Giorno 42

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"Troppo piccola, troppo piccola, questa penso sia di Lea, troppo piccola, questa è tua" disse, lanciando i vestiti dietro di lei. Luke era seduto sul suo letto, guardandola mentre svuotava l'armadio. Erano passate ore prima che Blaze finalmente mise insieme un mucchio di vestiti adatti. "Okay, le mie magliette delle bands, devo tenerle tutte. Canotte. Non so neanche cosa sia questo" disse prendendo una fascetta nera di tessuto prima di lanciarla nella spazzatura. Prese un vestito nero, ricamato dietro e sopra il petto in pizzo. 

"Cosa ne pensi di questo?" domandò poggiandolo sul suo corpo in modo da farlo vedere a Luke. 

"E' carino. Dovresti indossarlo al mio funerale" disse casualmente, causando in Blaze uno scatto improvviso. 

"O mio Dio, Luke! Non puoi venirmi a dire cose del genere!" esclamò. 

"Perché no? Succederà presto e ti ho solo fatto una proposta. Devi accettarlo" disse e Blaze si sedette sul letto accanto a lui, con le lacrime agli occhi. 

"Si, ma cosa accade se non lo faccio?" domandò, e lui la guardò. 

"Oh, piccola. Mi dispiace. Mi dispiace così tanto. Non avrei mai dovuto dirlo" disse e lei scosse il capo. 

"No, no. Devo abituarmi all'idea di non averti più qui con me. E' solo difficile, sai? Voglio dire, ti ho visto ogni singolo giorno da quando ci siamo conosciuti e solo l'idea di non vederti più è così ..." si stoppò, e Luke le accarezzò la schiena. 

"Mi dispiace" disse e la stanza cadde in un silenzio confortabile, fino a quando Luke non lo ruppe. 

"Seriamente parlando. Dovresti indossare quel vestito al mio funerale" disse e Blaze rise, asciugandosi le sue lacrime. 

Era il giorno in cui Luke Hemmings la aiutò a mettere apposto l'armadio.

55 days with Luke Hemmings (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora