Capitolo 7 "Non È Come Sembra"

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Russia P.O.V.

"P-papà n-non é come sembra"

Vidi mio padre che era appena entrato nella mia camera stava guardando me e America che eravamo caduti uno sopra l'altro.

"Allora ti va di spiegarmi la situazione?" Si sentiva che era arrabbiato ma cercava di nasconderlo.

"E-Ecco io..." Non sapevo cosa dire ma mio padre sospirò,visibilmente arrabbiato.

"Se é questo quello che vuoi io non ti fermerò,sei grande ormai hai una vita davanti e delle scelte da fare" "Non sei arrabbiato?" "Certo che sono arrabbiato ma sarei incoerente con me stesso se mi arrabbiassi con te"

A prima vista non capivo ma poi mio padre alzò le sopracciglia come per dire 'non é ovvio?' e lì capii.

Mi rialzai e tirai su America da terra,mio padre prima di uscire dalla stanza si fermò "Se Ucraina o Bielo mi cercano digli che sono a casa di Inghilterra a risolvere una faccenda" e uscì di casa.

Tirai un sospiro di sollievo e mi distesi sul letto "C'è mancato poco" America si distese vicino a me abbracciandomi.

"Beh non avresti dovuto mettere tutti quei libri pesanti su un solo scaffale idiota" Io iniziai ad gli accarezzargli la schiena "Si,si lo so" "Tuo padre a volte fa cose che non ti aspetti" "Già"

Io e America ci addormentammo abbracciati.Ero felice del fatto che mio padre non mi avesse urlato contro.

Mi sarei aspettato una reazione del tutto diversa da lui ma come sempre riesce a stupirmi.

Inghilterra P.O.V.

Ero in cucina a bere un tè mentre mia moglie Francia stava cucinando delle escargot.

Sentii qualcuno bussare alla porta e quando andai ad aprire mi trovai davanti Impero Giapponese,Third Reich e URSS.

"Buongiorno" Impero giapponese fece un cenno con il capo "Salve Inghilterra volevamo parlarti di una cosa riguarda Fasci" io sospirai "Che cos'é successo?"

"É da un po' di tempo che si comporta in modo strano:non esce di casa,non sta con nessuno,nemmeno con Italia"

Io rimasi abbastanza sorpreso,non avevo molti contatti con Italia Fascista ma sapevo poco più la sua personalità.

Una cosa che non dimenticherò mai di lui é il giorno in cui é venuto a chiederci di non uccidere lui e i suoi amici...

-Flashback-

Era il  05/09/1945 e io,Francia,URSS e America avevamo visto la guerra da un paio di giorni.

Eravamo nella nostra solita stanza dei meeting dove c'era un lungo tavolo e delle sedie.

Ad un certo punto sentii bussare alla porta "Avanti" ad aprire la porta fu l'ultima persona che mie arei immaginato:Italia Fascista.

Anche se era un membro dell'asse non ci faceva paura,a differenza di Impero Giapponese o Third Reich,che potrebbero semplicemente entrare e spararci.

Appena il fascista aprii la porta notai il suo insolito sguardo triste e preoccupato.

Appena il fascista aprii la porta notai il suo insolito sguardo triste e preoccupato

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