"Per rendere il tutto più vero dovrei fare una conferenza stampa, o qualcosa del genere e portarti un po' a spasso per farci vedere dai paparazzi...sennò sembra troppo organizzato." ridacchiai pensando che era organizzato in effetti "Perché ridi?" mi chiese dall'altra parte del telefono Jace
" Perché é tutto organizzato." "Ma lo sappiamo solo io e te, tesoro." "Adesso siamo passati a 'tesoro'?"
"Esatto! E dopo il matrimonio ti chiamerò cara." inarco istintivamente un sopracciglio
"Cara? Tu mi vuoi mettere in ridicolo Andersson." rise di gusto, lo immaginavo alla scrivania in un attimo di tempo libero. Mi chiamava abbastanza di rado alla mattina a causa del lavoro, ovviamente anche io lavoravo e non avevamo molto tempo da sprecare in convenevoli. Volevo finire il mese e prendermi lo stipendio, Jace mi aveva detto numerose volte che non ci sarebbe stato bisogno che io lavorassi ma ho sempre odiato le donne mantenute. "Comunque questa sera ti porto a cena e ti chiedo di sposarmi. Andiamo in quel ristorante sulla sesta che ti ho fatto vedere, é carino e molto frequentato dai giornali. Abbiamo bisogno di finire in prima pagina!" dice alzando troppo la voce così devo staccare l'orecchio dal telefono per non assordarmi. "Dovrebbe essere una sorpresa..." "Cosa?" " La proposta di matrimonio!" "Beh fingi di essere sorpresa, metti in pratica le tue doti di attrice. Puoi venire da me?" chiede facendo una voce da cucciolo "Già perché io non sto lavorando, Jace." Lo sento sbuffare sonoramente e rido "Mi stai forse prendendo in giro Demetria Devonne?"
"Io? Non lo farei mai signor Andersson!" ridiamo entrambi come degli stupidi attirando le occhiate di Eliza, se non fosse che mi sto per sposare con quello da lei definito 'Uno degli scapoli più ambiti d'America' mi avrebbe già preso a calci nel sedere. "Allora vieni da me?" "Ma no! Non siamo veramente una coppia! E poi sto lavorando." sussurro per non farmi sentire. "Passami Eliza. " "No, dai la spaventi e..." "Passamela." dice con voce falsamente arrabbiata.
Mi giro verso Eliza che mi fulmina con lo sguardo mentre mi avvicino. "Eliza, scusi, ci sarebbe il mio fidanzato che le vuole parlare..." lei sgrana gli occhi sapendo chi é il 'mio fidanzato'. "Il signor Andersson?" chiede con il labiale e io annuisco.
"Salve signor Andersson...certo signore, quando vuole...ovviamente, sì capisco...arrivederci signor Andersson." é imbarazzante vedere il rispetto che incute Jace, pensando che io lo prendo in giro tutto il giorno e non provo più la minima soggezione per lui. "Puoi andare, il signor Andersson mi ha detto di voi due, divertiti Demetria." sorrido fingendo di capire lo sguardo di Eliza che é un misto tra dolcezza, compassione e schifo. Cosa le avrà detto Jace?
Il palazzo della 'Andersson & Co.' é un enorme palazzo di vetro e acciaio con almeno cinquanta piani, se non di più. Alla reception quattro donne accolgono tutti con lo stesso sorriso sforzandosi di non apparire stanche dopo la giornata di lavoro. Mi rivolgo ad una bionda con la coda di cavallo "Salve, dovrei vedere il signor Andersson." le mi guarda come se avessi appena detto la più grande fesseria del mondo e io mi trattengo dallo alzare gli occhi al cielo. "Mi dispiace, ma senza appuntamento non può incontrarlo..." si ferma un attimo a guardarmi e poi continua "Se lei é interessata ad una foto con il signor Andersson può aspettarlo qui e..." "Sono la sua fidanzata." dico annoiata interrompendola la bionda sbarra gli occhi e arroscisce. Non sa se fidarsi di me e dirmi dove si trova lo studio di Jace o rishiare di mandare via la fidanzata del suo capo con conseguente licenziamento.
"Non sapevo che fosse fidanzato..."
"Già molto interessante, adesso mi dice dove si trova il suo ufficio o chiedo a qualcun altra?" Lei sembra indecisa ma alla fine cede, "Ultimo piano, riconosce di certo l'ufficio: é il più grande." sorrido e la ringrazio infastidita, insomma non é mica il Papa, é solo il mio Jace.
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Shakespeare Theatre// Demi Lovato !IN STATO DI REVISIONE E CORREZIONE!
Fanfiction"Finalmente avevamo trovato il nostro angolo di infinito da cui guardare le stelle. " Demi é una donna libera ed indipendente che vive a New York, la città dei sogni, dove cerca di ricostruire una vita che le era stata portata via. Imposta la sua n...