Rebel 2- Romantic in Revolt [Jughead Jones]

Do you remember?

《La gente ha bisogno di un mostro in cui credere. Un nemico vero e orribile. Un demone in contrasto col quale definire la propria identità. Altrimenti siamo soltanto noi contro noi stessi.》
[Chuck Palahniuk]

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《Il Bronx sta bruciando? Le parole del sindaco Jensen: "Non torneremo negli anni '70"

In seguito a settimane di calma piatta, tornano in luce problematiche generali nel distretto, ma Eric Jensen rassicura i cittadini: "La sicurezza pubblica non sarà messa a repentaglio."

La celebre espressione "Il Bronx sta bruciando", pronunciata dal telecronista Howard Cosell nel 1977 a seguito di numerosi incendi dolosi e atti vandalici, continua ad applicarsi al borough newyorchese, che pare essere nuovamente minacciato da innumerevoli miserie, tra cui, in misura maggiore, spicca la criminalità. Sembra infatti che gli svariati gruppi di delinquenti, la cui età anagrafica, sempre più spesso, non raggiunse la soglia dei diciotto anni, siano ormai diventati una piaga irreparabile, soprattutto a causa di promesse fittizie, truffe o, addirittura, messaggi minatori messi in atto dai membri delle bande, ai danni dei cittadini. A tal proposito, in un'intervista, il sindaco Jensen ha dichiarato: "La polizia, ogni giorno, si mobilita per arrestare quanti più malviventi possibile, con un numero di incarcerazioni quotidiane che varia da sette a venti. Spacciatori, rapinatori, contrabbandieri, talvolta anche assassini, ma, purtroppo, non finisce qui. Uno dei fardelli più pesanti che il Bronx è costretto a portare, è quello che riguarda i Devianti, cioè coloro che, spesso in modo aggressivo e costringendo persone ammodo a prendere parte alle loro azioni barbariche, violano le norme sociali di una collettività, rifugiandosi dietro propositi di libertà e falso consenso popolare, ottenuto con il terrore psicologico. I Devianti per ora identificati dalla polizia hanno tutti o quasi precedenti penali, e sono cresciuti in ambienti ostili e altamente malsani, che ha compromesso la loro stabilità psicofisica in modo critico. Per motivi di privacy e al fine di evitare che l'equilibrio vacillante di tali soggetti venga compromesso, non posso dare ulteriori informazioni sulla loro identità, tuttavia, in qualità non di sindaco, ma di cittadino comune volenteroso di migliorare la sua città, invito caldamente chiunque a denunciare alle autorità qualsiasi comportamento fuori dall'ordinario o potenzialmente pericoloso, in modo che il Bronx torni a splendere come prima, e addirittura di più."》

Cass chiuse il giornale di colpo, per poi sbatterlo nervosamente sul tavolo.

"Tutto questo è ridicolo..." Affermò, massaggiandosi le tempie. "I nostri nomi non sono scritti per privacy, dice il sindaco... E allora perché cazzo ci sono le nostre facce?!"

Appena poche righe sotto l'intervista di Jensen, e qua e là sparse per la pagina del quotidiano, saltavano all'occhio diverse foto in bianco e nero di volti familiari, accostati ad una breve descrizione dei presunti criminali. Possesso illegale di armi, apologia di reato, cospirazione politica, reati contro la personalità individuale e atti di eversione dell'ordine democratico erano solo alcune delle accuse riportate e unite, con morboso aderenza ad una strategia studiata nei minimi dettagli, ad un dettagliato prospetto psicologico di ogni soggetto preso in causa, che non si risparmiava dal tirare in ballo disturbi quali l'oppositivo-provocatorio, il passivo-aggressivo, il paranoide e il post traumatico da stress, nonchè varie dipendenze e, addirittura, la schizofrenia.

"Siamo rovinati..." Mormorò Liria, con lo sguardo perso nel vuoto. "Rovinati, completamente rovinati. Ha giocato d'astuzia, il bastardo, ci ha messo contro l'intera opinione pubblica, ovvero la nostra unica arma. L'unico straccio di possibilità che avevamo per vincere."

Will le mise una mano sulla spalla, passando delicatamente il pollice sul tessuto della sua maglietta.

"Ci sarà pur un modo per tornare in gioco..."