capitolo 57 (Kendall)

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Forse sto facendo il più grande errore di sempre, ma almeno oggi voglio sbagliare. Lei, la mia piccola Ally, è il più bell'errore della mia vita e giuro che non ho mai amato così tanto sbagliare. 

Mi fiondo, delicato come un'elefante, su quelle labbra carnose e rosee che tanto ho sognato. 

Mi ricordo che già da piccolo adoravo queste labbra; adoravo il modo in cui si incurvavano quando sorrideva, il modo in cui se le mordeva quando era nervosa, il modo in cui luccicavano quando usciva dalla piscina... adoravo tutto di lei, ma sapevo di non poterla avere e quindi ho sempre preferito allontanarla, per quanto potesse essere possibile.

Poso le mie mani sui suoi fianchi e premo il mio corpo contro il suo perché ho bisogno di sentirla vicina, ho bisogno di sentire che almeno per una volta questa tigrotta è mia senza avere in mezzo mio fratello, Andrew, Luke, il Brad Pitt dei poveri e chissà quanti altri. 

Lei sussulta presa alla sprovvista da questo bacio, ma dura un secondo lo stupore perché subito si concede a me. 

Avvicina di più il suo bacino al mio e gioca con i miei capelli tirandoli e spostandoli da un lato all'altro provocandomi brividi di piacere  che si propagano lungo tutto il corpo. 

É lei a chiedere più accesso alla mia bocca e io non esito un attimo a darglielo. 

Il miglior bacio che abbia mai dato è questo. 

Lei è il mio meglio, io sono il suo peggio. 

Dura poco però perché Ally posa le sue mani sul mio petto, allontanandomi. 

<<Io...io>>, prova a prendere fiato.

<<Kendall- posa i suoi occhioni da cerbiatta su di me-  io non voglio essere la tua ennesima scopata, non voglio essere la ragazza di cui ti dimentichi appena hai raggiunto il tuo obiettivo e soprattutto non voglio mandare tutto a puttane per qualcosa che non ha alcuna certezza>>, sussurra calma ma decisa, sciogliendo ogni contatto fisico con me perché so che ora pretende delle risposte, delle certezze e per la prima volta sono disposto a dargliele, ma non prima di posare nuovamente le sue mani su di me.

Le afferro i polsi e faccio in modo che posi le sue mani dove devono stare, ovvero sul mio petto. 

<<Piccola dolce Ally, ti sei mai chiesta perché scopo solo con le bionde o le rosse?>> chiedo avvicinandomi di più al suo volto.

<<Sono più attraenti, semplice>>, risponde con una scrollata di spalle. 

<<No. Ho sempre scopato con loro perché l'unica castana che ho sempre voluto, voglio e vorrò sotto di me sei tu Ally. Non voglio una simile a te, VOGLIO TE. Nessuna sosia, nessuna che non sia tu>>, ammetto questa verità che lei ha sempre faticato a capire, beandomi del suo sguardo sorpreso.

<<Poi credi davvero che io mi possa dimenticare di te, anche volendolo? Fidati che se sapessi di avere solo anche il 4% di possibilità di vincita ci proverei, ma ora come ora è impossibile>> proseguo notando che il suo sguardo sta diventando lucido.

<<E per concludere devi sapere che amo l'idea di te che mandi a puttane tutto per me>> sussurro lascivo strappandole il sorriso che ho sempre amato, il sorriso che mi ha sempre tenuto in vita più dell'ossigeno e del sole. 

C'è sempre stata solo lei per me, nonostante avessi provato più volte a mentire anche a me stesso tacendo il cuore e dando ascolto al cervello.

<<Cretino>>, mi spintona giocosamente, ma non reggo più e mi riapproprio di queste labbra. 

<<Ah -mi allontano di poco-, sappi che queste labbra sono mie, quindi vedi bene di tenere a largo qualsiasi ladro>>, ritorno sulle sue labbra baciandole il sorriso che le ho fatto spuntare io. 

La bacio come non ho mai fatto con nessuna perché lei è tutto quello che c'è di bello nel mondo e com'è di consuetudine fare con le cose belle, la venero. 

<<La mia piccola Dea>>. 




Gioco con il fuocoE prima o poi mi brucio (Per Te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora