"Sei sicura?" Era la quarta volta che lo chiedeva.
"Luke. Sicurissima. Non c'è nessuno in casa" scosse il capo, chiudendo la porta d'ingresso e poggiando le sue Vans vicino la porta. Lui esitò a fare un passo in avanti, lo stesso per togliere le sue scarpe. La ragazza camminò verso la cucina da cui afferrò due bicchieri fuori dalla credenza e riempiendoli di Soda.
Ella si sedette sul bancone, casualmente seduta affianco a Luke, in piedi vicino al bancone, mantenendo il bicchiere nella sua mano.
"Hai una casa carina" commentò guardandosi intorno nella grande cucina.
"Grazie" rispose cercando e tastando il suo iPhone al suo fianco.
Mise una canzone dei Green Day e osservò Luke battere le sue affusolate dita a ritmo di musica. "La canterai?" gli domandò e lui venne preso alla sprovvista.
"I-io non ..."
"Per favore?" piagnucolò e lui annuì esitando prima di cominciare a cantare il testo.
And there's nothing wrong with me
This is how I'm supposed to be
In a land of make believe
That don't believe in me
(E non c'è niente di sbagliato in me
Questo è quello che supponevo di essere
Nella terra dei credenti
Che non crede in me)
Quella era la prima volta che Luke Hemmings andò a casa sua.
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55 days with Luke Hemmings (italian translation)
Fanfiction"Da dove dovrei cominciare? Bene. Ti amo. Ti amo così tanto che fa male. O forse no, sarà la mia malattia a farmi male." Attenzione: potreste probabilmente piangere. AVVISO: La storia non è mia, bensì dell'autrice @wxnderluke che mi ha concesso di t...