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"Non voglio rimanere sola. 
Tu sei la persona più bella che io conosca e so che quando arriverai in quella scuola ti farai così tanti amici, che mi dimenticherai e ci trasformeremo in due estranei."

                                  ~♥︎~

Era già la quinta lettera che arrivava, solo in quella settimana.
Belle aveva iniziato a svegliarsi all'alba, prima di tutti, pure degli elfi.
Portava una sedia sotto alla finestra e rimaneva lì, fino a quando non vedeva arrivare il gufo con la posta.
Apriva la porta, toglieva la lettera ingiallita e poi correva in camera sua, accendeva il fuoco nel camino e la bruciava.
Era riuscita anche a creare un blocco da mettere dentro al camino della sala e della camera di Adam, un giorno in cui lui era andato a far visita a Terence, dopo aver visto che una lettera vi era caduta da lì.

Non lo faceva con cattiveria, anzi, la sua era paura della peggior specie.

Sapeva cosa sarebbe accaduto se lui fosse andato a Hogwarts, l'avrebbe abbandonata lì in balia di suo padre.
Avrebbe avuto tutti gli occhi puntati su di lei e al minimo errore lui non ci sarebbe stato a proteggerla.

Inoltre aveva paura che la dimenticasse, che entrando in quella scuola si facesse talmente tanti amici da rendersi conto che lei non valeva poi così tanto e non poteva permettersi di perdere il suo migliore amico.

Non poteva e non voleva,

perché potere è volere.

Tuttavia non si rese conto della tensione che stava crescendo in quella casa, fino a un fatidico giorno d'estate.

Gli Avery stavano facendo colazione nell'enorme tavolo in legno scuro che occupava la sala da pranzo e Camèlie arrivò controllando la posta.

La sua faccia cadde quando non trovò la lettera.
"Non è arrivata, Adam." Disse con un debole sorriso.
Inutile dire che gli occhi del figlio si inumidirono all'istante.

Non capiva, Terence e Adam avevano ricevuto entrambi la lettera ormai da settimane e aveva abbondantemente dimostrato di possedere magia nel suo sangue...quindi perché l'universo gli stava giocando questo crudele scherzo?

Aaron scattò in piedi, afferrandolo per il colletto della maglia e trascinandolo in soggiorno, spaventando tutti i presenti con la sua furia.

"Cosa dovrei fare con te?" Ringhiò buttandolo a terra, quasi rischiando di fargli spaccare il tavolino di vetro.

"Mangi il mio cibo, occupi spazio e non riesci neanche a farti arrivare una lettera da una stupida scuola!" Urlò a due centimetri dal suo volto, facendogli chiudere gli occhi.

"M-mi dispiace..." Sussurrò Adam, prima che un ceffone gli facesse girare la faccia dall'altra parte.

"Aaron è solo un ragazzo!" Cercò di fermalo Camèlie, prima che lui la zittisse a la spingesse via minacciandola.

"Potrei iscriverti a Durmstrang, ma non lo meriti, deficiente!" Urlò ancora tirandogli un calcio sullo stomaco e facendo urlare Arabelle tra le braccia della madre, che cercavano di coprirle gli occhi.

"Così sai cosa farò?" Ringhiò mettendogli le mani al collo.
"Lo sai?!" Urlò più forte ottenendo un debole e balbettato no come risposta.

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐨𝐛𝐥𝐞 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora