Effetto Mandela

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Passi echeggiano nella memoria,
lungo il corridoio che mai prendemmo,
verso la porta che mai aprimmo.》
[T. S. Eliot]

19 Luglio. Ore 10:47. Ormai tutto era pronto per il matrimonio, ogni cosa era inevitabilmente perfetta. Gli invitati, pochi ma buoni, iniziarono a prendere posto sulle panchine in legno disposte in due ordinate file. La cerimonia non si sarebbe celebrata dentro alla chiesa, bensì sul sagrato, in quanto la struttura interna urgesse non poche restaurazioni. Mike era già in piedi, vicino al sacerdote, aspettando con impeto l'arrivo della sua sposa. Ogni tanto scambiava qualche occhiata ansiosa con il suo testimone, Luke, che però era troppo impegnato a cercare di contenere le risate a causa dell'altro testimone, il quale non faceva altro che sbadigliare spazientito. O meglio, la quale. In effetti forse scegliere Liria per ricoprire una carica così importante non era stata l'idea più geniale che si potesse avere. Eppure Sylvia aveva insistito, a detta sua per《risanare i vecchi conflitti》. Era indubbiamente un gesto carino, nobile e tutto il resto, un'accordo di pace tra due persone che non si erano mai andate particolarmente a genio, ma che nemmeno si detestavano, sia chiaro, però per la mora non è che significasse molto. Non le faceva né caldo né freddo, a dirla tutta. Il matrimonio per lei era solo una formalità, una firma su un foglio di carta tra parenti e amici, non la promessa indissolubile di un《per sempre》. Fatto sta che finalmente la sposa arrivò, accompagnata all'altare sotto braccio da suo padre. Sylvia indossava un abito dal corpetto in pizzo, con spalline spesse qualche centimetro. Dal bacino in giù, invece il vestito riportava qua e là alcuni ricami di fiori, soprattutto sull'accenno di strascico che si portava dietro. Quando Michael la vide sgranò gli occhi, puntando istintivamente lo sguardo su sua sorella, che gli fece l'occhiolino. Liria, in quanto testimone, aveva avuto il compito di aiutare la sposa a decidedere l'abito. E Sylvia stava indossando il vestito di loro madre. Il vestito di Allison.

"Tanto vale, no?" Mimò la mora con la bocca a suo fratello, sorridendo compiaciuta. "Io non lo avrei mai usato."

C'era un dettaglio, però, che sfuggì agli occhi di Mike. Un dettaglio a cui, al contrario, Jughead non poté non fare caso. Tra i capelli scuri della Anderson, legati in una crocchia volutamente scomposta grazie a delle exension, si poteva scorgere un fermacapelli argenteo, composto da diverse rose intrecciate tra loro, in fil di ferro. Un'accessorio come tanti, apparentemente innocuo, certo, ma il ragazzo sapeva che non era così. Sapeva che una lama era imboscata dell'acconciatura, sapeva che Allison aveva usato la stessa tecnica della figlia anni prima, il giorno del suo matrimonio, per nascondere il coltello. Ciò che non sapeva, però, era la ragione per cui la mora avesse deciso di indossare quel fermaglio. Perché era evidente che non l'avesse fatto solo per bellezza...

"Vuoi tu, Michael, prendere la qui presente Sylvia come tua legittima sposa?" Domandò il sacerdote.

"Sì, lo voglio."

"E vuoi tu, Sylvia, prendere il qui presente Michael come tuo legittimo sposo?"

"Lo voglio."

"Consapevoli di legarvi nel sacro vincolo del matrimonio, vi chiedo pertanto di esprimere le vostre intenzioni."

"Noi promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di sostenerci l'un l'altro tutti i giorni della nostra vita." Recitarono insieme.

Liria si voltò verso gli invitati, incrociando gli occhi cristallini di Jughead, in cui si specchiava il riflesso del sole estivo. Dopo qualche attimo di esitazione, il ragazzo le rivolse un leggero sorriso, che però non ricevette in rimando, dato che la mora distolse lo sguardo velocemente. In seguito allo scambio degli anelli e all'immancabile bacio, la cerimonia si concluse, e gli sposi raggiunsero finalmente gli invitati. Ebbe così inizio il fantomatico lancio del riso, che però venne rimpiazzato da semplici petali di rosa, dato che Liria si era opposta allo speco inutile di cibo e aveva convito tutti a donare le provviste che sarebbe andate sperperate tra i sanpietrini del sagrato ad una mensa dei poveri.

Rebel 2- Romantic in Revolt [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora