Capitolo 16

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Gli assistenti sociali arrivarono circa un ora dopo nello studio della 'Andersson &Co" . Avevo paura di dire qualcosa di sbagliato e di distruggere per sempre la felicità di Jace. "Stai tranquillo." sussurrai a mio marito mentre stava rabbiosamente sfregandosi le mani. Mi lanciò un occhiata  preoccupata stringendomi la mano; accogliemmo i due assistenti vestiti di nero in uno salottino più intimo dello studio di Jace in modo di non essere spiati da qualcuno. Erano un uomo e una donna, lui aveva i capelli rasati e un enorme naso mentre lei era ancora più brutta: magra e con più cartilagine che carne. "Salve signori Andersson, mi chiamo Emilia Jeffrey e sono stata mandata dalla signora Margaret Scott. Mi aveva detto che la nuova moglie del suo ex marito é una ballerina, così volevo vederla." Jace ispirò profondamente così decisi di parlare  io con gentilezza. "Io non sono una ballerina. Io lavoravo come cameriera, prima di conoscere Jace con cui abbiamo fondato una società." "Benissimo, lo sapevamo, ma volevamo delle conferme." Questa volta fu l'uomo dal naso enorme a parlare.

"Adesso signori, se non vi dispiace, dovremmo dividervi e porvi qualche domanda. Signor Andersson lei venga con me, sua moglie può andare con George."

Ah certo, tu ti tieni mio marito e io devo andare con questo qui...

Feci strada a George verso lo studio di Jace sorridendogli un po' agitata; si sedette in una sedia vicino alla mia e dopo poco cominciò con le domande.

"Quando ha conosciuto il signor Andersson? " "Ho conosciuto Jace all'hotel Luxury; ovvero dove lavoro, mi aveva chiesto di badare a Chris mentre lui era andato ad una riunione." Il nasone annuiva e io cercai di non guardarlo per non mettersi a ridere. "Come avete deciso di sposarvi?" "Credo sia stato un colpo di fulmine..." "Niente di più specifico?" "Ci siamo innamorati dopo che ho badato a Jace;  ci siamo rivisti un paio di volte e..." "E quand'è precisamente che il signor Andersson  le ha offerto un contratto di lavoro?" "Dopo che ci siamo fidanzati."

In teoria non era del tutto falso, sperai che Jace dicesse circa la stessa cosa.

"Insomma dai, lei era povera ma molto bella, lui aveva bisogno di una donna...questa cosa non le sa un po' di imbroglio?" finsi una faccia scandalizzata e urlai "Lei come si permette! Io sono innamorata di Jace e ancor di più di suo figlio e di tutta la sua famiglia." "Quindi ha conosciuto la famiglia del signor Andersson?" "Certo." "Dai pettegolezzi si dice siano un po' squilibrati." "Non sono squilibrati." sbottai. Mi stava facendo arrabbiare e non poco. "Come li ha conosciuti?" "A d una cena." "E Chris?" "Chris é mio figlio adesso. Lo vado a prendere a scuola, andiamo insieme al parco e lui ha cominciato a chiamarmi mamma. Credo sia abbastanza come dimostrazione di affetto anche per qualcuno arido di sentimenti come lei." dissi con aria altezzosa, mi alzai e lo condussi all'uscita. Non poteva mettere in dubbio tutta la mia vita.

Jace POV

La donna mi fece sedere sul divanetto e cominciò con la prima domanda. "Quando ha conosciuto la signorina Lovato." "Signora Andersson, per favore...sa ormai é mia moglie." La donna ossuta scrollò le spalle cercando di farsi vedere attraente, ma era tutto tranne quello. Probabilmente era gelosa di Demi che aveva tutto quello che lei non aveva e cercava di metterla in cattiva luce. "Quindi dove vi siete conosciuti?" "All'hotel dove lavorava Demi. Faceva la cameriera e io le ho chiesto di aiutarmi; poi abbiamo ballato ad una festa in maschera. Mi é piaciuta da subito."  "Come avete deciso di sposarvi?" "Ci siamo innamorati, é piaciuta alla mia famiglia e a mio figlio perciò ho pensato che forse era quella giusta." "E si é buttato in una relazione del genere, con una donna povera che non poteva offrirle nulla se non  il suo corpo, perché dubito che lei sia in grado di provare un sentimento sincero." Questo mi fece seriamente arrabbiare e cercai di controllarmi. "Mi ha offerto molto di più del suo corpo." "Ma lei conosce il  suo passato?" "Certo. Ogni dettaglio." "Sapeva anche che si proatituiva per pagare le bollette? Cosa le fa pensare che adesso non si sia sposata con lei solo per il suo denaro?" "Lo so perché lei ama me e mio figlio." "Difficile amare il figlio di un'altra comunque, come si trova Chris con lei?" "La chiama mamma. Credo che questo le potrebbe bastare e ora, sarei felice che lei se ne andasse." La donna si alzò e aggiunse " Un' ultima domanda. Crede che sua moglie non sfrutterà il teatro che le ha praticamente regalato." "Solo perché lei non conoscerà mai l'amore, non vuol dire che tutto il resto del mondo non lo potrà fare. Dividiamo tutto e quello era il suo sogno, volevo solo realizzarlo." La donna se ne andò con le spalle ossute dritte e io ringraziai che quella giornata era finita. Ora volevo solo rivedere la mia Demi; lei mi ama. Almeno credo.

Shakespeare Theatre// Demi Lovato  !IN STATO DI REVISIONE E CORREZIONE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora