XVII capitolo (pt.2)✔️✔️

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Ieri sera mi hanno costretta a restare in stanza e mangiare decisamente troppo, sono diventati quasi asfissianti ma li capisco, per ora non ho ancora parlato loro di quella sottospecie di profezia per evitare di spaventarli maggiormente.

Il mio cuscino emana uno strano profumo e mi pare leggermente strano, così apro gli occhi e noto subito su cosa sono appoggiata o meglio su chi: Sebastian...

Sono appoggiata sulla bassa zona del suo addome e in questo momento lui mi guarda mentre sorride sornione, sono sicura di esser diventata rossa quanto un pomodoro. 
Mi alzo di scatto mentre lui ridacchia, gli riservo uno sguardo truce e mi dirigo in bagno dove mi preparo. Ritorno in stanza e noto il mio orso ancora in boxer e maglietta smanicata,  mi guarda appoggiato alla testiera sorridente.

<<Mi hai trovato comodo?>> Chiede senza nascondere la sua risata-<<Sai hai dormito così tutta notte e mugugnavi qualcosa nel sonno... 'Sebastian-Sebastian' del tipo>> Ridacchia mentre gli lancio dei jeans addosso trovati su una sedia.

<<Indossali... e si ti trovo comodo>> Dico mentre me ne esco nel mio comodo pigiama di raso nero dai pantaloncini corti e ai piedi delle pantofole morbide con un ponpon color bianco, lo sento dire 'mi farà impazzire quella ragazza!' e mi viene da ridere.

Scesa nelle cucine trovo Rosy, una donna sulla sessantina dai ricci bianchi corti e dai riflessi arancioni tenuti in una crocchia, il sorriso smagliante e delle fossette dolci agli angoli della bocca, i suoi grandi occhi verde prato splendono mentre fischietta e cucina, il grembiule rosa imbrattato dalla farina e delle ciabatte ai piedi.

<<Luna! Su su siediti, avrai una fame da lupi dopo tutti questi mesi>> Ridacchia per la sua battuta, mentre mi obbliga a sedere su una sedia della penisola.

Mi fa mangiare una fetta molto sostanziosa di crostata alle ciliegie, insieme a del latte caldo con miele e vari pasticcini, accompagna il tutto con della macedonia e dello yogurt greco fatto in casa con miele.

Solo quando sento due braccia circondarmi la vita e alzarmi per farmi sedere su di lui comincio a sentire una fame profonda, inspiro profondamente per cullarmi del profumo soave di Sebastian.

Mi lascia un bacio umido nell'incavo del collo e addenta una conchiglia alla crema gustandosela, Rosy ci guarda maternamente per poi uscire silenziosamente dalla cucina e andare nella sala da pranzo insieme al branco.

<<Te ed io ad un picnic, questa sera ci stai? >> Chiede e senza attendere risposta mi alza velocemente scoccandomi un bacio sulla tempia ed esce lasciandomi nel terpore fuggente del suo corpo al contatto col mio, una debole scia del suo odore a tenermi compagnia.
Finisco la mia colazione tranquillamente osservando le foglie colorate di un albero dalla finestra della cucina ben allestita e tecnologica che conserva la nota rustica necessaria a renderla accogliente e vissuta.

*Capitolo completamente revisionato ✔️✔️

The Phoenix: La Prescelta della Dea LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora