mano poi mi colpì con molta forza in pieno viso, prendendo sia l'orecchio che parte del naso. Dal dolore indietreggia cadendo a terra. Un fischio molto forte all'orecchio e il dolore alla guancia accompagnarono la caduta di sedere. Riuscii a reggermi con una mano per non battere la testa mentre con l'altra istintivamente tenevo la parte dolente. Sentivo il sangue dal naso cominciare a scendere lentamente mentre ancora il fischio continuava, non permettendomi di sentire le continue urla di lui. Ero rimasta a terra, sull'asfalto freddo. Mi sembrava di essermi svegliata da un sonno infinito. Ora sapevo chi avevo davanti.
Mi voltai per guardarlo in viso la sua espressione adesso era afflitta. Mi si precipito addosso per capire cosa mi avesse fatto, ma mi allontanai. Non volevo più essere toccata da lui.
La sua espressione di rabbia tornò velocemente e mi afferrò per il braccio tirandomi.
-Levi: "EHI!! Che cazzo hai fatto pezzo di merda!!" Lo sentì urlare alle mie spalle mentre probabilmente stava correndo. Si fermò subito accanto a me piegandosi sulle ginocchia per guardarmi meglio e appena mi vide sgranò gli occhi sorpreso voltandosi poi verso (n/t/r) con uno sguardo assassino. (N/t/r) lasciò subito la sua presa su di me avvicinandosi a lui con fare minaccioso mentre Levi mi era ancora vicino con gli occhi puntati su di lui.
-Levi: "toccala ancora e ti uccido!" Disse pieno d'ira.
(N/t/r) si tirò su di lui cercando di sferrargli un pugno in pieno viso ma Levi lo schivo afferrandogli il braccio, facendolo cadere sull'asfalto, dopodiché gli tirò un calcio sullo stomaco.
-(T/n): "basta Levi!!" Urlai afferrandogli la caviglia con il quale si reggeva in equilibrio. Lui si voltò verso di me, mi prese il viso tra le mani spostandolo verso destra e sinistra per osservarlo meglio.
-Levi: "Maledetto maiale!" Urlò girandosi verso (n/t/r) che ancora continuava a contorcersi per terra. Mi guardò di nuovo "tch, lo sapevo che non dovevo farti andare sola".
Mi circondo la schiena con un braccio portandomi verso il suo petto, spostando l'altro sotto le mie gambe e sollevandomi da terra per poi dirigersi di nuovo nel locale.

< ciao ragazzee 😘 grazie per essere qui a leggere i miei scleri mentali notturni 😂. Pubblicherò il prossimo capitolo lunedì o martedì. Un abbraccio a tuttee!!>

Undisclosed desires  (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora