Capitolo 18

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Quando arrivai abbastanza vicina ad Andy lui lasciò immediatamente la donna che mi guardò dispiaciuta mentre l'uomo con gli occhi rossi e i capelli sporchi mi stringeva a sé come un bambino potrebbe stringere un giocattolo ritrovato, un giocattolo di cui era innamorato. "Come sei bella." disse accarezzandomi il viso con poca delicatezza. Aveva ancora in mano la pistola e quindi nessuno si osò ad avvicinarsi mentre con le lacrime agli occhi facevo segno a Jace di restare lontano mentre lui combatteva con la sua voglia di saltare addosso ad Andy. Finsi di non sentire le mai del pazzo addosso immaginando ancora  il profumo di Jace addosso a me e le sue maniere dolci: ora mia accorgevo di quanto rispetto avesse per me. "Lasciami." sussurrai disgustata ad Andy che mi stava trascinando fuori dallo Shakespeare mentre la folla sembrava bloccata. Andy guardò la mia faccia disgustata e mi diede uno schiaffo. "Ti faccio schifo?!" urlò "Ti faccio schifo lurida troia che non sei altro? Credi che non lo sappia che non vuoi stare con me?!" puzzava di alcol e marijuana,  riconoscevo bene quegli odori e sapevo quanto potevano dare alla testa. "Ti prego Andy. Lasciami, eravamo amici." sussurrai mentre eravamo sempre più lontani dalla sala e potevo già sentire il freddo pungente, mi chiesi se Jace fosse al sicuro ma lo vidi furioso e fremente di rabbia a pochi metri da noi. "Io ero tuo amico, per te io ero solo un passatempo."

Jave teneva i pugni stretti in una morsa letale, sapevo che voleva solo sapermi di nuovo al sicuro ma ero terrorizzata dal fatto che lui potesse farsi seriamente del male: doveva stare al sicuro per suo figlio e anche per me, ma soprattutto per quel bambino. Conoscevo, putroppo cosa significasse non avere un padre amorevole, o anche solo un padre. Il mio era morto quando avevo tre anni e ogni giorno che passava mi chiedevo cosa sarebbe successo se lui fosse stato lì con me. Mi avrebbe protetta come fa Jace con Chris? Mi avrebbe sgridata, forse?

"Lei viene via con me!" urlò diretto a Jace, ma perché nessuno chiama la polizia? domandai a me stessa.  Ero quasi sulla macchina di Andy, stavo per salire in macchina con un folle e pazzo che non avrebbe esitato a sparare a chiunque si trovasse davanti: anche a me.

Andy mise le mani sul mio corpo e mi caricò in spalla, sapendo che non l'avrei seguito volentieri.  Sentii che mi iniettava qualcosa sul polpaccio che mi bruciò come una puntura di un insetto.esotico. Poco prima che io mi addormentassi in un sogno allucinato e fatto di luci colorate urlai il nome di mio marito.

Non sentii la sua risposta ma sentii il suono di un proiettile e vidi le luci azzurre della polizia, ma ormai era troppo tardi. Io ero ormai nella macchina di Andy che sfrecciava per le strade poco affollate di West Village.

Ciao a tutte!
Lo so è cortissimo, ma é un capitolo di passaggio...il prossimo sarà molto più lungo: promesso :)
Baci.

Clo.

Shakespeare Theatre// Demi Lovato  !IN STATO DI REVISIONE E CORREZIONE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora