Capitolo 1 "Da Quanto Tempo"

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Third Reich P.O.V.

Ero seduto come sempre sulla sedia della mia scrivania,era una di quelle giornate in cui avevo del tempo
libero.Pensavo di passarlo con Germania ma disse che sarebbe andato a trovare Italia e Giappone.Mi chiedo come stia Fasci,il padre di Italia,é da un po' che non lo sento e io e Impero stiamo iniziando a preoccuparci:recentemente ha assunto un comportamento strano.

Solitamente io,lui e Impero stavamo insieme a giocare a carte,parlare o a farci scherzi a vicenda,come facevamo ai vecchi tempi.Ma é da un po' che Fasci ci dà buca e dice di non poter venire.Si inventa sempre nuove scuse ma é facile capire quando sta mentendo e quando sta dicendo la verità.

Decisi di chiamare Impero per discutere della situazione.Presi il telefono dalla scrivania e composi il numero.Aspettai qualche secondo fino a quando non sentii la sua segreteria "Questa é la segreteria di Impero Giapponese,lasciate un messaggio" Sospirai e iniziai a parlare "Hey Impero,devo parlarti di una cosa,richiamami quando puoi" e chiusi la chimata.Sospirai e decisi di andare al parco che si trovava vicino casa.Presi la giacca e il cappello nero e uscii di casa avviandomi verso la mia destinazione.

Dopo pochi minuti di camminata arrivai al parco e decisi di sedermi su una panchina.Era da un po' che non spendevo del tempo da solo all'aperto.Stavo sempre nel mio ufficio a firmare carte,risolvere problemi economici e cercare di riottenere la fiducia delle altre nazioni.Dopo la guerra molte nazioni diffidarono di me e non posso biasimarle:ho fatto cose imperdonabili,ho ucciso persone innocenti e ho tradito uno dei miei più fedeli compagni.Ma nonostante tutto mi fu data una seconda possibilità,e quella possibilità fu possibile solo grazie  a Fasci.

Dopo la guerra riuscì a convincere Francia, Inghilterra e America ma soprattutto URSS a non giustiziarmi.A volte mi chiedo come sia riuscito a convincerli tutti e tre:non so come sia riuscito a convincere Inghilterra,gli avevo bombardato la capitale,invece America era ancora incazzato con Impero,Francia la avevo praticamente divisa in due durante la guerra e suo marito Inghilterra avrebbe avuto un'altra ragione per non perdonarmi.Ma la persona che non capisco é URSS.Ricordo ancora la scena di quando lo tradii:

-Flashback-

Ero davanti alla porta dell'ufficio di URSS con il foglio della nostra alleanza tra le mani.Non ero pronto a tradirlo,non così,non prima di avergli detto i miei sentimenti.Ma in guerra i sentimenti non contano,e bisogna fare quello che é meglio per la propria nazione.

Bussai alla porta e sentii la profonda voce di URSS "Avanti" aprii la porta chiudendola alle mie spalle "Salve URSS" "Ciao Reich, perché così formale?Sai che non serve darmi del 'lei".Non lo ascoltai,ero troppo concentrato a non piangere,faceva male doverlo tradire così,sapevo cosa avrebbe provato,sapevo a cosa serve andato in contro,e tutto questo per colpa mia.

"Credo che non sia più possibile usare un registro formale URSS.." mi sentivo una merda,non sapevo se quello che stavo facendo era giusto o sbagliato ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

"E perché?Non siamo forse amici?" mi chiese.Si notava dal tono della sua voce che non capiva cosa intendevo.

Io mi limitai ad avvicinarmi alla scrivania in cui era seduto e a mostrargli il foglio con le nostre due firme,dove dichiaravamo il patto di non aggressione.Feci un ghigno e glielo strappai davanti agli occhi facendo una piccola risatina e tornando serio subito dopo.

Buttai i due pezzi di carta per terra e mi avvicinai alla porta.
"Non più Sovjet" e uscii dal suo ufficio.

-Fine Flashback-

Ripensai a quel momento e delle lacrime incominciarono a rigarmi il viso.Mi sentivo sporco,avevo tradito una delle poche persone che ci teneva a me.Rinunciai ad un amicizia,rinunciai al mio unico amore...e per che cosa? Per una guerra che avrei perso,per una battaglia senza senso,che non valeva la pena fare.

Mi misi in posizione fetale con la faccia in giù che premeva sulle mie ginocchia,finché non sentii qualcuno toccarmi la spalla.

Alzai lo sguardo e rimasi a bocca aperta quando vidi la possente figura davanti a me.Lo riconoscerei ovunque.Il suo cappotto marrone,la sua statura alta quasi due metri,il suo cappotto marrone,la sua benda nera e la sua pelle rossa.

"Oh,URSS da quanto tempo." Dissi,cercando di non piangere.

(731 parole)

Angolo autrice:

Se avete domande o feedback sul capitolo commentate pure.Cercheró di raggiungere almeno le 900/1000 parole per capitolo quindi scusate se questo ne aveva solo 731.

-Lucernaria




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