Jace's POV
Avevano ragione, non l'avrebbero ritrovata viva. Quando la riportarono a casa era ormai già andata. Volata in un posto migliore. Avremmo dovuto andare in luna di miele, voleva tanto andare in India.... Avrei dovuto portarcela finché era ancora viva, così avremmo fatto i tatuaggi all'hennea e avremmo mangiato il pane roti bagnato di salsa al curry.
Ma sono stato stupido. Non l'ho salvata.
Ero in ospedale, ancora, quando Joel arrivò nella mia stanza per dirmi che Demi non ce l'aveva fatta, dissanguata. Sperai che fosse tutto un orribile scherzo, ma in realtà era la vita stessa che si stava prendendo gioco di me.
Se n'era andata. Tre giorni dopo eseguimmo i funerali, io ero in carrozzina. Non potevo neanche camminare; in quella calda giornata di maggio cominciò a piovere. Come se anche il cielo, che era stato l'ultimo a vederla, piangesse il fatto che venisse lasciata nella terra: lontana da tutti.
"Dementria non era perfetta. Aveva avuto problemi con la droga, l'alcol, la violenza..." diceva il prete, era vestito di nero come tutti noi e sembrava veramente triste con quei suoi occhiali rotondi e piccoli. "Ma il Signore ha braccia grandi e accoglienti, siamo tutti sicuri che l'accoglierà nel suo gregge e la farà entrare nel suo Paradiso. Ed ora, recitiamo insieme." Non lo ascoltavo neanche più; il dolore era tangibile e tutto intorno a me era sfocato. Sentii le urla della gente attorno a me e tutto divenne incredibilmente buio.
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Mi sembrava di aver sentito la sua voce, mi sembrò che mi toccase una spalla, dolcemente: come era solita fare.
"Jace..." ancora quei sussurri "Oh, amore mio, che ti hanno fatto? É tutta colpa mia...ti prego svegliati" aprii gli occhi con le lacrime agli occhi e mi stupii davanti a quello che vidi: lei era lì, più reale che in ogni altro sogno mentre mi teneva la mano. Spalancò gli occhi quando mi vide sveglio, allungai una mano per sfiorarle il viso a cui lei si accoccolò come un gattino.
Dio, sembrava così vera.
Sentivo il suo fiato caldo che si condensava sulla mia mano fredda. Di solito era lei quella fredda, strano.
"Ti amo, Demi." dissi di getto, lei sorrise "Per sempre?" "Finché le stelle saranno in cielo, giuro." Dicevo la verità, nessuna sarebbe mai stata come lei. Nessuno era tanto perfetto, nessuno mi aveva mai amato in un modo così dolce e puro.
Si avvicinò lentamente alle mie labbra e soffiò sulla mia bocca facendomi rabbrividire. Il suo cuore era caldo, ma la sua pelle sembrava sottile come aria: fredda, primaverile, profumata.
"Voglio che tu stia con me per sempre...non lasciarmi mai più. " sospirai tristemente ma anche sollevato, lei era qui. Vicino a me. "Sarò sempre con te, fidati. Io ci sarò sempre." mi confidò guarandomi negli occhi.
Azzurro nel marrone: cielo freddo nella terra calda.
Mia madre entrò dalla porta senza neanche bussare e sentii che aveva rovinato un momento di intimità. Non degnò Demi neanche di uno sguardo e preoccupata mi disse "Come stai Jaja?"
Jaja era il nomignolo che mi dava quando ero piccolo, sentii le guance andare a fuoco: mi aveva chiamato così davanti alla mia Demi. Abbassai gli occhi, preoccupato che lei potesse mettersi a ridere. Ma invece mi guardò con un sorriso colmo di tristezza e vidi una lacrima cristallina scendere lungo la sua guancia perfetta. "Non piangere, ti prego non piangere..." sussurrai a mia moglie, ma non mi rispose.
Rispose invece mia madre sussurrando "Vorrei avere la forza di non piangere, Jaja." non dissi nulla per non offenderla, anche se le lacrime di Demi mi ferivano molto di più di quelle di mia mamma, ma non sarebbe stato giusto rivelarglielo. Lei mi aveva dato la vita.Mia madre alzò di scatto lo sguardo e i suoi occhi azzurri solcarono l'orizzonte oltre la finestra: era il tramonto, il sole rosa e viola del sole si rifletteva sullo skyline creando giochi fantastici di luce.
Demi mi diede una carezza carica di dolcezza e mi sussurrò all'orecchio " Ho un diario nel cassetto della scrivania a casa, sentiti libero di leggerlo. Ricorda che sarò con te mentre lo leggerai e per sempre."
Mi baciò di nuovo le labbra delicatamente e poi uscì dalla stanza. Mi sembrò di vedere un bel paio di ali sulle sue spalle mentre se ne andava ondeggiando i suoi scuri capelli lunghi, era più luminosa e bella del solito.
"Sono proprio felice che abbiano ritrovato Demi. " sussurrai con un enorme sorriso. Girai lo sguardo verso mia mamma ma vidi i muscoli della sua schiena irrigidirsi, siccome si era avvicinata alla finestra mentre la prima stella stava salendo in cielo. Si girò verso di me pallida in viso e con gli occhi sgranati.
"Anch'io sono felice, almeno abbiamo il corpo." disse singhiozzando. Ci misi un po' a interiorizzare cosa aveva detto; almeno abbiamo il corpo.
Fu un secondo e poi tutto mi ritornò alla mente, il riconoscimento del corpo, il funerale, il coma. Ero svenuto dopo aver visto la bara bianca calare nella nuda terra; troppo dolore per il mio cuore ancora innamorato.
Eppure poco prima Demi sembrava così vera, così perfetta come sempre, così angelica.
Delle lacrime salate solcarono il mio viso come acido, sentii tutto il peso della mia vita e il mondo intero sembrò crollarmi addosso. Mi sentivo Atlante che doveva reggere il peso dell'intero mondo sulle spalle. Mia madre sia avvicinò a me, cercando di reggermi la testa mentre piangendo tossivo sangue: quello che era ancora nei polmoni.
Avevo capito.
Credo negli angeli, spero di diventare un angelo dopo la morte. Mi aveva detto Demi dopo aver fatto l'amore una volta, avevo pregato in cuor mio un Dio a cui non credevo che diventasse un angelo tra molti anni. Molti, molti anni. E invece eccolo lì il mio angelo. Andato definitivamente.
Avevamo studiato per l'aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.
E.Montale
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Shakespeare Theatre// Demi Lovato !IN STATO DI REVISIONE E CORREZIONE!
Fiksi Penggemar"Finalmente avevamo trovato il nostro angolo di infinito da cui guardare le stelle. " Demi é una donna libera ed indipendente che vive a New York, la città dei sogni, dove cerca di ricostruire una vita che le era stata portata via. Imposta la sua n...