Giorno 47

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"Bene, cosa vuoi?" Luke domandò e Blaze scrollò le spalle.

"Non lo so, qualche biscotto o qualcos'altro" disse.

"Okay, sarò qui tra tipo dieci minuti" disse e lei annuì "Ciao, ti amo" disse e Blaze gli sorrise.
"Ti amo" rispose. Egli si chinò davanti a lei e le baciò le labbra prima di andare via.
La ragazza si alzò dal divano e cambiò il film. Era la prima volta dopo alcune settimane che si ritrovava senza Luke, questo voleva dire che era la prima volta che si trovava da sola con i suoi pensieri. All'inizio, tutto filava liscio.

Mi domando cosa stanno facendo i ragazzi?

Non vedo Chelsea da tempo.
Forse dovrei chiamarla.

Mi domando come stia andando il viaggio di lavoro di papà.

Ma dopo, i pensieri che aveva represso per giorni cominciarono a riaffiorare nella sua mente.

Sono passati dieci minuti. Luke sta bene?

Cosa farò quando morirà?

Cosa ne sarà se io non ci sarò quando lui morirà?

Era abbastanza debole negli ultimi giorni. Chiunque avrebbe potuto notarlo. Il suo zoppicare stava diventando prominente e stava avendo molto spesso dolori. Blaze cominciò ad avvertire le famigliari farfalle nello stomaco, e la sua mano stava tremando ma i suoi pensieri non volevano fermarsi.

Potrebbe succedere in qualsiasi momento.

Come vivrò senza di lui?

Cosa farò?

Le farfalle allo stomaco si intensificarono fino ad avere degli attacchi di nausea. I battiti del cuore accelerarono, e alle sue braccia avvertì una sensazione di formicolio. Blaze se ne stava lì mentre i suoi pensieri viaggiavano nella sua mente a cento all'ora fino a quando non crollò fortunatamente sul divano. Ansimava per respirare con le ginocchia al petto. Sentii debolmente la porta aprirsi e il sussulto di Luke.

"O mio Dio, Blaze! Blaze, stai bene?" domandò, ella poté a mala pena sentire la sua voce confusa.

Avvolgendola con le sue braccia, le accarezzò la schiena. La guardò con occhi preoccupati fino a quando i suoi battiti non si calmarono e l'aria finalmente era tornata ai suoi polmoni.

"Blaze, cos'era quello?" domandò e la ragazza scosse il capo, alzandosi dal divano.
Andò in cucina e afferrò due bicchieri. Riempì uno di acqua e l'altro con una bibita dolce, sapendo che era la preferita di Luke. Mentre stava in piedi con il bicchiere pieno, ella deglutì. "Blaze, hai appena avuto un attacco di ansia?" domandò lentamente, ed ella annuì silenziosamente, giocando con il suo bicchiere vuoto.

Egli la strinse in un abbraccio e la scosse fino a che lei non ricambiò l'abbraccio nascondendo il suo viso sul petto di Luke. 

Era il primo attacco di ansia da quando aveva conosciuto Luke Hemmings.

55 days with Luke Hemmings (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora