Tasselli indispensabili

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《Come quei pezzi di puzzle con l'incastro perfetto, ma uno è il Bastione di Orione, l'altro è la Galassia Andromeda. E non potranno mai incontrarsi.》
[Fabrizio Caramagna]

In previsione del baby shower che si sarebbe tenuto a breve, da giorni Betty trascinava in giro per la città Michael e Sylvia, precisamente varcando la soglia di tutti i negozi che, con il Bronx, non avevano nulla a che fare, se non la posizione geografica.

"Ho trovato una pasticceria che fa torte per bambini in pasta di zucchero colorato, con tanto di decorazioni tridimensionali di animali. Nel caso doveste preferire i cupcake, invece..."

Liria non si era spinta oltre ad ascoltare la cugina. Ignorare ogni cosa riguardante il baby shower si era rivelata una tattica più che funzionale in precedenza, e, di certo, lei era la persona meno qualificata per dare consigli su una festa per un neonato, seconda forse solo a Tom. La Anderson era stata toccata in prima persona dai preparativi dell'evento solo quando a lei e ai suoi fratelli venne presentato un ultimo, grande dubbio.

"Dove si terrà il baby shower?" Aveva osato chiedere Luke, ignaro del caos che quella semplice domanda avrebbe sollevato.

Il《dove》era senza dubbio il dettaglio più importante di qualsiasi festa, e anche, sfortunatamente, la decisione più difficile da prendere. Solitamente i baby shower si festeggiavano a casa della futura madre, ma il fatto che i due genitori convivessero in un minuscolo appartamento con altri quattro adulti e un bambino rendeva quella tradizione del tutto inattuabile. Un'altra ipotesi che era stata presa in considerazione era quella di celebrare l'evento in un ristorante, ma, per la prima volta dopo secoli, tutti i fratelli Anderson furono d'accordo su una cosa: sarebbe stato un rischio che non valeva la pena di correre.

La soluzione al problema dell'ubicazione del baby shower si era presentata al cospetto dei coinvolti nei preparativi come una manna dal cielo, ma un cielo cinereo, minaccioso, presagio di un temporale alquanto distruttivo.

"Organizzatelo da me."

Jim, pronunciando quelle tre parole con un ghigno scaltro sulle labbra, aveva messo le radici per una ripicca rimasta in sospeso per troppo tempo. Perché non aveva proposto di celebrare l'evento nell'appartamento che condivideva con Cass da ormai due anni, bensì in una casa che per tutta la vita aveva faticato a definire tale, in una villa coloniale che, ai suoi occhi, era un covo di serpenti. I coniugi Bustrong sarebbero stati fuori città durante il weekend del baby shower per questioni di lavoro, e Jim sapeva bene che non c'era nulla al mondo che infastidisse i suoi genitori quando l'ipotesi che qualcuno potesse mettere il naso nei loro affari. E qualche vendetta migliore ad anni e anni di indifferenza e disinteresse, se non far avverare il loro timore più grande, imbucando decine di invitati ficcanaso e l'intera progenie di un poliziotto in quella casa che, senza dubbio, celava innumerevoli segreti?

La rivincita di Jim, però, si rivelò meno funzionale del previsto. Molti degli invitati, intimoriti dalla brutta reputazione degli ormai noti Devianti, avevano trovato le scuse più improbabili per non presentarsi al baby shower, e per questo, giunto il sabato sera, presero parte all'evento solo una quindicina di persone.

"Aggiungerò qualche invitato in più, quando racconterò ai miei genitori del baby shower." Sospirò Jim. "Giusto per spaventarli un po'."

"Credo si chiami terrorismo psicologico." Commentò Will, cercando di assumere un'aria scettica.

Non lo avrebbe mai ammesso per una questione di integrità morale, ma i coniugi Bustrong, non in qualità di ladri, ma di genitori, avrebbero meritato ben di peggio di un po' di terrore gratuito.

Rebel 2- Romantic in Revolt [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora