'Captive'|n.h. #Wattys2016

-BiBox-

Abigail "Senti Zayn, non puoi dirmi questo mentre spacci." Sussurra voltandosi verso lui che si irrigidisce.

Zayn "Ma non ne faccio uso." Risponde fissandola negli occhi.

Abigail "Non puoi dirmi questo..sai che per me è difficile." Distoglie lo sguardo dal moro.

Zayn "Devi saper controllarti." Fa spallucce mentre Abigail incavolata esce dall'edificio camminando senza una vera meta. Amber, la segretaria le aveva perfino urlato contro di non uscire, ma testarda com'è esce senza il consenso di nessuno.

Era buio, a metá settembre le giornate giá si accorciano, il vento e il buio si impossessano delle cittá..

Un ragazzo di colore, incappucciato la ferma.

X "Tra 10 minuti un incontro nella BiBox." Le lascia un volantino rettangolare con delle scritte gialle, dove ci sono scritti i vari orari degli incontri, con i vari personaggi.. Un nome cattura la sua attenzione.. Da quel momento Abi ci sarebbe andata solo per tifare chi gli avrebbe spaccato la faccia, si dirige all'indirizzo segnato sul volantino, l'edificio esteriormente sembra abbandonato, spinge il maniglione rosso ed entra, è tutto buio ma segue il suono delle voci, sono riuniti tutti li, la maggior parte sono vecchi uomini ubriaconi, che fumano sigari e scommettono su gli incontri.

Si fa spazio fra la gente fin quando non trova posto accanto ad un grassone, con la pancia da fuori mentre ha una maglia imbrattata di sudore,  le sue mani afferrano l'hot dog pieno di senape, tanto che mentre gli tira un morso, essa gocciola sulla pancia del tizio, che poi con l'indice della mano destra raccoglie e riporta alle sue labbra carnose; ha pochi capelli riportati all'indietro con gel-sudore.

Disgustata da quella scena fissa il ring, dove vi sono 3 persone: i due sfidanti e l'arbitro-presentatore con una maglia a righe nere e bianche.

Arbitro "Siete pronti?" Urla e un boato risponde "Si!" l'arbitro continua. "Allora iniziamo!" Urla e tutti rispondono con un altro"Si!" Dei nobili ricchi iniziano a fare scommesse, buttando verdoni sul tavolo del ragazzo che annota tutto, la ragazza distoglie lo sguardo da quella scena ed inizia a guardarsi intorno, alla ricerca del finto biondo ma vero stronzo, è impossibile trovarlo tra tante persone, o meglio maiali. Con pazienza aspetta la fine del match.

Arbitro "Come vanno le scommesse Bill?" Urla guardando il ragazzo rossiccio delle scommesse che gli fa un cenno con il pollice per dire 'bene'.

La bionda seguendo quei movimenti non si accorge dei concorrenti presenti sul ring.

Arbitro "Perfetto! Ecco qui Skin e Nialler!" Urla presentandoli. Nialler? Che razza di nickname è? Pensa Abi che scoppia in una fragorosa risata riportando quasi tutti gli sguardi su di lei. "C'è qualcuno che vuole divertirsi!" La indica, Nialler la nota ma non incrocia il suo sguardo.

Skin è un ragazzo molto piú muscoloso di "Nialler", ha un tribale sul braccio destro che ricopre anche il pettorale destro, capelli legati neri.

Il match è iniziato, Skin si avventa su Niall che cerca di difendersi, dei segni rossi si iniziano a formare sull'addome, all'inizio Abigail è contenta di vedere il biondo con la faccia piena di lividi, ma in quel momento le dispiace e non vuole che gli fanno male.

Niall si riprende mentre inizia a tirargli vari ganci tra destri e sinistri, lei esulta saltando dalla sedia, si alza e va a scommettere quei pochi soldi che ha addosso.

Abigail "Punto questi su Nialler." Sorride entusiasta, si gira e guarda Skin attaccarlo mentre lo fa anche Nialler.

Rossiccio "Penso che perderai dolcezza." Lei si volta verso lui e lo guarda in cagnesco.

Abigail "Chiudi quella fogna ed inizia a darmi i soldi." Si rivolge in modo grezzo.

Arbitro "Abbiamo un vincitore!" Fa una pausa alzando il braccio del finto biondo che ha la faccia malconcia, la bionda salta afferrando le banconote che il rossiccio le da. Un uomo sui cinquant'anni interviene.

X "Ragazzi andate via tutti!" Non capiva il motivo, ma tutti si spingono correndo da diverse parti, si guarda intorno, ma non sa cosa fare, ad un tratto le luci si spengono, lei viene afferrata per mano e tirata verso una parte.