Capitolo 3 (Allyson)

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É appena suonata la campanella che segna la fine dell'ultima ora, ma io sono costretta a restare qui visto che quello stronzo di Kendall non riesce mai a farsi gli affari suoi senza rompermi le scatole; però è anche vero che ormai ci sono abituata a queste cose; solo poche volte è stato dolce con me, per esempio il giorno del nostro compleanno (dico nostro perché siamo nati entrambi il 4 Luglio) e altre volte in cui ero triste.

 Kendall mi raggiunge in mensa, dove dobbiamo pulire tutto. 

Io prendo in mano uno straccio e inizio a pulire, ma mi iniziano a saltare i nervi quando lo vedo seduto su una sedia con le braccia conserte a non fare niente. Prendo uno straccio e glielo tiro addosso -tu adesso ti metti a pulire se no...- -se no cosa?- dice con aria di sfida ed allo stesso tempo divertito -se no dico alla ragazza bionda che hai invitato stasera a casa che tu non sei più interessato a lei e le dico anche di andarsi a fare un giretto dal tuo peggior nemico; Luke- -non lo faresti- -ne sei sicuro?- -ohh, e va bene, mi metto a pulire, ma sappi che non finisce qui- -per me è già finita qui- e lui mi guarda con degli occhi grigi che dicono chiaramente "lo sai bene che non è finita qui" ed è vero, ma per ora mi accontento del fatto che mi stia dando una mano. Sto pulendo l'ultimo tavolo rimasto quando viene Kendall che mi ruba lo straccio dalle mani -che cavolo fai? Ridammelo che così finisco- -no- -perché?- chiedo mentre salto per provargli a prendere lo straccio, ma sono tentativi invani visto che io sono 1.74m mentre lui è alto 1.90m -perché mentre pulisci fai delle pose e dei movimenti che non dovresti fare davanti ad un maschio- -non lo faccio apposta e poi qui non c'è nessuno- -quindi io adesso sono diventato "nessuno"?- -si sa che te non guardi altro che le bionde o le rosse e so che io non ti faccio effetto, quindi, ridammi quel cavolo di straccio-.

Gioco con il fuocoE prima o poi mi brucio (Per Te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora