Evasione

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Una volta tornata in cella , mi sdraiai pensando al direttore

"ma cosa vorrà mai da me?" "si comporta così con tutte?"

         *il giorno dopo in mensa*

"strano che quella cagna non è ancora tornata, quanti giorni di isolamento le avranno dato" pensai ridendo

"pss Alice , Vik ti sta cercando è furiosa" mi disse una sua compagna

"e io che ci devo fare?" chiesi indifferente

"ho sentito che le hanno allungato la condanna"

"oh quanto mi dispiace" le dissi rivolgendole un sorriso

Una volta uscita dalla mensa mi chiamò una voce urlando

"tu brutta bastarda è tutta colpa tua" disse Vik sbattendomi contro il muro cogliendomi alla sprovvista

"non scaricartela con me , è colpa tua che sei una cogliona e questi sono i risultati"

"maledetta bastarda" urlò dandomi un calcio nello stomaco

"adesso le prendi" urlai riprendendomi dal dolore , ed iniziammo a picchiarci sotto gli occhi di tutte le prigioniere in cella e quelle accorse dalla mensa per guardaci combattere.

"di nuovo voi" urlarono le guardie separandoci , una guardia mi ammanettò e mi scaraventò direttamente in isolamento.

"di nuovo qui dentro? No vi prego basta" urlai dal piccolo spiraglio di luce , iniziava a starmi stretta quella cella , non resistevo un secondo più in quell'ambiente tossico.

Iniziai a battere i pugni contro il muro isterica "non merito di stare qui dentro , non merito di stare in prigione" mi ripetevo colpendo il muro , passai gran parte della nottata ma improvvisamente mi venne un idea "evaderò" pensai nella mia mente.

"tra poco ci sarà lo scambio di sentinella , ne rimarrà solo uno e sarà un novellino stando alle regole di questo penitenziario, non mi resta che sedurlo e scappare di corsa da questa merda"

                   *un paio di ore dopo*

Il piano stava procedendo bene , la guardia era intenta a farsi accarezzare dalle miei morbide e seducenti mani , mentre era distratto gli rubai le chiavi della cella e la pistola dal fodero

"AHHHH voi uomini , ci vuole così poco per imbrogliarvi?!" domandai sarcastica puntandogli l'arma e costringerlo ad entrare nella cella al mio posto

"ti saluto caro" gli dissi ridendo e corsi via con la pistola in mano per farmi strada , una guardia mi notò ma non fece in tempo di prendere l'arma che feci prima io e sparai un colpo affianco a lui spaventandolo e distraendolo contemporaneamente

"non così in fretta" disse una voce alle mie spalle, ero intenta a guardare la guardia quindi non lo notai e sbattei contro il suo petto , alzai lo sguardo e

"oh cazzo" sussurrai rendendomi contro in chi ero inciampata

"non impari mai eh piccola Alice" disse disarmandomi con facilità

"tranquilla gente è solo una piccola gattina prigioniera disubbidiente" disse ammanettandomi

"cazzo, ma che sono un sacco di patate?! Mettimi giù" dissi dimenandomi sulla sua spalla , tutte le prigioniere mi guardarono un po' invidiose quando si resero conto delle sue attenzioni verso di me che mi stava trasportando di nuovo nel suo ufficio

"cosa vuoi da me?" gli chiese appena mi fece scendere

"piegarti al mio volere"

"non sono così facile da gestire"

"lo so perfettamente, tu mi diverti, sei una sfida per me"

"ti servo per ammazzare la noia?" chiesi infastidita , lui fece un sorrisetto e cambiò discorso

"fammi pensare..mh allora, hai sedotto una guardia per scappare di qui e tornare alla tua squallida vita ,quindi devo darti un buon motivo per restare qui" disse leccandosi i denti

"preferisco tornare alla mia squallida vita che rimanere un altro secondo con te"

"io non ne sarei così certo" disse sbottonandosi la camicia , rimasi qualche istante a fissarlo ma poi riuscii a spiccicare parola

Obey behind bars //Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora