Capitolo 2 "T-tu cosa?"

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URSS P.O.V.

"Russia aiutami a portare queste scatole al piano di sopra!" Sentii la voce di mia figlia Ucraina,urlare ripetutamente a Russia di aiutarla.Essendo abbastanza minuta non riusciva a portare le scatole più pensanti senza aiuto."Si,si adesso arrivo" disse Russia da fuori.Io,Ucraina e Bielorussia ci eravamo appena trasferiti e stavamo finendo di portare dentro le ultime cose."Russia ti vuoi muovere?!" Urlò di nuovo Ucraina "Lascialo stare quello lì,ti aiuto io sorellina" disse Bielorussia,aiutando Ucraina.

Dopo un paio di minuti le due scesero portando dentro altri scatoloni,con anche Russia ad aiutarle sta volta. "Papà qui riusciamo a farcela da soli,che ne dici di andare ad esplorare un po' il posto e di conoscere i vicini?"Disse Bielorussia.Sapevo cosa intendeva,sicuramente voleva stare sola con Russia e Ucraina,faceva sempre così quando voleva parlargli di cose importanti."D'accordo" presi la mia giacca e mi sistemai l'ushanka.Aprii la porta e prima di uscire salutai i miei figli.Ricordavo di aver visto un parco non troppo lontano da casa e quindi mi avviai per andare a cercarlo.

Dopo qualche minuto lo trovai ed entrai.Era pieno di vegetazione: c'era un piccolo laghetto con qualche pesce e una fontana.C'era una stradina di sassi che conduceva ad un lago e a pochi metri da esso c'erano alcune panchine. Notai che erano tutte vuote,tranne una.

Vidi su di essa una figura appallottolata su se stessa:lo avevo riconosciuto,non era cambiato di una virgola in tutti quegli anni.Era Reich.

Era da quando mi aveva tradito che non ci vedevamo.Ricordo quel giorno come se fosse ieri.Quando mi aveva strappato i foglio davanti alla faccia mi si spezzò il cuore,e il suo ghigno non aiutava,lo amavo,forse lo amo ancora non lo so più neanche io,non so neanche se lui ama me,probabilmente no ma forse c'è una possibilità...spero.

Volevo lasciarlo lì da solo ma qualcosa mi trattenne ,era una sensazione che non avevo mai provato.Era pena?Mi sentivo in colpa?No, perché mai dovrei sentirmi in colpa,é lui che ha rotto il patto..ma perché?Cosa avevo fatto per meritarmi di essere tradito così dal mio più grande amico?Volevo saperlo,quindi decisi di andare verso di lui.

Mi misi davanti a lui ma sembrò non notarmi quindi gli toccai la spalla.Lui alzò la testa ed era visibilmente sorpreso,probabilmente non si aspettava di vedermi dopo tutto quel tempo.Guardando meglio la sua faccia notai che aveva delle lacrime,probabilmente stava piangendo,ma perché? Prima che potessi fare qualsiasi cosa Reich parlò

"Oh,URSS da quanto tempo" aveva un tono triste. "Ne é passato di tempo eh Reich?"decisi di sedermi accanto a lui.
"Già.." "allora..tu che ci fai qui?"

All'improvviso di alzò e iniziò ad alzare la voce "Non fare l'amichetto con me URSS sai benissimo che siamo nemici,non possiamo parlarci!I-io ti ho tradito quindi tu devi odiarmi,non so ancora come Fasci sia riuscito a convincerti a perdonarmi ma sappi che non avresti d-dovuto"man mano che parlava la sua voce si faceva sempre più triste e presto delle lacrime iniziarono a rigargli le guance.

"T-tu non puoi cercare di parlarmi,T-tu devi odiarmi URSS.Devi.Anche se hai detto a Fasci che mi perdonavi!...T-tu devi..odiarmi,come tutti"ormai non riusciva più a parlare,era solo un miscuglio di lacrime e singhiozzi.Sembrava inconsolabile,ma io sapevo benissimo come fare a calmarlo.

Mi alzai dalla panchina e mi avvicinai a lui. "C-che cosa vuoi?Non avvicina-" non riuscì a finire la frase,che io lo abbracciai stringendolo al mio petto. "Ti perdono Reich,davvero.Ti perdono per aver fatto scoppiare una guerra,ti perdono per aver fatto cose orribili...Ti perdono per avermi tradito" "T-tu cosa?"

Alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi e scoppiò a piangere,premendo il suo volto contro il mio petto.Sentii le mie guance diventare più calde.Stavo forse arrossendo? "M-mi dispiace Sovjet,per t-tutto quello che ho fatto,davvero" "Lo so,lo so" gli accarezzai la schiena e dopo qualche minuto si calmó e smise di piangere.

"Ora puoi staccarti Reich"ma non rispose"Reich?"lo guardai e notai che si era addormentato.'cazzo e adesso cosa faccio?'mi domandai.Decisi di portarlo a casa mia anche se ero un po' spaventato dalla reazione che i miei figli avrebbero potuto avere:non si fidavano di Reich,e non capivano il come avessi potuto perdonarlo.

Lo presi in braccio a mo' di sposa e dopo un po' arrivai a casa a aprii la porta,trovandomi davanti Russia,Bielorussia e Ucraina che stavano tirando fuori alcune cose dagli scatoloni.

Quando mi videro con in mano Reich rimasero a bocca aperta e Russia fece cadere un vaso che aveva in mano "che cosa cazzo ci fa quel nazista a casa nostra!?" "Eddai Russia sai che é cambiato"provai a calmarlo ma fu tutto inutile,non mi stupisco,dopotutto Russia é come me:per perdonare qualcuno gli servono prove concrete.Infatti io ho perdonato Reich solo dopo le parole di Italia Fascista.

Sapevo che Reich non sarebbe venuto di persona a scusarsi ma Italia Fascista ci stava letteralmente pregando in ginocchio per perdonarlo quindi non potevo fare altro.Ora che ci penso é da un po' che non lo sento.

I miei pensieri vennero interrotti da Russia che per l'ennesima volta urlò "e tu ti aspetti che io mi fidi di un traditore?!" "Non ti fidi di Reich che ha fatto un errore,ma devo ricordarti che anche il Fascista ha tradito i suoi alleati una volta!Eppure ora ti fidi di lui!"Russia si zittì,era visilmemte incazzato e quindi cercai di calmarlo."Russia perfavore dagli una possibilità,si é pentito delle sue azioni"

Russia si limitò a guardarmi male "Gli dò una possibilità,se fa un'altra cazzata non lo voglio più vedere" e se ne andò di sopra sbattendo la porta.

Sospirai e Bielorussia cercò di tirarmi su il morale "Si calmerà papà,stai tranquillo.Piuttosto, perché non porti il nazi- volevo dire...il nostro ospite al piano di sopra?Io e Ucraina abbiamo fatto le stanze mentre eri fuori"mi limitai ad annuire e ad andare nella mia stanza.

Posai Reich sul letto e quando stavo per allontanarmi lo sentii prendermi un lembo della giacca "non andare.." non si era svegliato ma decisi di rimanere.

Mi tolsi la giacca e l'ushanka,li posai sulla scrivania e mi misi nel letto accanto a Reich.Lo guardai per un po'  'quando dorme non sembra neanche così pericoloso' pensai mentre iniziai ad arrossire leggermente.

Ad un certo punto Reich si avvicinò a me e mi avvolse in un abbraccio,sempre rimanendo addormentato.Era attaccato come un koala e io iniziai a diventare più rosso della mia bandiera.

Sospirai lasciando Reich in quella posizione,dopotutto non era così male.Mi addormentai pochi minuti dopo con le braccia che avvolgevano il suo corpo in un abbraccio.

Spazio Autrice

Ecco il venerato secondo capitolo amici.Come sempre se avete domande o feedback commentate.
Enjoy

-Lucernaria

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