Fanculo Kendall
Fanculo autocontrollo
Non è una cosa normale il fatto che io impazzisca in sua presenza a questi livelli; è sempre stato così, ma dopo ben 17 anni uno si stufa.
Prendo la mia pizza e mi dirigo in camera di Lewis, visto che gli avevo promesso di raccontarli tutto quello che è successo. Grazie al cielo che esiste lui in questa casa, altrimenti io, sola con quel essere umano affetto da grave bipolarismo, non ce l'avrei mai fatta.
Non busso nemmeno, tanto so che quando voglio posso sempre entrare. Appena entro lui esclama -Aspetta! Vado a prendere i pop-corn- -vuoi ricreare il cinema in camera?- -non è che lo voglio ricreare, ci avete già pensato tu e Kendall a fare il film- -ma che razza di film mentali ti sei fatto nel frattempo?- -tu sapessi...- -scemo- -noiosa- ed io li faccio una linguaccia, prima che vada in cabina armadio, in un reparto segreto (per tutti, fatta eccezione di me e lui) dove tiene tutti i tipi di schifezze immaginabili in questo mondo. L'idea l'avevo avuta io da piccola, ma in camera mia non lo potevo fare visto che Kendall aveva ed ha ancora questa brutta abitudine di far diventare camera mia anche sua e quindi l'avevo fatta fare da Lew; l'idea più bella del secolo.
Ci mettiamo seduti sul suo letto li racconto tutto, ma proprio tutto, mentre mangiamo la pizza e i pop-corn. Quando ho finito di raccontare lui mi dice -Ally, lo so io come lo sai te che Kendall è parecchio particolare, quindi non è che magari vorresti dirmi altro?- -no, non credo, che ti dovrei dire?- -non è che ti stai innamorando di lui?- -no no no- -Allison, ma secondo te non me ne sono mai accorto di tutte le volte che te sin da piccola davi di matto quando le ragazze gli si avvicinavano?- -non era per gelosia, ma sol perché non sopporto quel tipo di persone- -Ally, lo sanno tutti che te adori il mondo intero-.
Subito mi tornano a galla tutte le cose che ho dovuto subire da piccola che mi hanno cambiata profondamente, per esempio è per via di quelle cose che odio giudicare le persone; voglio bene a tutti.
Mi inizia a mancare il respiro, il cuore inizia una vera e propria maratona, le gambe mi tremano, la vista mi si appanna, mi parte un dolore lancinante al petto, l'ossigeno sembra mancare, l'ansia mi sale, ma dura poco perché sfocia quasi immediatamente in panico; tutto questo nel giro di un secondo.
Un altro attacco di panico.
Sono a scuola, seduta al mio banco che si trova nell'angolo della classe. Dopo poco suona la ricreazione ed io sono tutta contenta; insomma, chi non lo è? Appena ho finito di mangiare raggiungo gli altri compagni in corridoio e appena vi metto piedi tutti si girano a guardarmi come se fossi un insetto, anzi, qualcosa di addirittura più piccolo. Subito credo di aver fatto qualcosa di male io, ma ormai è lo stesso pensiero da ben 3 anni e siccome non ho ancora trovato la risposta a ciò faccio finta di niente e così io credo di diventare più forte, ma gli atri mi vedono solo come una persona fredda e insensibile; quella con il cuore di ghiaccio. Lascio perdere tutto e vado a parlare con una mia compagna; lei sembra che mi voglia bene e ripeto, sembra, perché appena si avvicinano gli atri mi spinge al muro così da allontanarmi ed io mi faccio male, ma non posso assolutamente piangere perché la colpa ricadrebbe su di me; come sempre.-Allison, Allison che cavolo rispondi, ti prego; scusa tanto, non volevo far tornare a galla certi ricordi-. Questo è Lewis che cerca di farmi tornare con la mente sulla terra, ma non ci riesco, non ci riesco proprio. Maledetta me, sempre debole sono, eh che cazzo!
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Gioco con il fuocoE prima o poi mi brucio (Per Te)
RomanceQuanto può essere buffa la vita a volte Allyson Jacer lo sa bene; eccome se lo sa. Abita insieme ai suoi genitori e ai loro migliori amici -nonché soci-: la famiglia Smith. I loro figli, ovvero Lewis e Kendall sono due persone completamente differ...