SCARLETT POV:
Subito dopo cena, Spencer sparì per qualche minuto. Lo cercai con lo sguardo e notai che scese dalle scale con il suo borsone da viaggio mentre si aggiustava la sua sciarpa viola attorno al collo.
Lo guardai attentamente e nel mio sguardo si leggeva esplicitamente la voglia di avere un momento solo per noi.
Si avvicinò a me JJ, che aveva osservato i nostri atteggiamenti tutta la serata e mi disse: «Ti consiglio di andare in camera prima che lui parta! Ci parlo io con Aaron!». Le rivolsi uno sguardo confuso, ma senza rispondere mi recai in stanza e trovai la sua lettera."... Io non sono bravo con le relazioni, anche quelle che non hanno un nome, però ci tenevo a scriverti che oltre le categorie e le scelte, io sarò qui ad aspettarti. Che sia aspettare una telefonata, un messaggio (dovrò fare pace con la tecnologia lo so!), o una visita, un film o un bacio, io sarò qui."
È vero, non avevo pensato di discuterne perché davo forse un po' per scontato che, certamente, avrei voluto una relazione con lui.
Mi resi conto della fragilità e della sensibilità che aveva l'uomo che mi era accanto. Mi suscitava strane sensazioni quella lettera. Sensazioni piacevoli ovviamente, ma quello che mi suscitava di più era la voglia di un suo abbraccio, probabilmente l'ultimo per molto tempo.
Corsi per i corridoi dell'hotel con la lettera in mano. Sembravo una pazza.
Mentre scendevo le scale due a due di fretta, vidi Spencer con il borsone a tracolla chiudersi la porta della hall dietro di sé.
«Spence!» urlai per fermalo un attimo.
Lui si girò ed aspettò che scendessi tutte le scale. In tutta sincerità si fece anche una risata, visto che sembravo una gallina impazzita.
Aprii la porta, uscii, gli afferrai il braccio e lo allontanai dalla visuale della squadra tanto quanto reputavo potesse darci un momento di intimità.
«Che succede Scarlett?» mi chiese appena aprii la porta e prima ancora di afferrargli il braccio.
Non appena lo allontanai di qualche metro lo abbracciai forte, gli avvolsi le mie braccia al collo e giusto prima di baciarlo gli dissi «A meno che tu non voglia, si, mi piacerebbe avere una relazione con te!».
Lui lasciò cadere il borsone per terra e avvinghiò dolcemente le sue braccia alla mia vita.
Ci baciammo a lungo e appassionatamente.
«Sei sicura? Con tutto quello che è successo con Marco e con Cat.. non so se-...» disse interrompendo il bacio.
«Avremo modo di parlarne, ma si! Sono sicura!» gli risposi.
«Ci vediamo domani!» mi disse riprendendo il borsone e regalandomi un bacio a stampo.
«A domani!» gli dissi sorridendo.Rimasi qualche minuto fuori dall'hotel a guardarlo allontanarsi e salire sulla macchina per andare in aeroporto.
Ne approfittai per accendermi una sigaretta.
Dopo qualche secondo tutta la squadra uscì fuori.
«Ma guardali quei due piccioncini!» Scherzò Derek.
«Mi fanno venir quasi voglia di tornare ai miei trent'anni!» Continuò scherzando Aaron.
Fui stupita dalla sua battuta, difatti mi voltai sorpresa verso di lui.
«Che c'è? Sono le 21:00, ho smesso di essere il tuo capo due ore fa!» mi disse sorridendomi e accarezzandomi il braccio come segno di approvazione prima di rientrare.
«Credo che Scarlett questa sera dovrá raccontarci qualcosina!» disse Emily sorridendo.
«Un giorno mi spiegherai come hai fatto a comprendere Reid!» aggiunse Penelope.Passammo la serata a ridere e scherzare. Io raccontai gli ultimi avvenimenti alle ragazze... e Derek! Ridemmo tanto.
Ero serena e felice dopo tanto tempo. Spesso mentre gli altri parlavano il mio cervello si divideva in due: una parte che ascoltava e percepiva le loro parole, e una seconda parte, quella più remota, pensava invece a Spencer.Solo -6 capitoli alla fine di questa avventura 😍
STAI LEGGENDO
Reborn ~
FanfictionScarlett, ex agente della DEA con un passato burrascoso e un ex fidanzato possessivo si ritrova catapultata in una nuova esperienza: Agente nella BAU! Nuove avventure, nuovi ostacoli e nuovi amori! [...] Quel bacio aveva il gusto di un epilogo di s...