'Captive'|n.h. #Wattys2016

-Football-

Louis "Goal!" Urla,tutto sudato corre verso Niall, che gli ha fatto l'assist.
Niall "Siamo troppo forti!" Ride orgoglioso del team 'Nouis', abbraccia il suo collega, sollevandolo da terra.
Louis "Ora vi tocca andare in giro in mutande." Si unisce alla risata di Niall, appena mette i piedi per terra.
Zayn "Okay, okay. Almeno noi siamo leali!" Scherza, passando una mano tra i capelli bagnati di sudore.
Harry "Se proprio vuoi che me lo fissino tutti.." Provoca Louis mentre si lega i capelli che essendo bagnati, si appiccicano in faccia. Louis, corre verso di lui schiacciandogli le guance, per poi baciarlo.
Zayn "Senti, appena finiamo di lavarci, io devo andare in casa famiglia, vieni con me?" Niall è indeciso, e se la incontra? Cosa deve fare? Senza pensare risponde.
Niall "Si."

***

Zayn "Aspetta un attimo qui." Lascia Niall da solo nell'incrocio tra il corridoio maschile e quello femminile. C'è un via vai di gente, ma non vede lei, fin quando non spunta, sembra chiusa in una bolla, ignorando tutto e tutti. Alza lo sguardo ed incontra quello di Niall, si irrigidisce sta per entrare nella mensa, ma Niall l'afferra per il polso, cercando di portarla fuori, perchè nel corridoio c'è troppo chiasso.
Abigail "Lasciami!" Ordina con tono alto, cerca di liberarsi dalla presa, ma sono giá fuori.
Niall "Perchè fai cosi?" Le urla contro, tenendole ancora il polso stretto tra le dita.
Abigail "Lasciami! Mi fai male!" Lui posa gli occhi sul suo polso, e scioglie subito la presa.
Niall "Scusa." Le dice con tono basso, guardando lei che si massaggia il polso. "Non volevo farti male." Si sente tremendamente in colpa, cosi cerca di prenderle il polso e massaggiarlo e assicurarsi che non abbia nessun livido, ma lei lo schiva.
Abigail "Non toccarmi." Lo guarda con sguardo freddo, certi gesti equivalgono come pugnalate al cuore, per lui.
Niall "Okay..mi puoi dire perchè mi stavi evitando?" Chiede calmo togliendo lo sguardo da lei.
Abigail "Non volevo averti tra i piedi." Ha fatto sempre tutto da sola, quindi ora vuole affrontare "la sua famiglia" da sola.
Niall "Quindi, il tuo obbiettivo era baciarmi e poi scappare?" Alza lo sguardo, cercando quel segno che gli dicesse 'Sta mentendo', ma non trova niente.
Abigail "Esatto." Annuisce incrociando le braccia.
Niall "Okay, allora mi tolgo tra i piedi." Ironizza andando via. La prima cosa che gli viene in mente è quel tipo, che la bació, pensa che lui centri, in qualche modo.

***

Niall ha richiesto l'allenamento che fa sfinire chiunque, è da un'ora che è iniziato ma Niall non ha intenzione di fermarsi.
Tom "Niall, aspetta un attimo." Cede fermandosi sulle corde del ring.
Niall "Se non hai intenzione di allenarmi, puoi anche toglierti di mezzo." Dice freddo, aggiustando i guantoni, Tom con un guantone gli tira uno schiaffo sulla guancia.
Tom "Horan! Ma cosa ti passa per la testa? Ti stai sfinendo! Hai fatto tante serie di quasi tutti gli attrezzi, ed ora vuoi continuare la kikbox. Riposa! Potresti sentirti male e i provini sono vicini!" Gli urla contro arrabbiato, mentre Niall contrae la mascella per il nervoso. "Non so cosa cavolo ti passa per la testa, perchè non me lo dirai mai, ma per il tuo bene, riposati!" L'adrenalina scorre piú veloce del sangue, nel corpo di Niall.
Quest'ultimo si slaccia i guantoni e li butta per terra, uscendo dal ring seguito da Tom, entrambi si fermano vicino al distributore per prendere delle bottigliette d'acqua.
"Tutto okay?" Niall annuisce dopo aver bevuto. "Ció vuol dire che la lezione per oggi è terminata."
Niall "Grazie Tom." Si danno un pugno come saluto, il biondo va negli spogliatoi per rinfrescarsi.

[IL GIORNO DOPO]
Giornata normale per Abigail, tranne che lei e Niall si sono completamente ignorati.
Abigail "C'è Daphne?" Chiede ad Amber appoggiandosi sul bancone.
Amber "Si, la chiamo subito."

Dopo 10 minuti di attesa, Daphne raggiunge la ragazza nella saletta.
Daphne "Buona sera Abigail. Dimmi." Le da il permesso di parlare.
Abigail "Per qualche giorno resto da una mia amica, volevo solo avvisarti, in caso pensi che sono scappata." Si alza dalla sedia per andare via, ma Daphne la blocca.
Daphne "Non ho detto che puoi alzarti." Risponde con tono deciso.
Abigail "Faccio ció che voglio." Dice acidamente senza voltarsi, inizia a camminare.
Daphne "Cos'hai deciso?"
Abigail "Si." Le risponde decisa, voleva affrontarli,sa che ne rimarrá ferita.

[3 GIORNI DOPO]
In questi tre giorni è rimasta da Richard, senza andare a scuola ma facendo uso di droga. Ora è il momento di andare dalla sua famiglia.

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Zayn "È da tanto che non vedo Abigail, sai qualcosa?" Dice rivolgendosi a Niall, mentre fa un tiro dalla sigaretta.
Niall "No, non so niente." Ma voglio sapere dov'è, come sta e con chi è. Aggiunge mentalmente. Non la vede da quel pomeriggio, gli manca anche solo vederla.
Zayn "Ma, non state insieme?" Corruga la fronte guardando Niall dalla parte opposta del divano, di quest'ultimo.
Niall "Mai stati." Risponde freddo giocherellando con il suo cellulare.
Zayn "Bee mi ha detto, che non rientra in camera da tanto." Dopo questa notizia, Niall si sente un peso sul petto.. "Non so dove sia andata." le domande Dov'è? Come sta? Con chi è? Rimbombano continuamente in testa. Decide di cercarla.

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Daphne "Pronta?" Quella casa cosi familiare è davanti a lei, con il giardino ben sistemato come sempre.
Abigail "Si." Dice ferma,decisa. Daphne suona il campanello e poco dopo una signora sui quarant'anni apre la porta,i capelli mori setosi le cadono delicatamente sulle spalle, un jeans bianco a vita alta ed una maglietta colorata le fascia il corpo. Abigail rimane impietrita, le somiglia molto. Subito dopo un uomo cicciottello, con pochi capelli e baffi, le si avvicina.
x "Chi sono?" Chiede gentilmente alla donna vicino alla porta, che non lo calcola.
Ashley "Non le conosco." Mente, sa che Abigail è sua figlia.
Abigail "Sono biologicamente sua figlia." Risponde Abigail senza toglierle lo sguardo di dosso, lei ricambia.
Ashley "E non sei degna di esserlo." Dice per poi chiudere la porta, Abigail corre via con le lacrime a gli occhi, lasciando Daphne li. Si ferma entrando in uno di quei vicoli stretti, scivola con la schiena contro la parete, singhiozzando.
Doveva succedere, lo sapeva anche se non era pronta a quest'altro crollo.

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