Alla Taverna L'Allegra Brigata - Marsilea

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Come scesi le scale, una nuvola di fumo mi avvolse. Evidentemente durante il mio bagno, la tempesta doveva essere passata e gli abitanti si erano riversati per le strade riempiendo le taverne.

Chi era già mezzo brillo si lasciava andare a balli sfrenati in mezzo e sopra ai tavoli, seguendo il ritmo incalzante dei violini, che facevano a gara con i tamburi e bonghi che scandivano il tempo.

Notai altre due ragazze vestite come me, che scivolavano silenziose tra i tavolacci grezzi, portando boccali di birra ai clienti. Passai al setaccio tutta la sala, individuando già i clienti che avrebbero creato problemi e presi nota di quelli che, invece, avevano abbondanza di soldi.

- Datti una mossa, Nuova! Sta per arrivare il primo giro di guardie! - mi urlò l'oste, indicandomi quattro grossi boccali di birra da distribuire.

Senza dire nulla, presi i boccali e cominciai a girare il locale. Trovai subito due marinai, visto l'aspetto trasandato dei vestiti, la pelle abbronzata e leggermente incartapecorita a causa del sole e della mancanza di un'idratazione corretta, che mi fermarono.

- Ehi bellezza! Sei nuova qui... - biascicò quello più vecchio dei due. Aveva un orecchino d'oro e anche un dente dello stesso metallo.

- Volete della birra? - chiesi cortese.

- Solo quella? - domandò l'altro compare. Era leggermente più giovane. Una lunga cicatrice gli tagliava la guancia sinistra. Andava dall'orecchio al mento ed era frastagliata. Doveva aver subito un bel taglio profondo oppure era stata suturata male. Di per sé, poteva anche essere un uomo piacente, ma quando posò gli occhi su di me, sentii un pizzico di paura. Il suo sguardo era freddo, quegli occhi grigi non trasmettevano assolutamente alcuna emozione.

- Solo quella. - risposi veloce abbassando lo sguardo.

- E solo quella vi deve bastare! - latrò una voce dall'accento inflessibile dietro di me - Non siamo in cerca di donne! - finì di strigliare i due.

Mi girai per domandare, a quello che era evidente fosse il capo dei due, se gradisse della birra. Fu l'errore più grande della mia vita. L'uomo che si trovava alle mie spalle e che adesso aveva poggiato il suo sguardo su di me, era giovane; più o meno la mia età, pensai. Dovevo alzare il viso per guardarlo in faccia e quindi, quando mi girai per fronteggiarlo, mi trovai a fissargli il petto ampio, muscoloso, tipico di chi lavorasse sulle navi. La camicia bianca immacolata era leggermente aperta e lasciava intravvedere un lieve accenno di peluria sul petto abbronzato. Sentivo le guance in fiamme, ma questo non mi impedì di tenere alta la testa e incrociare il suo sguardo. Fu un'altra pessima scelta. Due occhi dal colore indefinito sotto l'ombra della falda del cappello, mi stavano fissando con aria giocosa. Tutto quello che sapevo era che brillavano mentre scorrevano sul mio viso e scendevano sulla scollatura, alquanto impudica.

- I miei occhi sono qui! Non là! - sbottai facendogli riportare lo sguardo nel mio.

- Se una si veste così è per essere guardata ovunque eccetto che in faccia - mormorò sensuale ammiccandomi.

Questo era troppo. Non avevo un carattere docile ed essere gentile mi risultava difficile. Non erano belle premesse per fare la cameriera, ma non potevo aspettare di trovare un lavoro onorevole uscendo dall'orfanotrofio.

Le mie gote dovevano essere diventate rosse dall'imbarazzo e dalla rabbia per essere stata tacciata come una facile, solo perché gli unici vestiti che avevo erano questi, datimi dall'oste.

- Come osate!? Mi giudicate solo per come sono vestita! Non sapete un bel niente di me! -

- I vostri indumenti parlano da soli, ragazza. Inoltre, avete pure un bel caratterino! - mi prese in giro, passandosi la lingua fra le labbra.

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