"Quando si gioca con il fuoco si finisce sempre per bruciarsi."
~♥︎~
"Dovete venire tutti e due a trovarci, quest'estate." Disse Ron agli Avery, una volta scesi dal treno.
"Vi manderò un gufo."
"Grazie, mille Ron, se potremmo verremmo più che volentieri." Rispose Adam."Allora ci vediamo quest'estate." Lì salutò Belly.
"Spero che tu...ehm...faccia buone vacanze." Disse Hermione lanciando un'occhiata dubbiosa al signor Avery, che li stava aspettando in piedi a qualche metro di distanza.Erano passati nove mesi dall'ultima volta che si erano visti e probabilmente i migliori delle loro vite.
Il signor Avery era sempre ugule, stesso taglio di capelli, stessa espressione corrucciata e stessa anda intimidatoria.
Ma anche se era uguale, ai suoi figli continuava a far paura.
Un tipo di paura che aveva costruito con molto impegno e che non li abbandonerà mai.
Farà sempre parte di loro.Adam aveva già capito quanto potesse essere furioso dopo aver letto la lettera che gli aveva inviato Silente e l'articolo sulla Gazzetta del Profeta di Rita Skeeter.
Mentre avanzavano, Aaron si illuminò per un secondo, come se gli ingranaggi avessero iniziato a girare nel suo cervello.Belle non poté fare a meno di fare un istintivo passo indietro, quando lui ne fece due avanti.
Ma con sua grande sorpresa, non degnò né lei né Adam di uno sguardo, anzi."Harry Potter..." Biascicò Aaron con superbia.
"Salve..." Rispose Harry confuso.
"Aaron Avery, piacere." Disse senza neanche stringergli la mano.Non avrebbe mai osato sporcarsi del tocco di un sangue sporco.
"Perdonami...posso vedere la cicatrice?" Chiese. Adam e Arabelle affiancarono il ragazzo con gli occhi che gridavano tutte le scuse del mondo.
Per fortuna Harry non ci diede peso e si alzò il ciuffo di capelli corvini per rivelare saetta rossa incisa sulla sua fronte."La tua cicatrice è leggenda, sai? Come il mago che te l'ha procurata d'altronde..."
Continuò.
Il viso di Harry si spense e Adam e Arabelle si lanciarono un'occhiata incerti di cosa sarebbe potuto accedere dopo.
Una sola parola sbagliata di Harry e quelli a pagare sarebbero stati loro per giorni."Voldemort ha ucciso i miei genitori.
Non era nient'altro che un assassino."
Rispose gelidamente il ragazzo."Ah è così...osi dire il suo nome? Bene!" Disse Aaron alzandosi e battendo le mani, facendo sussultare i figli.
"Adam, Arabelle, portate i vostri bagagli alla carrozza e tu, Potter...dovresti stare molto attento a chi ti metti contro cercando di combattere l'oscuro signore.
Quando si gioca con il fuoco si finisce sempre per bruciarsi."
Sibilò in modo che solo lui potesse sentire."Secondo te...?"
Chiese Belly guardando indietro loro padre ancora girato verso Harry."È arrabbiato."
Disse deglutendo rumorosamente Adam.Salirono entrambi sulla carrozza.
Era nera e con rifiniture dorate all'esterno, mentre gli interni erano in velluto viola scuro.Appena salì e partirono, la prima cosa che fece fu togliersi il guanto in pelle nero e schiaffeggiare la più piccola sulla guancia.
La sua testa sì girò insieme al guanto e un
livido rosso e pizzicante si fece largo tra la pelle rosata.
Gli occhi le bruciarono all'istante, mentre le lacrime vi crescevano portandola al limite.
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𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐨𝐛𝐥𝐞 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲
Fanfiction"Il problema è..." Disse chinandosi sul suo volto. "Che se inizio a baciarti, non credo che sarò in grado di fermarmi..." ~ ♥︎ ~ È immaginabile che essere un membro delle elette Sacre Ventotto non sia ma...