XVII capitolo (pt.1) ✔️✔️

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Apro di scatto gli occhi e come se fossi stata sott'acqua aspanno mentre con una mano sul petto cerco di regolarizzare i battiti.

'MORTE, STELLA, STRUGGERSI,
LIBERAMENTE, CUORE'

Sono le parole che mi assalgono la mente, mi guardo intorno e noto di essere in una camera spaziosa dove il rosso regna sovrano sulle pareti e nei mobili. Un profumo intenso di frutti di bosco, menta leggera e pioggia autunnale mi circonda possessivamente ma al contempo mi infonde sicurezza e protezione, è quello del mio compagno.

Tento di alzarmi nell'immediato ma noto di avere il braccio destro fasciato e dai questo partono dei tubicini che sono collegati a due sacche.
Mettendomi piano seduta noto che la camera è leggermente spoglia ma dai materiali pregiati; la farfallina attaccata al braccio mi procura fastidio e il mio stomaco brontola rumoroso, sento di essere non proprio completamente pulita anche perché indosso un pannolone simile a quelli utilizzati negli ospedali ma, per ora, preferisco non farci caso.

Guardo la porta aprirsi e del fumo caldo e bianco invadere la stanza, un orso polare, il mio compagno ha i capelli più lunghi che gli toccano il collo e da cui cadono delle goccioline che percorrono la sua figura finendo nella zona V del telo bianco stretto in vita, i suoi occhi chini appena si alzano, sbarrano, alcune ciocche ribelli gli ricadono sulla fronte.

"Ciao..." sussurro con voce rotta, me la schiarisco tentando di riprendermi dal terpore di quello che deve essere stato un lungo sonno.
Lui mi si fionda addosso abbracciandomi, sento le sue lacrime bagnare la maglia grigia che indosso impregnato dal suo odore tenue, gli accarezzo i capelli umidicci che sono appoggiati al mio seno; dopo qualche minuto di singhiozzi alza lo sguardo e il suo naso è arrossato. Mi bacia delicatamente, lo guardo confusa ma accetto il bacio bisognoso.

'Mi erano mancate le sue labbra sai Aniu...' Le comunico spensierata
'Anche le tue a lui e la tua presenza noiosa a me' Ridacchia ma la sento dire ''Ti voglio bene''.
Asserisco un ''Anch'io''.

Si stacca lentamente continuando a posare le sue labbra sulle mie per brevi istanti, mi prende le mani tra le sue e me le accarezza, le porta alla bocca e le bacia delicatamente.

Essendo confusa prendo il suo viso e lo costringo a guardarmi.
<<Tesoro mi spieghi cos'è successo>>
Lo invito a sedersi vicino a me, lui non se lo fa ripetere e mi raggiunge dalla sua parte, si avvinghia a me mentre parla.

<<Amore mio non ti ricordi nulla?>> Nonostante ricordi dove fossi voglio sapere cosa sanno loro così nego con la testa, mentre ci guardiamo riprende a parlare con cautela. 

<<Ti abbiamo trovata svenuta e sembravi morta, il tuo battito era regolare ma lento e hanno impiegato un po' per sentirlo dalle leggerezza in cui batteva>> -Mi da un bacio sulla punta delle dita della mano destra poi le posa  sul suo petto-   <<Nostante tutto ti sentivo viva e la tua pelle era calda e rosea, non riuscivo a raggiungerti e la tua lupa sembrava sparita, non sono riusciti a capire cosa ti è capitato mio amore... Sei stata in coma per quasi otto mesi...>> Il mondo mi crolla addosso, saranno tutti preoccupatissimi! Lui sarà stato terrorizzato!
<<Avvertili!>> Gli urlo contro spaventata, lui chiude gli occhi e in poco tempo la mia famiglia paterna e Lily con il suo compagno entrano agitati nella stanza.

Passiamo due ore a parlare, tra pianti e risate malinconiche e amare, vanno via lasciando il dottore visitarmi dopo aver tolto alcuni cerotti, i tubicini e avermi spalmato una crema sui tagli delle farfalline, mi guarda scoccando la lingua in un verso di approvazione.

<<Bene, signorina Luna può star tranquilla, ormai è fuori pericolo e nelle prossime ore le lesioni per via delle flebo scompariranno grazie alla nostra guarigione e alle pomate, perciò le chiedo di stare in assoluto riposo per le prossime...>> Guarda l'orologio sotto la manica del camice e asserisce-<<Quattro ore, poi potrà fare ciò che più le aggrada, sempre con le dovute attenzioni, se vuole trasformarsi faccia pure ma non corra per tanto tempo o faccia movimenti azzardati, non vogliamo rischiare una ricaduta... Bene, Alpha le consiglio di farle prendere un giusto rapporto di proteine e vitamine, aumenti gli omega-3 e la vitamina C per il sistema immunitario>> Dice per poi uscire facendo un leggero inchino, mi alzo subito per andare in un bagno ma vengo fermata e mi ritrovo spiaccicata contro il petto marmoreo del mio lupo.

<<Mi lasci?>> Gli chiedo tentando di guardarlo dal mio metro e sessantotto, inutilmente, inutile dire che lui mi guarda e sorride furbescamente.
<<Dove credi di andare?>> Mi chiede inuminendo le labbra.

<<In bagno Mr.Alpha-comando-io, devo togliere il pannolone che a quanto pare ho usato in tutto questo tempo, inoltre spero per te mi abbia cambiato mia madre o un'infermiera...>> Sibilo mentre mi divincolo ed entro nel suo bagno.
<<La tua infermiera ti ha cambiata, curata e pulita per il meglio che poteva, puoi stare tranquilla>> Mi risponde dall'altra parte della porta.

Mi tolgo il pannolone che fortunatamente oggi non ho ancora usato, facció la pipì e dopo essermi pettinata e lavata i denti con il mio spazzolino, ignoro perché sia qui,  mi infilo sotto la doccia notando come i fori per l'ago si siano già richiusi.

Mugugno un po' per via del calore inusuale e sento l'unto del cuoio capelluto scorrere via attraverso lo scarico della vasca da bagno bianca,  prendo il mio shampoo iniziando a massaggiarmi la testa.
<<Ho portato le tue cose qui in questo periodo...>> Sento da sotto il getto.
Friziono energicamente i capelli e dopo qualche lavaggio mi sento più pulita, riempio la vasca con acqua bollente e inserisco dei sali da bagno poi mi immergo lasciandomi cullare dal leggero cocente calore.

*Capitolo completamente revisionato ✔️✔️

The Phoenix: La Prescelta della Dea LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora