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Matt e Claire avevano organizzato quell'uscita da giorni, incastrando le loro agende maniacalmente. Entrambi erano così presi dal lavoro nell'ultimo periodo che non riuscivano mai a trovare un minuto di tempo per raccontarsi a vicenda cosa stesse succedendo nelle loro vite.
Matt doveva raccontale di Ethan e degli sviluppi che aveva avuto la loro storia, Claire allo stesso modo, doveva provare a spiegare cosa stesse succedendo tra lei ed Harry, immaginando già la reazione che l'amico avrebbe avuto.

Fecero appena in tempo ad arrivare al locale che Matt iniziò a spiegare quanto fosse successo con Ethan, del loro incontro chiarificatore e di come però avessero deciso di prenderla con calma, il tutto condito da piccanti gossip sulla loro vita sessuale.

"Bene, adesso che ho finito la mia storia e mi sento abbastanza brillo da sopportare quello che mi dirai: mi spieghi cosa c'è tra te e Harry?" disse all'improvviso, cambiando argomento.

"Matt, se la metti così non c'è niente tra di noi..." iniziò lei, per evitare di gonfiare l'amico di aspettative.

"Oh mio Dio, c'è Harry" esclamò all'improvviso Matt, interrompendola bruscamente e fissando lo sguardo alle spalle della ragazza.

"Che cosa?". Claire si voltò - in maniera molto ingenua - verso l'ingresso, di scatto, ma non c'era nessun Harry alla porta, ovviamente.

Lei si rivoltò verso Matt che adesso la guardava con espressione divertita. "Cosa è che mi stavi dicendo? Cosa è che non c'è tra te e lui!?".

Claire ridusse gli occhi a due minuscole fessure per squadrarlo con espressione cattiva. "Sei veramente una persona orribile, Matt Bomer".

"Anche tu che mi menti in modo spudorato, tesoro" rispose il ragazzo, sorseggiando il suo drink. "È evidente che sei attratta da lui, Claire, e non posso biasimarti, è veramente un figo spaziale. E se il tuo obiettivo è solo quello di divertiti dopo la fine della tua storia con Aaron, hai tutta la mia approvazione e lui è sicuramente la persona giusta con cui farlo. Però...".

"Però non può esserci niente di più, lo so".

"Non deve esserci" chiarì lui. "Lo sai? Sei sicura? A me non sembri una tipa da una notte e via".

"Infatti, non lo so. Ma potrei diventarlo, no?". Claire si strinse nelle spalle, assumendo un'aria angelica e sorridendogli.

"Mi sembra un pessimo punto di partenza" decretò lui, scuotendo il capo. "Aspetta. Oh mio Dio, Harry e i suoi due amichetti sono appena entrati dalla porta d'ingresso".

Claire rise. "Si, certo. Adesso non ci casco più, stupido".

"Sono serio stavolta. Non-voltarti" le intimò, scandendo le parole lentamente mentre teneva un profilo basso.

E stavolta era vero: Harry - accompagnato dall'immancabile corte dei miracoli composta da Joe e Dean - fece il suo ingresso allo Yard, accompagnato da cinque modelle dall'aspetto pazzesco. Claire restò immobile fissando Matt che le raccontava passo passo cosa stesse accadendo alle sue spalle.
La comitiva fu accolta con tutti gli onori del caso e scortata immediatamente verso uno dei tavoli del privè, poco lontano da loro.

"Stanno venendo qui" mormorò Matt, poco prima che il trio si presentasse al loro tavolo e il cuore di Claire prendesse a battere come quello di una liceale che sta per rivedere la sua cotta.

"Ragazzi, che bello rivedervi" esclamò Dean in modo cordiale salutando entrambi.

"Che piacevole coincidenza" rispose Claire con tono ironico, poggiando la testa su entrambe le mani e fissando dal basso lo sguardo su Harry. Non poteva credere che con tutti i locali di New York avessero deciso di trascorrere il loro giovedì sera proprio allo Yard. "New York è proprio piccola".

THE APPLE OF MY EYES [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora