Capitolo 20 "La fine..."

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1)Fidarsi e perdonare Salò.

Italia Fascista P.O.V.

"Salò..."

Dissi a voce bassa,ma abbastanza alta da farmi sentire da Salò.

"S-Si papà?"

Mi disse con una voce tremante,che non sentivo da tanto tempo.

"Hai fatto molte cose cattive,come me,sei mio figlio dopotutto" dissi.

Salò si limitò a guardarmi,non capendo se lo stavo perdonando o meno.

"Ma...a me é stata data una seconda possibilità e..."

Mi avvicinai a Salò sorridendo,con gli occhi che emanavano speranza

"Credo che anche tutti meritino una seconda possibilità" dissi.

Salò sorrise e mi saltò addosso abbracciandomi.

Io lo abbracciai a mia volta.

Era bellissimo.

Era da così tanto tempo che non lo abbracciavo,mi mancava.

Sapere che non avrebbe più fatto del male a nessuno era rassicurante.

Salò si mise a piangere di gioia e io iniziai a sentire il suo battito,come se battesse all'unisono con il mio

"Grazie papà,grazie davvero"

Era da tanto che Salò non mi chiamava papà...da tanto che non mi chiamava papà dicendolo sinceramente,volendomi lì al suo fianco.

"Sai Salò,devo confessarti una cosa.." dissi.

"Dimmi tutto papà" disse,senza staccarsi dall'abbraccio.

"Mi dispiace per tutto quello che ho fatto,mi dispiace,é colpa mia se ora ci troviamo in questa situazione..."dissi,stavo quasi per piangere anch'io ma decisi di trattenermi.

"No,non può essere vero papà.Tu non sei cattivo"disse Salò.

Sentii uno strano rumore e Salò allentò l'abbraccio....

























...sentii un rumore metallico....





























...sentii...



























...una lama perforarmi la schiena....

























"Tu sei solo stupido" disse,abbracciandomi ancora,e tirando fuori la lama dalla mia schiena.

Sentivo lacrime iniziare a scorrermi dagli occhi,quasi alla stessa velocità del sangue che mi usciva dalla ferita della schiena.

"Il vero cattivo qui sono io" disse lentamente,facendomi cadere a terra di lato.

Per qualche motivo ero ancora conscio e non ero svenuto.

Riuscivo a vedere Salò,che lentamente si mise seduto vicino a me.

"Sai papà,io sono tuo figlio..ma come tutte le famiglie,i figli non sono completamente uguali ai genitori" io non dissi nulla,non potevo,non volevo.

"Tu sei sempre stato...come dire...stupido.L'anello debole della famiglia"

Salò fece una risatina

"E sei sempre stato un'idiota,uno sciocco,una persona facile da...convincere,manipolare"

Io sospirai,mentre riflettevo sulle sue parole.

[CountryHumans] "Il Dopoguerra" (FINITO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora