-Incastrata

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             *Giorni dopo*

"Prigioniera 7294 c'è una visita per lei" disse una guardia ,che mi svegliò  battendo il manganello sulle sbarre della cella

"una visita? non ne ho mai ricevuta nessuna, nessuno mi ha mai cercata in un anno che sto qui dentro" chiesi incredula , mi scortò in bagno per lavarmi il viso e poi mi portò nella sala delle visite, in cui non ero mai stata.

"Alice, finalmente, mi sei mancata" disse il mio ex ragazzo sporgendosi verso di me, io lo guardai infuriata, volevo colpirlo, ma ero ammanettata al tavolo

"con quale coraggio osi presentarti qui dopo avermi incastrata?" urlai dimenandomi infuriata sulla sedia 

"dammi la possibilità di spiegarti" mi pregò , io sbuffai e gli feci cenno con la testa di parlare

"grazie Alice, adesso ti spiegherò tutto: sono stato incastrato" spiegò

"tutto qui? mi stai prendendo in giro? qui quella in carcere sono io e dovrò scontare un altro anno a causa tua bastardo"  

"Alice credimi , la borsa che dovevo darti conteneva dei soldi , qualcuno l'ha scambiata cercando di incastrare me , ma non sapeva che la busta sarebbe andata a te"

"e tu sai chi ti ha incastrato? devi dire tutto alla polizia così mi rilasceranno" chiesi emozionata con un barlume di speranza 

"se lo facessi, finirei nei guai, è gente pericolosa non posso fare la spia, scusami tanto per quello che ti è successo"  spiegò imbarazzato 

"quindi sei venuto qui solo per scaricarti la coscienza?! Non me ne faccio un cazzo con le tue stupide scuse" dissi urlando, dimenandomi sempre di più cercando di liberarmi dalle manette. Le guardie si  accorsero della confusione che stavo creando e corsero verso il nostro tavolo.

"La visita è finita" spiegò una guardia alzandomi dalla sedie e ammanettandomi le mani dietro la schiena

"è stato lui, sono stata incastrata" continuai ad urlare dimenandomi dalla presa delle guardie 

"ti portiamo dal direttore, lui saprà come calmarti" ordinò la guardia trascinandomi verso l'ufficio 

"no non voglio, portatemi in isolamento, ma non lì" pregai dimenandomi 

"Direttore è di nuovo la prigioniera 7294 che sta creando scompiglio" disse la guardia bussando alla porta dell'ufficio

"fatela entrare e andatevene" ordinò il direttore col suo tono roco ed imponente 

"forza entra" ordinò la guardia spingendomi con forza dentro la stanza, chiudendomi la porta alle spalle.

"Alice cosa hai combinato sta volta?" chiese puntandomi con i suoi magnetici occhi, seduto difronte la scrivania con le braccia incrociate 

"Dylan devi aiutarmi" chiesi avvicinandomi velocemente alla sua scrivania

"prigioniera 7294 lei non è nella posizione di darmi ordini" disse beffardo alzandosi dalla sedia 

"è venuto il mio ex dicendo che è stato incastrato, ma non vuole testimoniare contro il coglione che ci ha incastrati" esclamai appoggiando le mani sulla scrivania a 2 centimetri dalle sue 

"ami ancora il tuo ex?" chiese incuriosito 

"che c'entra questo?" chiesi confusa " e poi NO, certo che no, è un coglione"

"c'è qualcuno che sopporti, gattina ?" chiese accennando una risata 

"NO" esclamai "odio tutti" dissi sbuffando 

"anche me?" chiese facendomi un occhiolino, sporgendosi verso la mia testa 

"potresti non provarci con me per un minuto ed aiutarmi?" chiesi furiosa

"e io cosa ci guadagno?" chiese malizioso 

"la scarcerazione della prigioniera più disubbidiente del penitenziario" esclamai facendogli un occhiolino

"con un altro po'di pratica riuscirò a domarti come si deve e sai una prigioniera ubbidiente" sospirò beffardo 

"ma io sono innocente" esclamai esasperata 

"lo dicono tutti" sospirò mettendo una sorta di broncio sul suo viso 

"sei proprio un coglione" gli urlai contro, subito dopo mi diressi verso la porta per uscire

"dove credi di andare?" domandò bloccandomi per il braccio "e non usare quel tono con me, prigioniera"

"altrimenti cosa? isolamento? non mi spaventa più niente ormai, la giustizia fa schifo" sbuffai furiosa 

"non provocarmi gattina, non sarò più così gentile con te se continuerai ad usare questi modi e non sarai collaborativa con me" disse stringendomi il polso e strattonandomi verso di lui portando la mia bocca a pochi centimetri dalla sua.







Obey behind bars //Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora