Chapter 20

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Vari giorni erano passati dal mio compleanno e le giornate trascorrevano lente, monotone e anche un po' noiose. Ogni mattina mi alzavo prima di Lou, lo svegliavo per il bacio del buongiorno, mi andavo a preparare e alle 8:00 ero già pronto per vendere il pane appena sfornato. Anche le giornate di Louis erano piuttosto impegnative, lui arrivava a lavoro più tardi, verso le 10:00, ma stava lavorando molto a causa del suo album, mancava poco per la fine ed ero sicuro che sarebbe stato un successo non appena pubblicato. Il pomeriggio io tornavo a casa e lui non prima delle 18:00, qualche coccola sul divano, una cena veloce e poi subito a letto perché dovevamo dormire o il giorno dopo non ce l'avremmo fatta a ricominciare.
Da qualche giorno, però, mi sentivo piuttosto strano. Avevo la costante sensazione di essere seguito da qualcuno e sentivo uno sguardo addosso. Non stavo al sicuro, me lo sentivo.

Anche quella mattina mi svegliai normalmente mi feci una doccia calda e me la presi con più calma essendomi svegliato molto presto a causa di un incubo, mi vestii con una camicia di quelle che per il mio compleanno mi avevano regalato, indossai degli skinny jeans e gli stivaletti che Lou mi aveva comprato. Feci anche una buona colazione cosa che solitamente non facevo, mi limitavo a rubare al forno una ciambella ai frutti di bosco, la mia preferita. Mi lavai poi accuratamente i denti e svegliai come sempre Lou per un bacio che quella mattina decise di approfondire "amore, sai che non possiamo" lui gemette in disaccordo e dopo avermi lasciato un altro dolce bacio sulle mie labbra gonfie mi auguró un "buon lavoro piccolo" prima di tornare a dormire dandomi le spalle.

Entrai nel negozio salutando Jasper con un sorriso ed un buongiorno, essendo come sempre un po' in anticipo lo aiutai a sistemare tutto. Come ogni giorno non appena aperto il negozio si riempì di gente, la stanchezza si faceva sentire per le poche ore dormite quella notte. Io e il mio collega verso le 13 andammo a mangiare al Burger King che era proprio lì davanti per poi riaprire un'ora dopo. La giornata continuo fino alle 16, poi staccai prendendo la mia paga giornaliera, non mi lamentavo, nonostante lavorassi in un forno molti clienti arrivavano ogni giorno, alcuni anche perché mi riconoscevano e ormai quasi tutti sapevano della mia relazione con Louis Tomlinson.

Quel pomeriggio avevo alcuni giri da fare e quindi mi spostai a piedi per i negozi che si trovavano affianco al forno, passai a prendere alcune camicie simili a quelle che mi avevano regalato al mio compleanno perché ormai le amavo e tutte le fantasie strane che erano stampate sopra mi piacevano tantissimo, poi passai a fare la spesa, presi della pasta e del pollo che era finito a casa, presi del té freddo alla pesca che era il mio preferito e anche una bottiglia di quello al limone che invece era il preferito di Louis, ricomprai inoltre l'English breakfast tea e l'Earl grey, due tipi che amavamo.

Iniziai quindi a tornare a casa sentendo il solito sguardo su di me, iniziai instintivamente a camminare più velocemente verso casa ma niente, persisteva. Mi girai notando un signore alto e vestito di nero camminare dietro di me l'ansia iniziava a impossessarsi del mio corpo, continuai a camminare ancora per un po' "sicuramente non è nessuno" provai ad autoconvincermi.  Arrivai fino a casa continuando a fare grossi respiri trovandomi ancora lo stesso signore dietro. Con le mani tremanti infilai velocemente la chiave nella toppa mentre continuava ad avvicinarsi a me con passo svelto.

click

La porta con questo rumore si aprì ed io mi ci precipitai dentro accasciandomi contro la porta chiusa. Il mio respiro era affannato, stavo impazzendo. Infilai le mani tra i ricci scomposti dalla camminata veloce che avevo appena fatto, le lacrime scendevano sulle mie guance, stavo avendo un altro attacco di panico. Ero così spaventato da quella situazione, quel signore chiaramente mi aveva seguito fino a casa ma perché? La motivazione non la capivo ma in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri, la paura che potesse essere mio padre si era impossessata di me.

Cercai il telefono con la mano ancora tremante, la vista era appannata, i pantaloni bagnati dalle lacrime, i miei capelli scombinati e le labbra rosse per quanti morsi gli avevo dato dall'ansia. Non appena riuscii a intravedere il contatto di Lou lo chiamai, gli squilli sembrarono durare un'eternità ma in realtà in poco tempo mi rispose.

"Hey amore, come va?" raggiante Louis rispose al telefono, sembrava felice, almeno lui.

"t-ti p-prego Lo-ou torna a c-casa" un singhiozzo uscì dalle mie labbra non appena finii di pronunciare la frase.

"Amore? Che succede? Sono da te fra qualche minuto, sta calmo, tranquillo. Tra poco arrivo ok?" provai a regolarizzare il mio respiro e con le sue parole rassicuranti mi calmai leggermente.

"v-va b-bene t-ti amo t-tanto" gli dissi continuando a piangere.

"anche io amore mio, tantissimo"
non appena attaccò mi precipitai a controllare tramite le finestre se quello strano signore fosse ancora fuori casa e lo notai ancora seduto su un muretto di mattoni poco distanti da dove mi trovavo, sembrava cercare di guardare attraverso la finestra. La mia ansia salí sempre di più ma pensai a Louis e alle sue parole e respirando profondamente  mi misi sul divano con la televisione accesa e provai a fare finta di niente.

Louis
Non appena il telefono squilló interrompe le mie prove gemetti e sospirai piuttosto frustrato, erano più volte che registravo quella parte ma niente, proprio non ci riuscivo. Quando lessi il nome di Harry sopra, però, il mio sguardo si addolcí e risposi felicemente, non avevamo molto tempo per stare insieme durante quei giorni, il lavoro ci stancava spesso e non avevamo più tempo per un semplice film insieme, cosa che mi dispiaceva molto. Non appena sentii la sua voce tremolante e i suoi singhiozzi subito mi allarmai, stava succedendo. Mentre continuavo a rassicurarlo con dolci parole mi infilavo la giacca per correre da lui, lo avrei sempre messo al primo posto, lui era la mia priorità. Lasciai James perplesso da quello che stava succedendo ma non ci prestai attenzione, Harry aveva bisogno di me.

Corsi a tutta velocità verso casa rischiando di essere fermato dalla polizia. Non appena arrivai subito notai  qualcosa di strano, uno strano signore era seduto sul muretto che era proprio davanti alla nostra abitazione. Mi precipitai ad aprire la porta e trovai Harry con gli occhi rossi dal pianto guardare la televisione. "Amore..." sussurrai "sei arrivato!" esclamò "finalmente!" parlò ancora. Si lanciò su di me baciandomi e infilai le mani fra i suoi ricci iniziando a massaggiargli lentamente la cute facendolo calmare. "È ancora là fuori?" Domandò con voce tremante, insieme controllammo dalla finestra della cucina e finalmente se ne era andato. "Hai visto? È tutto ok amore" mi bació e ci accoccolammo sul divano fino a sera.

Harry
Fra le braccia di Lou mi sentivo finalmente bene, lui mi aveva rassicurato con baci dolci e carezze, lo amavo davvero tanto. Per il resto della serata provai a non pensare al brutto accaduto che quel giorno era successo e mi concentrai sul pomeriggio che dopo qualche settimana avevo finalmente potuto passare insieme a Louis. Per cena cucinammo, o meglio, cucinai una pasta al sugo e dopo aver lasciato i piatti sporchi nel lavandino io e Louis tornammo a coccolarci.

Verso le 23 quella sera iniziammo ad infilarci i pigiami, lui fu il primo a mettersi a letto e poi lo seguii io, ci abbracciamo pronti ma per dormire. "Amo il tuo profumo" parlai interrompendo il silenzio e avvicinandomi più a lui "perché, di cosa sa?" Domandò Louis passando le sue dita sul mio braccio scoperto facendomi rabbrividire per il solletico procurato "sa di casa, una cosa che non avevo mai provato prima di conoscerti" affermai prima di stringerlo forte e dopo aver baciato le sue labbra rosse mi addormentai nelle sue braccia familiari.

*spazio autrice*
ed ecco anche questo. La calma prima della tempesta direi. Scusate per il tardo orario ma comunque l'ho pubblicato. Se vi è piaciuto lasciate una stellina, ci vediamo la prossima settimana, ciaoo!💙

I'll protect you || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora