La mia vita era abbastanza monotona, vivevo alla giornata, mi guadagnavo il pane lavorando part time come barista; ma un giorno tutto cambiò quando entrò all'improvviso il mio ex ragazzo nel bar in cui stavo lavorando:
"Alice!" una voce agitata mi chiamò
"che ci fai tu qui?!" chiesi negativamente stupita, riconoscendolo.
"Alice devi tenermi una cosa" esclamò porgendomi un borsone da palestra abbastanza pesante.
"Cos'è? In che guai ti sei cacciato?" chiesi sospettosa, conoscendo i suoi affari con la droga , ma lui non mi rispose e corse via.
"bha" mi caricai il borsone in spalla e lo scaricai nel retro del bar "me la vedrò dopo, adesso devo tornare a lavoro" dissi posandolo in un angolo. Si, ho parlato con una borsa, lo so, ma ero stanca di risolvere sempre i suoi casini.
Passai tutta la notte e la mattinata del giorno seguente a pulire e servire ai tavoli , tornai a casa distrutta dimenticandomi completamente del borsone.
Quando il giorno dopo tornai al bar vidi degli uomini in divisa che stavano entrando con dei cani, dei pastori tedeschi, si ero nei guai. Sapevo di non dovermi fidare di quel buono a nulla.
"oh no" pensai
"Un ricercato ha trafugato dagli archivi della polizia una grande quantità di droga, stiamo facendo dei controlli, poichè è stato avvistato poco tempo fa in questa zona" spiegarono i poliziotti al mio capo alla cassa, lui annuì e sciolsero i cani lasciandoli liberi di annusare in giro.
"cazzo" mi ripetei in mente "speriamo che in quel maledetto borsone ci sia un regalo per me, ma conoscendo il soggetto...saranno sicuramente guai" sbuffai
I cani corsero dritti verso il retro del bar dove tenevo le mie cose e puntarono il borsone.
"lo sapevo" sussurrai
"la refurtiva è qui" urlò un poliziotto che era entrato insieme ai cani nel retro.
"signorina dovremmo portarla in centrale per degli accertamenti" spiegò il poliziotto rimasto con me.
"io non c'entro niente" dissi mentre mi trascinarono via in manette
"questo lo vedremo col riscontro delle impronte" disse il poliziotto abbassandomi la testa per farmi entrare in auto
"cazzo, quel bastardo aveva i guanti , ci saranno solo le mie impronte su quella maledetta borsa" pensai incazzata nella vettura della polizia .
*poco dopo in centrale*
"sentite ve lo ripeto , io non c'entro, è entrato nel bar, mi ha dato la borsa e se ne è andato" cantilenai all'uomo difronte a me nella sala interrogatori.
"come si spiega la presenza solo delle sue impronte?" chiese mostrandomi il riscontro con le mie impronte
"oh ma siete tonti.. AVEVA I GUANTI" urlai stizzita
"signorina lei può essere arrestata per furto aggravato negli archivi della polizia, intralcio alla giustizia e anche oltraggio a pubblico ufficiale" esclamò l'uomo infastidito
"qualcos'altro?" chiesi sarcastica
"il suo sarcasmo non mi piace, lei rischia grosso" rispose incrociando le braccia al petto, spazientito
"sembra che vogliate trovare a tutti costi un capro espiatorio" sospirai tornando seria, lui non rispose
"sapete che lui è ricercato, sapete anche che ha le mani in pasta in molti affari loschi e arrestate me che sono un umile barista che non ha mai avuto a che fare con queste cose e voi lo sapete benissimo dato che sui vostri database risulta. Forsa controllate, le mie impronte non sono registrate, non ho mai commesso alcun reato"
"lei sta superando il limite" disse alzandosi furioso dalla sedia "sbattetela al fresco e domani se la vedrà col giudice al tribunale" ordinò alle guardie fuori la porta.
"così si risolvono le cose in questa città?" urlai mentre mi trascinavano via.
Passai la notte in quella squallida cella e ,come detto dall'ispettore, il giorno dopo mi portarono in tribunale con tutte quelle accuse che mi avevano affibbiato in quell'interrogatorio.
*in tribunale*
"colpevole" sentenziò il giudice davanti a tutta la corte.
"sono stata incastrata" urlai in quell'aula, poco dopo le autorità accorsero ad ammanettarmi e portarmi in un furgone blindato...
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Obey behind bars //Dylan O'Brien
Fanfic[COMPLETA, DA REVISIONARE] Alice conduce una vita semplice, tutto cambierà quando il suo ex fidanzato le darà una misteriosa busta. Finirà in prigione sotto le grinfie dello spietato e perverso direttore del penitenziario Dylan O'Brien. Cosa accadrà...