-Ambientamento

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Ed ecco il mio primo giorno da criminale.

Appena gli agenti aprirono le porte del furgone, notai subito la struttura in cui mi avevano portata... si, il penitenziario. Mi scortarono in una stanza, fecero cenno ad un altro uomo in divisa e se ne andarono.

"Svuoti le tasche e vada a cambiarsi, questa è la sua nuova uniforme" disse una guardia carceraria porgendomi dei tristi vestiti.  

La divisa era composta da una canotta bianca, una specie di felpa grigia da mettere sopra ed una tuta grigia abbastanza larga; sulla parte sinistra del petto c'era una targhetta con un numero inciso sopra "bho saranno le volte in cui non hanno lavato i vestiti" dissi annusando la divisa. Mi cambiai e tornai dalla guardia.

"Mi segua da questa parte e si ricordi che da oggi in poi il suo nome è prigioniera 7294" sentenziò indifferente.

"ah la targhetta è il mio nuovo nome , ecco come si sentono i cani con quelle targhette al collo, bhe la mia è qui sul petto" pensai toccando la targhetta mentre seguivo la guardia che mi mostrava  le varie zone del penitenziario.

"qui c'è la mensa , verrà scortata 3 volte al giorno e avrà circa 30 minuti per finire il suo pasto" spiegò mostrandomi una grande sala bianca piena di tavole e panchine di metallo, poi ci spostammo verso un lungo corridoio spoglio  "Qui ci sono le docce, avete diritto una volta al giorno per usufruirne". Mi affacciai nel bagno ed era altrettanto squallido come gli altri posti che mi aveva mostrato.

Facemmo qualche altro metro e svoltammo  a destra notando diverse porte di metallo :    "Queste sono le celle di isolamento, ci finirà dentro se provocherà risse , disordine e tante altre cose che scoprirà ambientandosi meglio" spiegò , io rimasi in silenzio cercando di trattenere tutto l'odio che avevo dentro. Poi proseguimmo sempre dritto e svoltammo un paio di volte.

"Siamo arrivati , questa è la sua cella dove c'è già la sua nuova compagna, vi verrò a prendere per pranzo, prigioniera 7294" mi spinse in cella e si dileguò.

"è un appuntamento?" pensai tentando di sdrammatizzare , poi entrai in cella e mi sedetti sulla brandina di sotto dato che la mia coinquilina era sdraiata di sopra.

"bhe tu perché sei dentro?" chiese la mia compagna

"sono stata incastrata dal mio ex ragazzo" dissi sporgendomi verso di lei per guardarla meglio

"questa storia l'avrò sentita mille volte" sospirò scendendo dal letto

"e tu?" chiesi incuriosita

"truffa, ma verrò rilasciata a breve , ho quasi scontato la mia pena" disse lei gongolando.

"Da quanto sei rinchiusa qui dentro? " chiesi curiosa

"348 giorni" disse lei contando con precisone i giorni

"ehm quasi un anno wow" dissi stupida

"ahaha ci farai anche tu l'abitudine a contarti ogni singolo giorno" disse accennando una risatina "farai anche l'abitudine al cibo che servono" disse continuando la risata

"ho paura" dissi a denti stretti. " Beh comunque io sono Alice" esclamai porgendole la mano

"noi qui non diciamo in nostri nomi" spiegò.

                       *2 ore dopo*

"Prigioniera 3917 , prigioniera 7294 in mensa" esclamò una guardia aprendo la cella

"ma come fanno a ricordarsi tutti questi numeri?!" sussurrai sarcastica alla mia compagna, lei accennò una risata.

"ed eccoci in mensa" disse lei " vieni con me, ti mostro le cose più mangiabili" spiegò e mi porse un vassoio.

"bhe avevi ragione , il cibo è ...non è cibo" dissi infilzando un pezzo di ,dovrebbe essere, polpettone. Passai i minuti successivi a guardarmi intorno, osservando  pensierosa le altre prigioniere.

"Forza prigioniere tornate nelle celle ordinatamente" ordinò una guardia al centro della mensa.

Il pomeriggio ci fecero uscire di nuovo e ci portarono in una specie di grande cortile, non c'era molto da fare, ma io e 3971 chiacchierammo un pò e mi fece conoscere qualche altro numero; la giornata passò abbastanza velocemente e prima di sera, le guardie ci scortarono a fare una doccia. Entrammo tutte insieme, una accanto all'altra.

 "Non c'è nessuna privacy in prigione, ti abituerai anche a questo" mi spiegò 3971 vedendomi guardare con aria titubante le ragazze che già avevano iniziato a lavarsi.

                   *un mese dopo*

"7294?" mi chiamò una voce nel bel mezzo del mio sonno "7294?" continuò a chiamarmi

"mhhh" mugugnai rigirandomi su quello scomodo letto 

"ALICE!" strillò facendomi saltare dal letto 

"3971!" esclamai infastidita accorgendomi di lei entusiasta sporta verso il mio letto 

"è il mio ultimo giorno" esclamò esaltata scendendo dal letto con un salto 

"come farò senza di te, 3917?" chiesi ancora assonnata , lei era davvero entusiasta , saltellava per la cella.

                       *in mensa*

"Goditi l'ultimo pasto" le dissi ridendo

"non mi mancherai neanche un po'" disse puntando il dito contro quella sotto specie di cibo.

                   *ore dopo in cella*

"Bhe io ti saluto 7294" disse lei mentre delle guardie aprirono la cella per farla finalmente uscire

"almeno in questa occasione chiamami Alice" dissi abbracciandola 

"ciao Alice, tieni duro" disse felice, ma nello stesso tempo triste per me , le feci un grande sorriso e si allontanò salutandomi.

Obey behind bars //Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora