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"Ma è mia sorella, ha bisogno di me!"

                                    ~♥︎~

"Ragazze...abbiamo delle novità." Disse Harry ad Arabelle e Hermione, arrivando in biblioteca con Ron.
Avevano un'aria molto tesa.
"Non qui." Aggiunse Ron.
Le due si alzarono lanciandosi un'occhiata scettica e li seguirono fino a un'aula vuota, che Ron chiuse a chiave.

"Avanti, sputa il rospo Harry." Disse sfinita Hermione incrociando le braccia.
"Allora avevamo ragione, si tratta proprio della Pietra Filosofale! E Piton sta cercando di costringere Raptor ad aiutarlo a rubarla.
Gli ha chiesto se sapeva come fare per eludere la sorveglianza di Fuffi, e ha anche accennato agli "abracadabra da quattro soldi" di Raptor. Io credo che, a parte Fuffi, la sorveglianza della pietra sia affidata anche a qualcos'altro: probabilmente un sacco di incantesimi assortiti...e Raptor dovrebbe fare non so che magia nera per permettere a Piton di fare il colpo..." Disse Harry.
"Allora tu pensi che la pietra sia al sicuro solo se Raptor gli dice di no?" Fece Arabelle in tono allarmato.
"Sì, ma non è tutto. Piton la sta rubando per conto di Voldemort-"
"Piantala di dire quel nome!" Sbottò Ron, mentre Belle sussultò, come se credessero che Voldemort potesse udirli.

Non avevano mai sentito nessuno pronunciare il suo nome.

"E Voldemort sta aspettando nella foresta. E pensare che per tutto questo tempo abbiamo creduto che Piton volesse solo arricchirsi..." Continuò Harry.
"Allora non ci resta che aspettare che Piton rubi la Pietra?" Proseguì Hermione febbrilmente.
"Sì, e a quel punto Voldemort potrà venire a farmi fuori..." Le rispose il corvino.
Hermione aveva un'aria molto spaventata, ma riuscì comunque a offrire una parola di conforto.

"Harry, tutti dicono che Silente è l'unica persona di cui Tu-Sai-Chi abbia mai avuto paura. Se c'è in giro Silente, Tu-Sai-Chi non ti torcerà un capello."
"Mio Dio...mio padre darebbe via tutta la nostra eredità se servisse a farlo tornare..." Sospirò Arabelle.
"E tu lo vorresti?" Chiese Ron.
"Non so cosa pensare. Mi ha raccontato un sacco di storie su quanto fosse magnifico il suo regno, ma se questo significa che Harry o chiunque altro non sia un purosangue debba morire, allora no, voglio aiutarvi."
"Magnifico! Entro martedì prossimo, la faccenda sarà risolta." Sentenziò Ron.

Ma Raptor doveva essere più coraggioso di quanto credevano. Nelle settimane successive sembrava farsi sempre più pallido e smunto, ma resisteva.
Ogni volta che passavano per il corridoio del terzo piano, Harry, Ron, Arabelle ed Hermione accostavano l'orecchio alla porta per controllare che dentro Fuffi ringhiasse ancora. Piton si faceva vedere in giro di malumore come al solito, il che certamente significava che la Pietra era ancora in salvo.
In quei giorni ogni volta che Harry incrociava Raptor lo gratificava di una sorta di sorriso di incoraggiamento e Ron aveva cominciato a redarguire quelli che ridevano della balbuzie del professore. Arabelle si offriva di aiutarlo a mettere in ordine l'aula e Hermione aveva altre cose a cui pensare oltre alla Pietra Filosofale. Lei e la sua amica, infatti, avevano già cominciato a studiare per gli esami che si sarebbero tenuti da lì a un mese.

Gli esami non comprendevano solo test scritti, ma anche esercitazioni pratiche.
L'ultimo fu quello di Storia della Magia.
E dopo aver passato un'ora a rispondere a domande su qualche vecchio mago svitato, inventore del calderone che si mescola da sé, sarebbero stati liberi, liberi per una settimana intera, prima che uscissero i risultati.

Alla fine Teddy e Arabelle si fecero largo tra la calca di studenti, che non vedeva l'ora di uscire e andare a riposarsi sotto al sole estivo.

Andarono tutti ai pressi del Lago Nero.
Teddy si tolse le scarpe e si alzò i pantaloni al ginocchio, per entrare a mettere i piedi nell'acqua.
Belly, invece si distese a pancia in sù sull'erba con il maglione di lui in faccia, per coprirsi dal sole.

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐨𝐛𝐥𝐞 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora