《Era solo una volpe come centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico, ed ora è unica al mondo.》
[Antoine de Saint Exupéry]♧
Il suono docile della risacca cullava il sonno dei quattro amici, distesi sotto una tenda provvisoria composta da un lenzuolo legato tra un ramo e l'altro, sospeso sulle loro teste. Le onde accarezzavano la battigia, e gli inseparabili cinguettavano appollaiati a due a due sui rami delle palme e dei pini marittimi che si affacciavano sulla spiaggia. Si trattavano di piccoli pappagalli colorati, il cui nome deriva dal fatto che formino coppie stabili per tutta la vita, senza mai stare lontani. Liria aprì gli occhi lentamente, cercando di godersi ancora un po' quella sensazione di dormiveglia mattutino, alimentato dai suoni miti attorno a lei. Si voltò verso il mare. Cassidy era seduta sul bagnasciuga, con le gambe strette al petto e il vento che le scompigliava i capelli biondi, rasati ai lati della testa e nella parte posteriore della nuca. La mora le si sedette di fianco, guardando l'orizzonte tingersi di rosato per l'arrivo dell'aurora.
"Non lo trovi affascinante?" Domandò.
"Cosa?"
"Il mare accarezza quieto il litorale, trasmette pace, tranquillità, sembra non impegnarsi nemmeno, e la sabbia si lascia trascinare senza opporre alcuna resistenza... Eppure guarda là." Indicò alla loro destra, a un centinaio di metri di distanza da loro... "Le onde si scaraventano sugli scogli distruttive, con forza, violenza, ferocia, ma essi non si muovo nemmeno di un millimetro... La vita è sempre più crudele, con chi resiste nonostante tutto."
Cass, che fino ad allora aveva sempre tenuto lo sguardo ancorato al suolo, si voltò verso la sua amica. Aveva gli occhi lucidi, rossi di pianto, e le guance rigate di lacrime.
"Cos'è, mi leggi nel pensiero, adesso?" Mormorò, sforzandosi di sorridere.
"No, semplicemente ti conosco. Tu odi la solitudine, odi il silenzio... E odi alzarti presto." Disse quest'ultima frase accennando una leggera risata. "Qual è il problema, Zen?"
"Cavoli, erano secoli che non mi chiamavi così... Grazie a Dio, aggiungerei!"
Quando le due si erano incontrate, al centro di recupero, alla mora era stato affibbiato il soprannome《Andy》quasi come presa in giro. Era esile, spaventata a disorientata, eppure aveva alcuni modi, indubbiamente da maschiaccio, che la facevano spiccare. Abituata al caos e alle cose da ragazzi, terribilmente fisica e fuori luogo in quanto trucchi, tacchi, gonne eccetera. Temeva più una commedia romantica che un horror splatter, l'80% dei suo vestiti proveniva dal settore maschile di qualche negozio o dagli armadi dei suoi fratelli, e faceva trick sullo skate come se fosse il suo pane quotidiano. Non male, per un'adolescente del XXI secolo. Soprattutto perché nel centro di recupero regnava una sorta di gerarchia, che Liria tendeva a uccidere del tutto, guadagnandosi il rispetto degli anziani, coloro che si trovavano in quella struttura da più tempo di lei. E se Cass si divertiva a storpiare il suo cognome, in qualche modo, il temperamento della mora faceva sì che quest'ultima controbattesse sempre. Così era nato il nomignolo Zen, da Zemberg, più come provocazione pungente, che per stringere amicizia. Ironico come fu proprio quell'istigamento, a dare inizio al loro legame.
"È perché rinasce dalle ceneri, vero? Hai scelto la fenice perché brucia sé stessa, si riduce in polvere, eppure poi risorge, pura e nuova. Mi sbaglio?"
La mora parlò vaga, ma Cass capì subito a cosa si stava riferendo. Pochi giorni prima della loro partenza per Valencia, avevano improvvisato l'ennesima scorribanda 4/4, per intenderci. Erano sdraiati sul tetto di casa Bustrong, per osservare il cielo notturno, quando puntando gli occhi verso la costellazione di Orione, alla Anderson si accese metaforicamente una lampadina. Un tatuaggio, non importa dove, ritraente una creatura mitologica.
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Rebel 2- Romantic in Revolt [Jughead Jones]
Teen FictionSono passati due anni da quando Liria Anderson, spirito libero dall'immancabile animo rivoluzionario, ha lasciato Riverdale senza voltarsi più indietro. Due anni da quando i demoni di un passato che non le apparteneva hanno trovato pace nei meandri...