"eccoci arrivati" disse spingendomi contro la scrivania
"e adesso?" chiesi confusa
"vedrai" disse slacciandosi la cintura
"Cosa stai-"
"sta giu" mi interruppe schiacciandomi con tutta la parte superiore del corpo sulla scrivania tenendomi per i polsi, mi ritrovai con la schiena rivolta verso di lui...poi con un gesto svelto mi abbassò i pantaloni
"ma che cazzo stai facendo?" gli urlai cercando di alzarmi da quella posizione poco sobria e consona
"ti sto punendo prigioniera 7294" disse severo
"ho un nome, cazzo" dissi con la faccia spiaccicata alla scrivania
"ti sto punendo Alice" disse sussurrando il mio nome all'orecchio con la sua intensa, profonda e roca voce , mi venne un brivido lungo tutta la schiena, mi morsi il labbro d'istinto...lo notò E COME SE LO NOTO' , fece un sorrisetto
"cos'è ti stai eccitando?" chiese compiaciuto
"ma che!..." dissi visibilmente imbarazzata
"sei pentita delle tue azioni?" chiese serio
"aver fatto a botte di nuovo? Naaahhh" dissi indifferente
"allora non mi lasci altra scelta" disse sospirando , si sedette accanto a me sulla scrivania e mi posizionò senza alcuna fatica sulle sue ginocchia come se fossi un sacchetto di patate
"cosa stai facendo?!" chiesi dimenandomi , ma con la mano afferrò i miei slip e li tirò verso l'alto facendomi gemere involontariamente , mi morsi le labbra per non farmi continuare ad emettere strani versi
"tranquilla gattina qui non ci sentirà nessuno , puoi urlare quanto ti pare" disse malizioso lasciando la presa dai miei slip , pochi secondi dopo essermi ripresa da quel gesto , tirò un colpo di frusta a terra con la cintura che aveva ancora in mano
"adesso tocca al tuo bel culetto" disse bloccandomi con la sua venosa mano per evitare che mi dimenassi
"lasciami cazzo pervertito" dissi cercando di guardarlo negli occhi
"shhhhh" mi sussurrò all'orecchio per poi darmi un colpo secco di cintura sul sedere
"cazzo che male" dissi dimenandomi , lui mi alzò e mi fece sedere sulla scrivania difronte a lui
"piaciuto gattina?" chiese avvicinandosi pericolosamente al mio collo
"no , mi fa male il sedere" non mi rispose , continuava ad avere quel sorrisetto compiaciuto
"pervertito me ne torno in cella" dissi sbuffando allontanandomi da lui infastidita , lo vidi con la coda dell'occhio girarsi e passarsi una mano tra i capelli compiaciuto . Forse si era eccitato? "non so e non mi importa" pensai mentre percorrevo il corridoio
Una guardia mi tolse le manette e mi fece entrare in cella , mi sdraiai sulla brandina ripensando a quello che era successo e sul mio volto comparve un sorrisetto malizioso.
" Alice smettila , non ci pensare" mi ripetei prima di dormire
L'indomani venni di nuovo svegliata dalle guardie che mi trasportarono in mensa , quella stronza di Vik non c'era, sorrisi beffarda e mi sedetti ad un tavolo libero , arrivò il direttore che passò per i tavoli a controllare se c'erano disordini.
Quando passò dietro il mio tavolo mi accorsi che si era fermato degli istanti ad osservarmi, io ero di spalle e continuai a mangiare il mio pane , dovrei chiamarlo pietra per quanto fosse duro e secco. Non potevo negare che il suo sguardo mi faceva un certo effetto, un brivido lungo la schiena
"io e te non abbiamo ancora finito" disse sussurrando alle mie spalle , mi girai di scatto ma lui continuò a guardare dritto e continuò la sua ispezione per i tavoli , quando si girò mi guardò negli occhi e si afferrò stringendo la cintura che portava in vita guardandomi malizioso , io distolsi lo sguardo all'istante e aspettai trepidante di tornare in cella .
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Obey behind bars //Dylan O'Brien
Fiksi Penggemar[COMPLETA, DA REVISIONARE] Alice conduce una vita semplice, tutto cambierà quando il suo ex fidanzato le darà una misteriosa busta. Finirà in prigione sotto le grinfie dello spietato e perverso direttore del penitenziario Dylan O'Brien. Cosa accadrà...