Insieme a te non ho paura

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Attenzione: il capitolo contiene scene di sesso esplicito e violenza.
Buona lettura parigine 🥀

Il viaggio più brutto della mia vita.
Le turbolenze dovute al cattivo tempo non avevano aiutato la mia situazione.
Avevo passato più della metà del viaggio in bagno a rigettare l'anima insieme a quel poco che ero riuscita a mangiare,
alla fine Levi era rimasto con me anche in quella situazione imbarazzante.
Aveva sorretto la mia testa con una mano sulla fronte e tenuto indietro i miei capelli per non sporcarli.
A quella vista mi aspettavo un atteggiamento schifato ma invece non era stato così.

Non mi aveva lasciata sola nemmeno per un istante.

——
Seduta nel lato finestrino, con la testa sulla sua spalla, continuavo a guardare fuori.
Ormai mancava poco all'atterraggio, il sole stava sorgendo e le nuvole scure sotto di noi, si stavano coloravano di diverse sfumature di rosso.

Era strano vedere come sopra quel temporale in realtà ci fosse sempre stato quel cielo così limpido.

"Vuoi un po' d'acqua?" Chiese mentre sfogliava la rivista, visibilmente annoiato

"Preferisco di no, grazie"

Spostò il braccio su cui ero poggiata dietro la mia schiena, attirandomi a lui. 
Mi trovai con il viso sul suo petto e alzando gli occhi, osservai le sue labbra rosee piegate all'ingiù nella sua solita espressione severa.

Con un gesto della mano attirò l'attenzione del hostess che si avvicinò subito a noi

"Portami un the nero" le ordinò con voce indifferente

"Grazie" conclusi io al suo posto, guardando la ragazza che sembrava impanicata dall'espressione truce di lui.
Mi sorrise, dirigendosi a passo svelto verso il carrello

"È il suo lavoro, non era necessario che tu la ringraziassi"  mi rimproverò

"Dovresti essere più gentile.. Sai, non mi sorprenderei se ci sputasse dentro per come gli hai parlato"

Levi mi guardò disgustato, con l'espressione che avevo io pochi minuti prima di vomitare.

La ragazza arrivò porgendoci la tazza che Levi afferrò dai bordi.

Guardava il contenuto scuro da cui fuorusciva del vapore, mantenendo il suo disgusto.

"Bevilo tu allora" 

"Non mi bevo le tue colpe"  risposi ridendo.
Avvicinò la tazza a me e io la spinsi indietro, il movimento decisivo fu quello dell'aereo che cominciando a planare era colpito da scossoni continui.  La tazzina dalle nostre mani scivolò su di noi bagnando entrambi.

Saltai in aria quando il liquido caldo mi colpì la gamba e guardandomi constatai la condizione pietosa in cui era lui.
I suoi occhi mi fulminarono, ero sicura della mia morte imminente.

"Avrei dovuto lasciarti affogare nel vomito"

Risi con le lacrime agli occhi, continuando a guardare quella pozza nei suoi pantaloni che somigliava a una macchia di pipì.
Mi guardava mentre continuavo a ridere, cercando di nascondere la bocca con la mano, imbarazzata.

"È bello"

"Cosa?" Mi asciugai  le lacrime, provando inutilmente a contenere le risate.

"Vederti ridere"
Sorrisi, posando di nuovo il viso sul suo petto per nascondere quel rossore che sentivo farsi più intenso.

"Mi piacerebbe sentire anche la tua risata" risposi

Mi sfiorò la nuca con delicatezza e mi baciò velocemente accennando un piccolo sorriso

Undisclosed desires  (levixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora