Il risveglio della mattina dopo fu magico. L'odore di caffè e cornetto era in tutta casa e Louis mi svegliò con dolci baci, la vacanza era iniziata in un modo strepitoso ed io non potevo chiedere di meglio. Tra sorrisi innamorati e baci rubati mangiammo la nostra colazione fra le coperte ancora intrise dei nostri profumi.
"Lou, non puoi mangiare due cornetti per colazione, dobbiamo andare a sciare" gli dissi io e lui mi rispose "ah, sei diventato tu l'esperto di scii? E da quando?" Lui rise "non ci trovo nulla di divertente" dissi io facendolo ridere ancora di più. Quando ci alzammo ed iniziammo a vestirci le dieci erano già scoccate, avevamo preferito prendercela con calma. In quel momento ero piuttosto emozionato, sciare mi era piaciuto tanto e non vedevo l'ora di farlo ancora.
Inspirando l'aria di montagna sorrisi. Avevo sempre amato l'Italia anche se mai l'avevo potuta visitare prima. I paesaggi erano verdi e le montagne ricoperte di neve, il cielo azzurro e il clima sicuramente migliore rispetto a quello di Londra che era caratterizzato da piogge frequenti. Con i Green Day che risuonavano nella macchina verso le dieci e mezza partimmo per poter arrivare alla pista.
Circa alle undici eravamo sulla pista, ci dovevamo mettere gli scii solo che io non riuscivo, si insomma...è veramente difficile riuscire ad incastrare lo scarpone nello sci. "hai bisogno di un aiuto ad infilare quello scarpone?" chiese Louis ad un certo punto cercando di non scoppiare a ridere "guarda che non c'è nulla da ridere, è così difficile..." parlai continuando a sforzarmi per infilare quel maledetto scarpone nello sci "e difficile perché stai sbagliando" Lou si avvicinò a me "vedi devi prima portare la punta avanti incastrandola" mi prese il piede per mostrarmelo "e poi dai una leggera spinta dietro" con due semplici gesti era riuscito a fare quello che io non avevo saputo fare in dieci minuti, a volte mi chiedevo se non ci fosse stato lui ad aiutarmi che fine avrei fatto.
Alle undici e venti eravamo sulla seggiovia, mi tenne la mano per scendere, come al solito, e iniziammo a "riscaldarci" sulla pista blu "lou io voglio fare la pista rossa" esordii "okay" si limitò a dire e ci dirigemmo verso la seggiovia che ci avrebbe portato lì. Arrivati mi spiegò tutto "devi andare a zig zag, mai dritto perché sennò cadi. La punta dello sci deve sempre stare dal lato dove sei tu:sei dalla parte destra, anche le punte degli scii devono stare piegati verso destra, e viceversa" così iniziammo iniziammo scendere, la montagna era veramente molto alta, molto più di quella della pista blu, io avevo le gambe che tremavano, Lou se ne accorse, era più avanti di me, quindi mi aspetto, mi prese per mano e continuammo lentamente, mano nella mano a scendere.
"Vuoi fare qualche salto?" mi chiese Lou, non me ne ero accorto ma era già su delle specie di rampe e ,prima che potessi dire qualcosa, era già saltato giù "no grazie" dissi ridendo "a mala pena mi reggo in piedi su questi scii, hai troppe aspettative sig.Tomlinson" scoppiammo a ridere ma io non mi concentrai sugli scii e persi l'equilibrio, rotolai giù dalla montagna, ma non mi ero fatto male, la neve era morbida e gli scii (per fortuna) non mi erano finiti addosso. Louis arrivò in pochi secondi giù, mi girò e io non mi trattenei più, gli scoppiai a ridere in faccia "STRONZO! MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO" ridemmo insieme e continuammo a scendere.
Arrivati giù saltai addosso a Louis abbracciandolo "la sciata più bella della mia vita" gli dissi all'orecchio. Infine facemmo anche qualche giro sulla pista blu (ormai ero diventato un campione o almeno così credevo). Dopo quella lunga e divertente mattinata piena di baci e risate ci dirigemmo verso un ristorante lì vicino chiamato Four. Il cibo era squisito, non avrei potuto davvero chiedere di meglio. Quel posto era favoloso, i camerieri gentilissimi e la vista mozzafiato. Io optai per la polenta con il formaggio, uno dei piatti tipici che scoprii fosse squisita, Louis invece prese della pasta al ragù che si rivelò buonissima.
"Ti stai divertendo qui, amore?" Mi chiese Louis finendo di mangiare il suo tiramisù. "Tantissimo, ho scoperto che amo sciare e la baita è stupenda. Ti amo" Sorrisi. "Ti amo anche io amore" rispose lui per poi prendere un altro cucchiaino del suo dolce. Decidemmo nel pomeriggio di fare una passeggiata per i percorsi che si trovavano fra le montagne. Ce n'erano diversi, divisi per difficoltà e tempo. I percorsi verdi erano quelli semplici, i rossi medi e i neri quelli difficili con rocce pericolose tra il passaggio.
Scegliemmo una media e devo ammettere che fu molto divertente. Lou era concentrato durante dei pezzi più complessi e la sua faccia era divertentissima. Passammo un'ora e mezza lì, fino alle quattro. Il percorso proseguiva ma noi avevamo preferito riposarci in una roccia lì vicino dove il panorama era bellissimo e l'aria fresca e pulita. Passammo una buona mezz'ora tra baci e coccole, di tanto in tanto qualcuno passava ma a noi non fregava molto e continuavamo beatamente a ridere e scherzare. Ad un certo punto una suoneria risuonò in tutto il posto, solo dopo poco capii fosse il telefono di Lou.
"È zayn" disse solamente prima di rispondere. "Ehi Lou! Come va lì?" parlò, in sottofondo si potevano sentire le voci di Liam e Sophie che ridacchiava. Mi inquadrai nella fotocamera e sorridendo lo salutai "Ciao Haz!" "Ehi Zee" parlammo per quello che sembrò un quarto d'ora, aggiornò Lou su dei progetti che la casa discografica aveva in mente per loro due e solo a metà arrivarono anche Liam e Sophie. Lei rideva mostrando i bellissimi denti mentre con le piccole manine copriva gli occhi di Lì che voleva solo salutarci. Dopo averle baciato la guancia per l'ultima volta si girò definitivamente verso di noi. "Ciao ragazzi! Com'è il posto?" Prima che iniziassi a raccontare i ragazzi ebbero la buona idea di aggiungere anche Niall che con il suo solito fare solare rispose alla chiamata con un sorriso a trentadue denti che mise allegria a tutti. Parlai di ogni cosa: del cibo delizioso, del percorso verde, degli scii e di quanto fossero divertenti e anche della mia caduta che fece fare una risata anche a Sophie.
Lou descrisse per bene la baita promettendo a Niall che avrebbe poi mandato delle foto perché "sono contento che sia bellissima Lou, l'hai ripetuto quindici volte, io e Sophie vogliamo le foto vero?" di conseguenza la bambina aveva annuito ridacchiando e come poteva Louis dirgli di no?
Verso le quattro e mezza ci muovemmo verso un supermercato perché la casa non aveva cibo e ne avevamo bisogno per la cena. Comprammo di tutto e poi tornammo alla baita per mettere il cibo nei rispettivi posti. Lou voleva rimanere a casa perché a detta sua era stanco ma lo costrinsi a portarmi a vedere le bancarelle che si trovavano ogni venerdì in paese. C'era di tutto e alla fine comprai anche un cappellino. Verso le sette tornammo a casa e per le otto e mezza cucinai della semplice pasta al sugo e per le dieci andammo a letto, in poco mi addormentai nelle braccia calde e familiari di Lou.*spazio autrice*
ecco qua il capitolo, spero vi sia piaciuto. Mancava davvero poco alla fine *si emoziona* Se vi è piaciuto lasciate una stellina, alla prossima!💙
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I'll protect you || Larry Stylinson
FanficI'll protect you, una semplice storia raccontata con semplici parole in cui Harry ne ha passate troppe e incontrerà Louis, il suo cantante preferito, che inizierà a proteggerlo dalla vita che è stato costretto a vivere. "Ti proteggerò da tutto e tut...