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"Non odi sentirti diverso?"

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"Psst, Belly." Bisbigliò Adam, entrato nella camera della sorella.
L'alba fuori doveva ancora sorgere e il camino scricchiolava dagli ultimi rimasugli di legna che gli elfi avevano buttato la sera prima.
Belly era avvolta tra le morbide e calde coperte, tanto da ritrovarsi impossibilitata a muoversi, anche se non lo avrebbe fatto per niente al mondo.

"Mh..." mugugnò lei voltando la testa dall'altra parte, sperando di mandar via suo fratello.
"Belly, andiamo sveglia!" Disse ancora Adam scuotendola più forte che mai.
"Adam, ti prego torna a dormire..." Biascicò Belly nel sonno.
"Non te lo dirò ancora una volta, alzati adesso!"
Sibilò Adam spazientito, togliendole le coperte di dosso.

Al gesto Arabelle si rassegnò ad aprire gli occhi, lamentandosi per i suoi modi.

"Buon Natale!" Esclamò Adam con ancora le coperte tra le mani, capendo di essere andato un po' troppo oltre. Era quasi spaventato.

Ci volle qualche secondo prima che la mente di Belly elaborasse quanto Adam aveva appena detto e quando lo fece sgranò gli occhi e gli saltò al collo dalla gioia.

"È Natale! Buon Natale Adam!" Strillò sulla spalla di lui.
"Shhh! Finirai per svegliare tutti!"
Bisbigliò Adam agitando le braccia in aria.

Allora Belly sì staccò dall'abbraccio, intenta a far entrare un po' di luce nella stanza, oltre alla fioca fiamma della candela con cui Adam si era fatto strada dalla sua camera.
Quando lo fece, tuttavia, rimase sbigottita dal vedere che pure la neve era di un colorito blu notte come il cielo.
Così si voltò verso suo fratello, in una finta confusione con cui in realtà stava tentando di nascondere la rabbia per averla svegliata così presto.

"Che ore sono?" Gli chiese in tono autoritario, con le mani ancora poggiate sui bordi congelati di una delle finestre.

Adam sorrise colpevole ancora una volta.
"Le nove..." Disse cercando di mentire, prima che lo sguardo fulmineo di Arabelle lo trapassasse.
"Ok, le cinque." Farneticò velocemente.
"Le cinque del mattino?!"
Sbottò Belly e Adam le fece segno di abbassare la voce, strabuzzando gli occhi e agitando ancora una volta le mani.

"Te l'ho già detto che con i capelli così stai benissimo? Molto in stile sopravvissuta...
Buon Natale, ti prego non uccidermi!"
La pregò cadendo in ginocchio a terra, in modo talmente drammatico che Belly dovette coprirsi la bocca con le mani per evitare di far sentire tutta la sua risata in tutta la casa.

"Non mi arrabbierò solo perché è Natale..."
"Ho un buon motivo per averti svegliata così presto, te lo giuro. Di solito i gufi arrivano all'alba e così potremmo prendere i regali prima che mamma e papà vedano chi sono i mittenti." Le spiegò Adam.

Arabelle si rese conto solo all'ora del problema: Hermione l'aveva avvisata che lei, Harry e i Weasley le avrebbero inviato i loro regali, ma non si era fermata a pensare che se i suoi genitori avessero visto il pacchetto, si sarebbero infuriati come non mai, soprattutto dopo che Aaron aveva proibito a lei e Adam di frequentare ancora "gente del genere".

"Ok, prendo la vestaglia." Disse annuendo con la testa.
"Anche la coperta più pesante che abbiamo....
c'è odore di neve." Disse Adam con ghigno soddisfatto  prima di uscire nel corridoio.

Belly si infilò velocemente nella vestaglia e prese la coperta ammucchiata ai piedi del suo letto con sé.

Fino alla porta di casa i due si destreggiarono in punta di piedi tra le travi di legno vecchie per non fare il minimo rumore.
Trattennero pure il respiro fino a quando uscirono e andarono a sedersi sull'ultimo gradino, congelato, avvolti entrambi nella coperta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30 ⏰

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𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐨𝐛𝐥𝐞 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora