sangue sporco

237 11 2
                                    


⚠️attenzione⚠️: nel capitolo sono presenti contenuti crudi e violenti.

                    buona lettura🥀





Un taglio netto sul braccio, la sua lama sporca del mio sangue.

 Davanti ai miei occhi, quello che sembrava un miracolo diventò un incubo.

Pronta a sferrarmi un altro colpo, si precipitò davanti a me cercando di aumentare l'intensità della sua poca forza con tutto il suo corpo, ma il risultato fu solo quello di rimanere disarmata davanti a me.

"Guardami!" La afferrai, privo di ogni controllo "sono io, cazzo! devi ricordare !" La strattonai, incurante della forza che stavo esercitando sulle sue braccia.


La ferita bruciava ed il mio sangue aveva sporcato i suoi vestiti.

Il mio sguardo saettava in ogni punto possibile del suo corpo, cercando qualsiasi indizio mi dicesse che ricordasse anche solo una briciola di tutto quello che eravamo stati; di quello che era.

Non oppose nessuna resistenza, le braccia sembravano quasi tremare sotto la mia presa.

 Le risate di Zeke che soddisfatto osservava la scena, mi diedero il sangue al cervello. Doveva morire, nel modo più atroce possibile.


In un secondo di distrazione, sentii una leggera pressione sullo stomaco, e mi accorsi del piccolo  pugnale che t

aveva puntato su di me.

Sapevo dai suoi occhi che quello che stava facendo non era quello che voleva. Zeke la stava usando come una marionetta contro di me, perché sapeva perfettamente che avrei preferito morire piuttosto che ucciderla.

lei era immobile, il pugnale avvolto nella sua mano tremante, e lo sguardo di chi vorrebbe solo essere salvato, ma per quanto mi sforzassi di portarti in salvo, riusciva sempre a scappare.

Il calore del suo viso morbido sotto le mie dita, mi faceva dimenticare qualsiasi altra cosa, perché non c'era altro di più importante.

Avevo desiderato così tanto un solo attimo ancora davanti a lei.

l suono del pugnale che cadeva al suolo, mi riportò alla realtà

""Che cosa stai facendo ymir!! Devi ucciderlo!" Zeke urlò e la confusione che percepivo dai suoi occhi aumentò.

indietreggiò, quasi cadendo, annullando il contatto tra i nostri corpi bruscamente.

Era bastato poco per sentire un brivido scorrermi addosso, ed ero sicuro, che fosse stato lo stesso anche per lei.

Indietreggiò ancora, fino a battere la schiena contro il tronco di un albero.

"Uccidilo!"

Le sue mani si spostarono sulla testa, le spalle si piegarono leggermente in avanti, nell'inutile tentativo di cercare protezione.

Desideravo uccidere quel bastardo come non mai per quello che le aveva fatto, ma ero bloccato da quell'assurda situazione.

Quattro passi verso di lei, e la situazione precipitò in un solo attimo.

I giganti prima immobili, si gettano contro l'accampamento, iniziando a distruggere e uccidere tutto quello che incontravano.

Impazziti, molti si scontravano anche contro i loro stessi simili, infliggendosi ferite, da cui sangue putrido e vaporoso usciva copioso.

Undisclosed desires  (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora