3# Fotogenica

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Erano le tre di notte e non riuscivo a dormire, così mi misi una tuta e scesi a fumarmi una sigaretta.
Mentre stavo tornando su in camera dopo aver fumato, vidi appena tornare Spencer!
«Noche loca?» gli dissi scherzando.
Lui mi guardò! Aveva uno sguardo serio e non gli era palesemente piaciuta la battuta. Non rispose. Mi aprì la porta da galantuomo per entrare e rimase in silenzio per tutto il tragitto dalla hall alle camere.
«Buonanotte Scarlett!» mi disse una volta arrivato alla porta della camera.
«Buonanotte Spencer» risposi.
Non lo conoscevo bene, anzi, quasi per niente per questo non mi ero permessa di insistere.

Ritornammo il giorno dopo a casa.
Rossi mi accompagnò a casa e mi aiutó a portare tutto ciò che avevo preso a Las Vegas dentro casa.
«Ti serve una mano giovane?» mi chiese David. «No, grazie mille David, hai fatto abbastanza! Ci vediamo a lavoro domani.»
«A domani!» mi sorrise ed andò via.
Non appena David uscì dall'uscio di casa mi arrivò un messaggio anonimo.

Da: Anonimo
Da quando te la spassi con quelli 30 anni più grande di te?

Mi agitai. Guardai dalla finestra per vedere qualche movimento strano ma niente di insolito. Sicuramente era Marco, non era realmente ritornato a Città del Messico.
Chiusi bene la porta, attivai l'allarme e andai a dormire.
Non riuscii a prendere sonno. Come faceva Marco a sapere dove abitavo!? Avevo chiuso totalmente i rapporti con tutte le persone che conoscevo prima, non capivo.

Conobbi Marco durante una missione. Era un testimone di un omicidio del Cartello di Sinaloa. Appena chiuso il caso mi invitò ad uscire, ed accettai.
Se potessi tornare indietro, probabilmente non lo rifarei.

Non riuscii a dormire per tutta la notte, ed a lavoro lo notarono tutti, visto che ci mancava poco e mettevo direttamente la mia testa sotto la macchinetta del caffè.
«Mamacita, fatto le ore piccole stanotte? Che succede?» fu questo il buongiorno di Derek.
«Non riuscivo a smettere di pensarti!» gli risposi ironicamente con tanto di occhiolino.
«Scarlett, JJ, Emily.... venite qui, devo raccontarvi una cosaaa!» interruppe Garcia super eccitata. Si avvicinò anche Derek!
«Cioccolatino, sono cose tra donne!» gli disse per allontanarlo Penelope.
«Va bene va bene, tieniti pure i tuoi segreti!» disse Derek facendo il finto offeso.
«Vi ricordate di Kevin?» chiese Penelope.
«Il tecnico informatico dei piani di giù?» rispose JJ. «Si! Mi ha chiesto di uscire con lui stasera. Oddio, ma cosa mi metto?» Garcia era totalmente in panico. « Nella pausa passiamo a casa tua e scegliamo qualcosa adatto all'occasione. Ti ha detto dove ti porta?» chiese incuriosita Emily. «No! Uffa! Dovrò hackerargli il cellulare per scoprirlo!» scoppiai a ridere per quello che aveva appena detto Garcia. Stavo per risponderle quando Hotch si porse dalla ringhiera dell'ufficio e disse «Ragazzi, abbiamo un nuovo caso!»

"Tre uomini: David Puth, Christopher Anderson e Jhon Smith sono stati uccisi a distanza di due settimane uno dall'altro con lo stesso MO. Sono stati affogati da qualche parte ed esposti poi con un rossetto sulle labbra in tre parchi diversi di Beacon Hill, Boston".
«Il rossetto sulle labbra è un simbolo di femminilizzazione degli uomini. Sappiamo qualcosa sul loro orientamento sessuale?» chiese Reid.
«Tutti e tre erano sposati con una donna e con figli.» rispose Garcia mentre faceva scorrere le foto al televisore.
«L'annegamento è un MO che traspare rabbia. La motivazione del nostro S.I sembra essere personale" aggiunsi io.
«Non è da escludere che l'S.I possa essere una donna in questo caso! » aggiunse poi JJ.

«Partiamo tra 30 minuti» disse Hotchner lasciando la sala.
Tutti si alzarono, presero le proprie cose e iniziarono a recarsi al jet. Mentre stavo mettendo gli ultimi fascicoli in borsa si avvicinó a me Spencer:
«Scarlett..» mi chiamò con il volto chinato.
«Si, Spencer! Dimmi» gli dissi.
«Volevo chiederti scusa per l'altra sera!»
«Non preoccuparti, è tutto okay! Tutto bene?» gli chiesi.
«Si si, tutto okay!» rispose accennando un mezzo sorriso. Gli sorrisi a mia volta ed abbandonai la sala.
«Scarlett, è arrivata questa per te!» disse Derek avvicinandosi a me con una busta in mano. Non c'era ne mittente ne indirizzo, quindi probabilmente era stata recapitata a mano.
«Grazie Derek!» ringrazio e la apro.
Dentro c'erano le foto di me e Rossi mentre tornavamo da Las Vegas la scorsa sera e mentre mi aiutava a portare le cose comprate dentro casa.
Mi irrigidii, ero diventata Miss ghiaccio. Dopo 5 minuti mi arrivò un messaggio anonimo con scritto "Sei molto fotogenica devo dire".

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