Dopo cena vado in camera mia.
Mi metto un pigiama di seta color azzurro e dormo.
Ad un certo punto inizio a fare un incubo; sempre il solito.
"Sono su un dirupo e tutte le persone che conosco, a cui voglio veramente bene iniziano a picchiarmi, parlarmi male e ad una ad una mi buttano di sotto ed io tutte le volte resuscito per vedere come stanno bene senza di me; nessuno ha più problemi, nessuno si deve più prender cura di me; tutti si sono tolti un enorme peso dalle spalle ed io inizio a piangere".
All'improvviso sento un profumo di mare che mi avvolge completamente; è un profumo dolce, forte e sensibile al tempo stesso e davvero irresistibile. C'è una sola persona che conosco che ha questo profumo; Kendall. Lo sento chiamarmi con una voce stranamente dolce, visto la persona che sta dicendo quelle parole -Ally, ci sono io qui- e dopo poco -Ally...- ma io non riesco ad aprire gli occhi; credo che quell'incubo sia la realtà ed infatti mi ritrovo Kendall nel mio sogno a cui dico -non mi abbandonare pure te per favore; ti supplico...non mi abbandonare-. Dopo un po' mi accorgo che quello è un incubo e così mi sveglio di soprassalto. Mi sento gli occhi umidi e pesanti, il mio cuore batte all'impazzata, a fatica respiro e sento che sto per iniziare di nuovo a piangere quando una persona mi abbraccia. Il profumo di mare mi avvolge e delle braccia muscolose mi circondano facendomi tranquillizzare; so che quello è Kendall. Mi volto per guardarlo negli occhi, quei suoi bellissimi occhi grigi e sussurro un -grazie- -sempre lo stesso incubo?- -purtroppo si-. Mi tira a se facendomi appoggiare la testa sul suo petto, ma mi sembra che abbia più bisogno lui di essere confortato, piuttosto che io così gli chiedo -Kendall, ma stai bene?- -mai una volta che stai zitta te eh?- -no e ormai lo dovresti sapere; davvero, cos'hai?- -oh Santa Maria; non ce la fai proprio a stare zitta? Ora me ne vado-. Lui fa per alzarsi, ma io d'impulso dico -no per favore, resta qui con me; almeno finché non mi addormento- e subito mi pento di aver detto quella frase perché tanto so che mi ci prenderà in giro a vita e se ne andrà, ma come sempre quando si tratta di fare previsioni su Kendall Smith, nella maggior parte dei casi ci si sbaglia. Lui infatti si volta verso di me per guardarmi negli occhi ed io, che non ho mai avuto paura del contatto visivo resto a guardarlo con sguardo sostenuto -ridillo- -che cosa?- chiedo non capendo veramente niente -ciò che hai detto prima- -almeno finché non mia addormento- -prima ancora- -no per favore- -un pochino dopo- -resta con me- -ti ci voleva tanto a ridirlo- e con quelle parole si sdrai accanto a me. Davvero non ci capisco più niente, ma mi va bene così; sono rare, anzi, rarissime le volte in cui è gentile, quindi mi va bene così. Comunque non sarei Allison Jacer se non fossi curiosa e così, dopo un pò gli richiedo -Kendall, cos'hai?-.
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Gioco con il fuocoE prima o poi mi brucio (Per Te)
RomanceQuanto può essere buffa la vita a volte Allyson Jacer lo sa bene; eccome se lo sa. Abita insieme ai suoi genitori e ai loro migliori amici -nonché soci-: la famiglia Smith. I loro figli, ovvero Lewis e Kendall sono due persone completamente differ...