"Non credete che sia un po' pericoloso andare in giro per il Bronx, così, in bella vista?" Chiese Will, durante il tragitto verso l'orfanotrofio. "Voglio dire, con Raiden a piede libero e il sindaco che..."
"Da quando sei così paranoico?" Lo interruppe Liria, alzando lo sguardo dal suo telefono. Poi porse il cellulare a Cass: "Puoi tenerlo tu? Ho lasciato lo zaino a casa."
Detto fatto.
"Siamo nel mirino dei Jensen, Rebel!" La richiamò il suo migliore amico.
"Lo siamo da più di due anni. E poi sono settimane che non succede più nulla... Perché dovrebbe scoppiare un putiferio proprio oggi?"
"Di solito quando dice questa frase, poi va tutto storto..." Sussurrò Cassidy all'orecchio del biondo.
Jim arricciò le labbra. In effetti, Liria era come una calamita per le sfortune. A volte sembrava quasi che la attirasse di proposito, la cattiva sorte. Che sputasse consapevolmente verso l'alto, giusto per il brivido del rischio. Ma non era a quello, che il ragazzo stava pensando.
"Come la vedi Rose?" Chiese.
"Rose?" Domandò Will. "Rose March?"
"No, Rose DeWitt Bukater, direttamente da Titanic... Certo, Rose March!"
Fu Cass a rispondere:
"Non so, mi sembra ok..."
"Perché, ti piace?" Azzardò il biondo.
"Ti pare?" Rispose Jim. "E poi non è ok!"
"Già." Lo assecondò la Anderson. "Parola mia, quella è una mezza psicopatica!"
"Perché lei fai interpretare Arya, allora?"
"Perché anche noi lo siamo. Anche noi siamo mezzi psicopatici. Nel Bronx tutti hanno qualche rotella fuori posto, tutti hanno i propri scheletri nell'armadio." Gli rispose la mora, prendendolo in contropiede. "E poi è brava a recitare."
"C'è di meglio..." Sbuffò Jim.
"Tipo?"
"Tipo te." Bingo. "Perché non reciti tu, nel ruolo di Arya? Saresti perfetta!"
La mora esitò per un istante. Il giovane Bustrong era certo di avere la vittoria in pugno. Liria si morse il labbro inferiore, per poi schiarirsi la voce con un colpo di tosse.
"Io sono la sceneggiatrice, Jim." Disse, in tono inaspettatamente serafico. "Mi occupo di scrivere il copione, di coordinare il tutto... Non recito."
Il ragazzo cadde dalle nuvole. Per un attimo aveva interpretato il silenzio della Anderson come indecisione sul da farsi, a si era sbagliato di grosso. Il detto:《chi tace acconsente》non era mai stato più sbagliato. In ogni caso, Jim non aveva la minima intenzione di arrendersi. Ormai era una sfida, quella tra lui e Rose. E avrebbe fatto qualsiasi cosa per vincerla.
Così optò per un approccio meno diretto. Meno esplicito. Un cosiddetto piano B a tutti gli effetti.
"Peccato. Sai, sarebbe stato bello vederti nelle vesti di un tuo personaggio... Dopotutto, chi può conoscere Arya meglio di colei che le ha dato vita?"
"Sarà per un'altra volta..."
"Già. Ma è comprensibile... È il tuo primo spettacolo, è normale che non ti senta all'altezza..."
Liria si bloccò di colpo, smettendo di camminare. Ruotò la testa molto lentamente, in direzione dell'amico.
"Che diavolo vuol dire che non mi sento all'altezza?"
"Non è farina del mio sacco, sia chiaro. Non sono io a pensarlo..."
"E allora chi?"
"Beh..." Mormorò Jim, rimanendo sul vago.
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Rebel 2- Romantic in Revolt [Jughead Jones]
Teen FictionSono passati due anni da quando Liria Anderson, spirito libero dall'immancabile animo rivoluzionario, ha lasciato Riverdale senza voltarsi più indietro. Due anni da quando i demoni di un passato che non le apparteneva hanno trovato pace nei meandri...