Capitolo 9 - Simon

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Wesley era ubriaco. Era tutto in disordine e arruffato, con i capelli spettinati come se ci avesse passato spesso le dita in mezzo, la camicia, solitamente impeccabile, era, invece, sgualcita e fuori dai pantaloni.

Gli occhi scuri erano lucidi, le guance rosse e sulle sue labbra gli aleggiava un sorriso ubriaco fin troppo carino.

Simon aveva sperato tantissimo che il professore avesse assistito al suo spettacolo, ma non aveva avuto la benché minima certezza di vederlo presentarsi al Red Moon perché quell'uomo era imprevedibile, un vero enigma.

Ma non si era immaginato nemmeno di trovarlo ubriaco.

"Allora, prof, ti è piaciuto lo spettacolo?" gli domandò.

Wes grugnì. "Già, è stato... è stato..." esitò nel dargli una risposta, poi si bloccò. A Simon sembrò che l'uomo non riuscisse a trovare le parole adatte per esternare il suo pensiero.

"Educativo," disse alla fine. Con la coda dell'occhio lo squadrò dalla testa ai piedi e a Simon fece solo piacere. Non era più nudo, ma comprese che Wesley, in quel momento, lo stesse immaginando di nuovo mentre si spogliava sul palco. Lo capì semplicemente dalla particolare colorazione bordeaux che raggiunse la sua faccia.

Sghignazzò. "Educativo? Sei un professore, ma questo non è il liceo, da te mi aspettavo una risposta più... esaustiva. Solitamente, gli spogliarellisti non sono educativi."

Simon si stava divertendo un sacco, il professore un po' meno.

"Fidati, amico, al professorino il tuo culo nudo è piaciuto parecchio. Ho dovuto pulire la sua saliva dal bancone un paio di volte," si intromise nella conversazione Bran.

Quel ragazzo non si faceva mai i fatti suoi.

Wesley lo fulminò con lo sguardo. "Zitto, Brad."
Il suo amico rise. "Mi chiamo Bran."
Wesley scosse in aria una mano e per poco non fece cadere il suo bicchiere a terra. "È lo stesso."

"Quanto hai bevuto?" gli chiese.
"Boh, un po'. Penso," rispose, confusamente.

Un bel po', pensò Simon.

Quando era salito sul palco e aveva visto Wesley vicino al bancone che lo fissava, era andato letteralmente in visibilio. Un po' meno quando, due esibizioni dopo, lo aveva visto chiacchierare con quella sanguisuga di John.

Aveva provato a provocarlo con la sua sensualità e a farsi mangiare con gli occhi da Wesley e pensava di esserci riuscito dato che stava percependo sempre più imbarazzo nel suo sguardo.

"Il caro professore ha ingurgitato alcool come un marinaio mentre tu mostravi il culo sul palco. Tre bicchieri di vodka, uno per ogni esibizione che hai fatto, e il Margarita che gli ha offerto John," lo informò Bran, con aria divertita.

Simon osservò il professore con un sopracciglio alzato, poi il bicchiere vuoto di Margarita tra le sue mani curate.

"Ti sei fatto offrire un cocktail da John e quando te l'ho offerto, la prima sera che ti ho visto, lo hai rifiutato come se ti avessi offeso?"

In quel momento, Simon avvertì un leggero fastidio pizzicargli la bocca dello stomaco.
Era un po'... geloso.

Wesley fece spallucce. "Non ti conoscevo," rispose semplicemente.
"E John sì?" replicò, seccato dalla sua affermazione.
Wesley lo guardò di nuovo con la coda dell'occhio. "Era carino."

Il suo fastidio aumentò. "E io no?"
Wesley lo sorprese, alzando gli occhi al cielo. "Ooh, ma per favore... tu sei taaanto carino. Talmente carino da destabilizzarmi."

Grazie per il cocktail  (Red Moon Saga 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora