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Il giorno successivo Harry non si era presentato in ufficio. Le aveva mandato qualche messaggio stupido durante la mattina, mentre Claire cercava di concentrarsi sul suo lavoro - anche se era perennemente assonnata ed eccitata, dopo le ore piccole della sera prima.

Intorno alle 15, poi, le aveva inviato una foto di lui in palestra, con gli addominali scolpiti in bella mostra e il petto tutto sudato. La foto era accompagnata da una scritta oscena: "Cosa mi costringi a fare per sfogarmi".

Claire aveva riso e aveva anche iniziato a sudare freddo, mordicchiando distrattamente una penna mentre zoomava la foto per scrutare ogni dettaglio del corpo scolpito di Harry.

Poi dovette sul serio concentrarsi sul lavoro e per un po' si dimenticò di lui.

*

Vero sera, quando ormai l'ufficio si era svuotato ed erano rimasti in pochi sul piano, qualcuno bussò alla sua porta.

Claire mormorò distrattamente di entrare e dinanzi a lei si parò Hailey, l'assistente personale di Harry. "Buonasera Claire, mi sa per caso dire dove posso trovare Madison?" chiese cortese.

"Madison è già andata via, puoi dire a me se hai bisogno di qualcosa" rispose, staccando gli occhi dal pc e rivolgendoli alla ragazza.

Certo che è carina, è davvero graziosa, pensò. Hailey non doveva avere più di 22 anni, aveva i capelli biondi lucenti e un fisico slanciato e scolpito da anni di palestra. Claire si immaginò che con quell'aspetto e lavorando a contatto con Harry da così tanto tempo, fosse finita tra le sue braccia più e più volte durante quei due anni come sua assistente e la cosa le provocò una morsa alla bocca dello stomaco (totalmente ingiustificata).

"Dovevo far firmare urgentemente questi documenti di Madison al signor Styles ma oggi non è venuto in ufficio" disse, avanzando al centro della stanza con un plico in mano. "Servono per domani mattina, volevo avvisarla che, appena finisco qui, faccio un salto a casa da lui e glieli porto" aggiunse.

Claire si mosse a disagio sulla sedia; erano già le 8 di sera, non voleva che Hailey passasse "appena finito lì" a casa di Harry. E non doveva neanche fare questi pensieri gelosi - ovviamente, lo sapeva bene - ma vederla stretta nel suo tubino rosa l'aveva fatta rivoltare sulla sedia. Immaginava Harry aprirle la porta di casa, buttare il plico di documenti per aria e prendere Hailey contro il tavolo della cucina.

Claire scosse il capo per eliminare quei pensieri osceni dalla sua testa. "Oh... non preoccuparti, se me li lasci posso passarci io" azzardò.

Quelle parole uscirono dalla sua bocca senza passare per il filtro della parte razionale del suo cervello. Claire si era presto resa conto che quando trattava di Harry quel filtro - che normalmente funzionava abbastanza bene - andava a farsi fottere.

Hailey aggrottò le sopracciglia in una espressione incerta. "Non c'è bisogno. Non vorrei disturbarla, Claire".

"Nessun disturbo. Anzi, devo portare al signor Style anche degli altri documenti relativi al caso Johnson quindi ne approfitto e...".

"Ma è già tardi, non vorrei che-".

"Sta tranquilla Hailey" sentenziò, per chiudere il discorso. "Lascia i documenti qui e ci penso io. Grazie mille".

La ragazza la fissò per qualche istante, poi eseguí i suoi ordini in silenzio, anche se non sembrava particolarmente contenta della decisione di Claire. Lasciò il plico sulla scrivania e fece per allontanarsi quando Claire la fermò nuovamente.

"Ah e... Hailey. Puoi per favore segnarmi anche l'indirizzo di casa del signor Style?".

THE APPLE OF MY EYES [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora