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"Perché, Arabelle? Perché? Perché?!"

~♥~

Due settimane prima della fine del trimestre, il cielo si illuminò all'improvviso di un candore opalino e abbagliante e una mattina i prati fangosi si ricoprirono di gelo lucente.
Nel castello c'era aria di Natale.
Il professor Vitious aveva già decorato le classi con luci scintillanti che si rivelarono essere autentiche fate svolazzanti.
Con gran gioia di tutti, l'ultimo fine settimana del trimestre fu programmata un'altra gita a Hogsmeade, in cui ne approfittarono per compare i regali di Natale.

Il villaggio sembrava un biglietto natalizio:
i piccoli cottage col tetto spiovente e i negozi erano coperti da un alto strato di neve fresca; c'erano ghirlande di agrifoglio sulle porte e candele incantate appese agli alberi.

Dopo aver comprato tutto ciò di cui avevano bisogno, Adam, Terence e Arabelle risalirono la via, le teste chine contro il vento, cercando a urlare attraverso le sciarpe verdi e argento per riuscire a sentirsi.

"Che volete fare, adesso?" Chiese Terence.
"Burrobirra!" Gridarono gli Avery in coro, fiondandosi verso la locanda.

Appena entrarono vennero inondati dall'aria calda emanata dal camino scoppiettante.

"Vado a prendere da bere, d'accordo?" Aggiunse il biondo, togliendosi il berretto.

Adam e Arabelle si fecero strada fino in fondo al locale, dove c'era un tavolino libero tra la finestra e un bell'albero di Natale vicino al camino.
Terence tornò cinque minuti dopo con tre boccali schiumanti di Burrobirra bollente.

"Buon Natale!" Disse allegramente alzando il suo.
"Ma non porta sfortuna dirlo prima?" Chiese Arabelle, ridendo alla vista di suo fratello che sbattendo il bicchiere per brindare, sporcò Terence.

"E Adrian che fine ha fatto?"

"Oh, è sempre con la sua ragazza, da quando ce l'ha è come se non esistessimo più noi due.
Si chiama Marlene Chown, ma..." Disse Terence.
"Non ci piace molto." Concluse Adam, con un mezzo sorriso colpevole.

"Mi dispiace, ragazzi." Disse Belly.
Da quando li aveva visti ad Halloween a quella uscita a sei, Adam le era stato sempre intorno, riuscendola a distrarre.

Arabelle non lo trovò strano, ma non avevano neanche mai passato così tanto tempo insieme a scuola. Adam non sapeva nulla, Belly non avrebbe mai immaginato di dirgli di avere una cotta per il suo migliore amico.

Stava male per Adrian, continuava a ripetersi nella sua mente:
Perché non io? Perché lei e non io?

E la parte peggiore era che la notte rimaneva comunque l'unico momento della giornata in cui rimaneva sola, anche se la Sala Grande era piena di persone.

Non riusciva a dormire perché i suoi pensieri erano troppo profondi, troppo veri.
La sua mente era uscita per una passeggiata ed era caduta nella tana del coniglio.

All'improvviso una corrente d'aria gelida scompigliò loro i capelli.
La porta dei Tre Manici si aprì.
I professori McGranitt e Vitious erano appena entrati nel pub in un vortice di fiocchi di neve, seguiti a poca distanza da Hagrid, immerso in una fitta conversazione con un uomo robusto che indossava una bombetta verde acido e un mantello gessato: Cornelius Caramell.

"Ma come...? Il Ministro della Magia qui?"
Bisbigliò Adam chinandosi sul tavolo verso gli altri due.

"Con Hagrid, la McGranitt e Vitious, poi..."
Aggiunse Terence inclinando velocemente la testa.

"Forse è venuto per parlare della questione di Sirius Black."
Disse Arabelle.
"Già, deve essere così, ma proviamo a sentire."
Appena terminò la frase, il gruppo di signori, in compagnia di Madama Rosmerta, sparì dalla loro vista attraverso una porta, dietro al bancone.

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐨𝐛𝐥𝐞 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora