~Capitolo 23~

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James

Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore (William Shakespeare)

Il sole entra dalle veneziane che erano rimaste aperte, illumina il suo bellissimo volto ancora addormentato, d'istinto porto una mano sulla sua guancia e comincio ad accarezzarla, le sue palpebre fremono al mio tocco, avvicino il mio viso al suo e le lascio un bacio sul naso.

Lei strofina il volto sul cuscino e apre lentamente gli occhi, sorridendomi.

" Buongiorno Amore" dico, baciandole una guancia.

"Ciao" dice arrossendo, adoro come arrossisce quando la guardo.

" allora, oggi che cosa si fa ?" dice.

" prima di tutto facciamo colazion-" non mi lascia finire

"uhh, con la granita ?" chiede eccitata, sembra una bambina piccola, quando le chiedono se vuole un gelato.

" si, va bene amore mio, poi se mi lasci finire, andiamo ad allenarci nella mia palestra, qui vicino,e... sta sera vediamo, abbiamo tutta la casa per noi" dico le ultime parole con un sorrisino malizioso.

" ah wow, prima cosa, da quando hai una palestra ? E seconda cosa, come mai abbiamo tutta la casa per noi ? " domanda.

" i ragazzi escono e non penso che torneranno a casa, l'unico ostacolo è tuo padre" dico.

" ah ok, per mio padre... gli parlerò io" dice.

"adesso alziamoci" dice.

Si alza dal letto, ma io con la mia velocità, scendo, la prendo in braccio e la ributto sul letto.

" oh, no, no, no, tu non vai da nessuna parte" dico.

La intrappolo sotto di me e mi avvicino al suo volto, poso delicatamente le mie labbra sulle sue morbide e rosee, la bacio con lentezza; il bacio si fa sempre più passionale, finché qualcuno non apre la porta.
Io mi sposto velocemente da sopra di lei, mettendomi di fianco.

" Ah bene, tieni le mani giù da mia figlia" dice il signor Diavolo, entrando nella nostra stanza.

" Papà, cazzo, un po' di privacy, sono adulta e consenziente e innanzitutto lo devi sopportare" dice Alyssia ridendo.

"Prima di tutto modera le parole signorina, e seconda cosa, non sopporto vederti fare sesso con qualcuno" dice e Alyssia diventa color bordeaux.

" allora la prossima volta non entrare" dico io un po' arrabbiato.

" vedi di ritrarre i canini, vampiretto" dice il Diavolo.

" Papà, adesso, se esci ci vestiamo e veniamo giù" dice Alyssia.

" va bene, ma ti tengo d'occhio vampiretto" dice prima di richiudere la porta.

" va bene andiamo a vestirci" dico io alzandomi.

" no, no, no dove stai andando non abbiamo finito" dice, mettendosi a cavalcioni sopra di me, ed inizia a baciarmi il pete.

" ma tuo padre..?" dico io interrogativo.

" ma mio padre niente, sono adulta e vaccinata, e poi sono un angelo forte tanto quanto lui, però senza allenamento. " dice ridendo.

Tira su le coperte, sopra di noi e riprendiamo a baciarci.

Dopo averla fatta venire un paio di volte, usciamo dal nostro letto, che è più disfatto di prima e lei si fionda nella doccia, io invece vado in bagno a farmi la barba, strano anche se sono un vampiro cresce comunque, e poi vado verso il mio armadio tirando fuori un pantaloncino corto dell'Adidas e una maglia nera, invece lei tira fuori dall'armadio un leggings dell'Adidas, che lascia scorgere le sue bellissime forme e un top nero sempre dell'Adidas.

 Il Bacio Del Vampiro (Completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora